STORIA E TRADIZIONI
Quell'intrigante atmosfera divenuta simbolo di Palermo: l'imponente San Cataldo
La chiesa di San Cataldo è utilizzata di frequente come "testimonial" della città di Palermo, in particolare dell'età normanna per la compresenza di diversi stili

La chiesa di San Cataldo a Palermo
Ma è all'interno che il visitatore viene investito da una intrigante atmosfera. La struttura degli archi lascia infiltrare abilmente la luce per mezzo delle piccole finestre delle cupole, creando un ambiente perfetto per la meditazione e la preghiera.
Si ritiene che la chiesa di San Cataldo, posta in piazza Bellini proprio accanto alla chiesa di Santa Maria dell'Ammiraglio (Martorana), sia stata la cappella del palazzo del Grande Ammiraglio del re Majone da Bari che la fece costruire mentre ricopriva quella carica fra il 1154 e il 1160. Probabilmente per seguire le orme del precedente ammiraglio Giorgio d'Antiochia, fondatore della suddetta chiesa della Martorana.
In seguito, dopo la morte di Majone, il Regio demanio acquisì i suoi possedimenti dei quali divenne successivamente proprietario l’Ammiraglio regio Silvestro di Marsico.
Mentre, nel 1182, fu concesso ai benedettini di Monreale da parte di Ruggero II ad uso di ospizio (Gancia) per curare gli infermi. Nel 1787 invece qui furono creati gli uffici della Regia posta.
Nei primi anni dell'Ottocento, sotto la dominazione borbonica, furono erette delle costruzioni tutto intorno alla chiesa per istituirvi la sede ufficiale della Regia posta, che assorbirono del tutto la cappella.
Finalmente, dal 1877, la Commissione alle Antichità e Belle Arti (spinta in particolar modo da Michele Amari) intervenne per il suo restauro. Così l'architetto Giuseppe Patricolo, fra il 1882 e il 1885, la liberò da tutte le strutture aggiunte che ne offuscavano il fascino e la bellezza.
Adesso si può godere di ogni suo minimo particolare, come il magnifico pavimento intarsiato che testimonia il legame fra l'arte islamica e quelle bizantina e latina. Attualmente, già dal 1937, è la sede dei Cavalieri del San Sepolcro di Gerusalemme ed è visitabile tutti i giorni dalle 9 alle 18 (con un piccolo ticket, ma ne vale davvero la pena).
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
|
...e condividi questo articolo sui tuoi social:
|
GLI ARTICOLI PIÙ LETTI
-
ITINERARI E LUOGHI
La spiaggia (rara) in Sicilia col nome buffo: un gioiellino dorato dai fondali cristallini
-
STORIA E TRADIZIONI
La Sicilia horror, tra miti e (veri) misfatti: le 5 creature che non vorresti mai incontrare
-
ITINERARI E LUOGHI
Uno splendido isolotto di 200 anime: cosa fare (e vedere) nella più antica delle Eolie
-
ITINERARI E LUOGHI
Un luogo in Sicilia di incomparabile bellezza: dai megaliti in spiaggia al mare cristallino
-
ITINERARI E LUOGHI
Qui possono andare a mare proprio tutti: le novità della spiaggia amata dai palermitani