MISTERI E LEGGENDE
Qui non ne usciva mai niente di buono: in Sicilia si cela la pietra del "malconsiglio"
La tradizione narra che attorno a quella lastra si riunissero uomini potenti, pronti a tramare intrighi e a prendere decisioni fatali per la città che portarono più disgrazie
Palazzo degli elefanti a Catania
Passeggiando nella sua piazza più iconica, piazza Duomo, gli occhi non possono fare a meno di posarsi sull’Elefante, simbolo scolpito nella pietra lavica che veglia sui catanesi. Ma basta varcare la soglia del Palazzo degli Elefanti, sede del Municipio, per scoprire un’altra pietra, meno nota, ma carica di storie, misteri e suggestioni ovvero, la Pietra del Malconsiglio.
Il nome stesso incute curiosità poiché “Malconsiglio” non è solo una parola bensì un avvertimento. La tradizione narra che attorno a quella lastra si riunissero uomini potenti, pronti a tramare intrighi e a prendere decisioni fatali per la città che portarono più disgrazie che benefici. Da questa pietra non si traevano consigli ma il contrario: cattivi consigli, segnati da menzogne e promesse tradite.
Bisogna fare un passo indietro per capire chi fossero questi uomini potenti e quali avvenimenti segnarono la nomea di questa pietra cilindrica. Era il 1516 e la pietra giaceva nel giardino presso il Piano dei Trixini. In quell’anno una tragica guerra civile investi a l’intera isola. La rivolta partì da Palermo, ma giunta a Catania si fece più accesa poiché i catanesi non volevano affatto perdere il privilegio del rango di capitale ottenuto alla fine del Duecento.
Nella città etnea i ribelli si riunirono presso i ruderi di un edificio antico tra cui spiccavano un macigno cilindrico. Per tre anni i catanesi diedero fiera dimostrazione del proprio valore, fino a quando, colti a tradimento, furono sorpresi riuniti davanti al macigno cilindrico e lì trucidati.
La pietra, imbrattata del sangue, fu trasferita nell’allora piazza principale cittadina, il Piano della Fiera oggi piazza Addamo, e prese la denominazione di Malconsiglio. Dimenticata dopo il terremoto del 1693, la Pietra del Malconsiglio venne ritrovata nel 1872. Per molti anni giacque nell’angolo nord-occidentale del secondo cortile del Palazzo Carcaci ai Quattro Cantoni.
Nel 2009 venne trasferita all’ingresso del museo civico al Castello Ursino, da qualche anno è custodita all’interno del Palazzo degli Elefanti, un edificio che di per sé racchiude secoli di storia: costruito dopo il devastante terremoto del 1693, progettato da noti architetti del barocco siciliano, e sede del potere civico catanese.
Tra i suoi corridoi affrescati e le sale istituzionali, la presenza di questo reperto misterioso aggiunge un elemento inaspettato poiché la Pietra del Malconsiglio continua a comunicare. Non attraverso iscrizioni o incisioni, ma attraverso il suo silenzio carico di significati.
La Pietra del Malconsiglio rappresenta per la città un promemoria sul fatto che, la storia è fatta tanto di grandi eventi quanto di inganni, e che i cattivi consigli, se seguiti, lasciano cicatrici profonde. Una cosa è certa: il potere, quando piegato alla menzogna, porta alla rovina. Sarà realmente influente questa pietra dinanzi alle scelte dell’uomo?
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