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Quel magico giardino tra storia e animali: a dicembre (ri)apre Parco D'Orleans a Palermo

Stanno sistemando le gabbie e le voliere, anche la pavimentazione avrebbe bisogno di manutenzione e per questo si aspetta il Bilancio della Regione, ente proprietario

  • 29 ottobre 2018

Il parco d'Orleans di Palermo

Parco D'Orlenas è un piccolo Zoo ornitologico, nel centro di Palermo con tantissime specie di uccelli tra pavoni, pappagalli, fenicotteri rosa, anatre, oche, cigni ma anche le scimmiette, i cervi e i cerbiatti.

Molti bambini di Palermo, e adulti di adesso, hanno passato tante domeniche in compagnia di quegli animali, hanno imparato a conoscerli e a prendersene cura, per questo è un luogo molto caro a tanti.

La villa è molto antica dunque ha spesso bisogno di lavori di manutenzione: e mentre prima si decideva di circoscrivere la zona interessata e metterla in sicurezza lasciando il parco aperto, ultimamente è stata chiusa (qui raccontiamo la storia).

Chi lo ha frequentato di recente, prima della chiusura, descrive il piccolo Zoo urbano malconcio e in molti hanno dichiarato di aver spesso avvistato perfino dei topi.

«Stiamo sistemando le voliere per dare maggiore agio agli animali - racconta Paolo Messina, dirigente dei lavori tecnici al Parco - a breve faremo la revisione di tutte le gabbie e quelle saranno tutte sistemate».
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«Purtroppo abbiamo anche un problema con la pavimentazione e date le scarse risorse economiche stiamo aspettando che arrivi l'assestamento di Bilancio (regionale) per capire se si riesce a trovare la cifra per sistemarlo, viceversa parlerò con il presidente della Regione Nello Musumeci e decideremo insieme se aprire la villa al pubblico a prescindere dall'estetica».

Il piccolo Zoo, luogo di meraviglia per i bambini ma pur sempre di cattività per gli animali, necessiterebbe infatti di un grosso intervento di restyling.

«Per adesso per sistemare alla meno peggio il pavimento dovrebbero arrivare dal bilancio della Regione circa 80mila euro - aggiunge Messina - ma non bastano. Speriamo in un futuro prossimo di riuscire ad accedere a qualche fondo comunitario per avere un finanziamento cospicuo e così potere mettere delle nuove gabbie e voliere, un nuovo impianto di illuminazione e una pavimentazione completamente nuova».

Comunque vada l'apertura dovrebbe essere fissata per i primi giorni di dicembre e ci sarà anche una sorpresa per tutti i piccoli avventori.

«Riapriremo con una nuova sezione che abbiamo costituito e che mancava al parco: quella dedicata agli uccelli rapaci - conclude il dirigente - ci saranno i Falchi Pellegrini, i Capovaccai, gli Avvoltoi e le Poiane».
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