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Progetti (al palo), Palermo attende ancora: il punto sui lavori allo Sperone e alla Bandita

Nessun cantiere è partito per la riqualificazione della Costa Sud. Tra ritardi e intoppi burocratici, tutto resta ferma. Il sindaco assicura: "Via ai lavori entro il 2025"

Balarm
La redazione
  • 20 maggio 2025

La rigenerazione del lungomare della Bandita - Il rendering

«Entro il 2025 partiranno i lavori per la riqualificazione del porto della Bandita e del parco a mare dello Sperone». A darne notizia il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, nel corso del convegno “Costa Sud - Sviluppo delle attività imprenditoriali e del turismo ecosostenibile” tenutosi all’hotel San Paolo Palace di Palermo.

Un incontro nel segno della riqualificazione totale dell’area del capoluogo siciliano che si trova a est del fiume Oreto e a sud di Palermo, voluto dal consigliere comunale di Palermo, presidente della Settima Commissione consiliare e neoconsigliere provinciale Pasquale Terrani, che da anni dedica la sua attività politica alla riqualificazione di quell’area e porzione di litorale.

Ritorno alla balneabilità, ma anche costruzione di spazi per la convivialità e la vivibilità tra le persone, fatta di piste ciclabili, luoghi dove potere correre e fare ginnastica, così come di percorsi naturalistici e piscine affacciate sul mare. Questo il destino dell’area.

Il convegno è stato l'occasione per fare il punto sui tanti progetti attesi nell'area che va da Sant'Erasmo ad Acqua dei Corsari. Durante il convegno si è ribadita la necessita di creare un’unica regia, con lo scopo non solo della balneazione, ma anche di riqualificare un territorio che diventerà presto volano economico capace di dare lavoro a tanti giovani.

Per l’architetto Salvatore Saladino, intervenuto al convegno «è l’alba di un nuovo giorno. Finalmente la Costa Sud recupererà la sua dignità di spazio urbano vivibile, grazie all’attuazione dei progetti redatti dall’amministrazione comunale palermitana. Bisogna dare ora una unica regia a questi progetti, per dare uniformità di intenti».

Per Pasquale Terrani «questo convegno periodico è fondamentale per tenere viva l’attenzione intorno all’area della “costa sud” ed evitare lo scollamento tra questa parte della città e la gente che ci abita. Con la riqualificazione dell'area vediamo un'opportunità per sviluppo, turismo, ecosostenibilità e occupazione».

Salvatore Orlando, assessore comunale ai Lavori pubblici ha fatto sapere che «a giorni riprenderanno i lavori del collettore fognario di via Messina Marine a sistema separato di acqua bianche e nere».

Si tratta di un'opera importante perchè permetterà di rendere di nuovo balneabile il mare di Romagnolo, negato da troppi anni (ben 40) alla città.

Proprio lo stesso tratto di mare che fino agli anni Settanta del secolo scorso, prima del devastante "Sacco" era la meta balneare dei palermitani, con gli storici stabilimenti, i cosiddetti "bagni", come i Bagni Virzì e i Bagni Italia.

Nel frattempo, come scrive il quotidiano La Repubblica, Invitalia ha escluso le prime due ditte vincitrici delle gare d'appalto per i lavori del parco a mare allo Sperone e del porticciolo alla Bandita. Ad aggiudicarsi i lavori è la terza azienda. Nonostante i ricorsi degli esclusi, il Tar non ha sospeso l'iter ma per tutta la trafila burocratica serviranno quindi ancora altri mesi.

Lagalla conferma comunque che i cantieri delle due opera partiranno entro l'anno. «All’interno dei progetti della Costa Sud sono stati fatti tanti lavori per la seconda circoscrizione di Palermo - aggiunge il sindaco - Noi possiamo immaginare e lavorare per il cambiamento, ma se questo cambiamento non è nella testa della comunità dei cittadini, tra trent’anni si corre il rischio di fare solo gli stessi ragionamenti di oggi.

Se quello che si creerà non sarà protetto da chi inquina, questa parte di città non avrà futuro. Confermo comunque che entro il 2025 partiranno i lavori per la riqualificazione del porto della Bandita e del parco a mare dello Sperone».

I lavori dove

All’appuntamento è intervenuto anche l’assessore alle Attività produttive Edy Tamajo che vede nella Costa Sud «uno strumento e volano per riavvicinare i giovani al quartiere. Giovani che non dovranno abbandonare il territorio in cerca di lavoro, che qui si troverà grazie alla riqualificazione urbana e a i suoi positivi intenti. Siamo pronti ad accoglie start up e tante nuove aziende, anche in relazione a determinate operazioni economiche future che presto annunceremo».
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