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Ricordi (di famiglia) in Sicilia davanti alla tv: oggi il mondo celebra la "scatola magica"

Lo zio che si atteggiava da scienziato, lo "schiticchio" con amici e parenti e una stanza dedicata solo a lei. Oggi ricorre la giornata mondiale della televisione

Sara Abello
Giornalista
  • 21 novembre 2022

Oggigiorno, per sentirsi fior di comunicatori, basta avere a disposizione uno smartphone e una connessione internet neanche delle migliori o più rapide, e qui, badate bene, non c’è alcuna polemica da parte mia nei riguardi di influencers o content creators.

Ditemi adesso però quale è stato il mezzo di comunicazione più importante, utile e rivoluzionario della storia, che riusciate a ricordare...dubito che qualcuno di voi possa non aver dato la risposta esatta: la televisione. Sì, proprio lei. E sapevate che esiste persino una festa per celebrarla?! Questo credo di no...

Nel 1996, niente meno che l’Organizzazione delle Nazioni Unite, alla quale di solito si associano preoccupazioni ben diverse, ha istituito la Giornata Mondiale della Televisione, meglio conosciuta come World Television Day, da celebrare il 21 novembre.

In questo modo, si è di fatto riconosciuto alla tv un ruolo fondamentale per la diffusione di cultura, informazione e intrattenimento. Persino più utile di una di quelle amiche o vicine di casa baariote che sanno tutto, ma proprio tutto, di tutti, senza neanche scomodarsi più di tanto.
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La tv è il mezzo di comunicazione di massa più influente al mondo, dove dominano libertà di espressione e democrazia, già perchè proprio a tutti viene dato modo di dire la propria, anche quando forse sarebbe meglio evitare, e ammetto che stavolta una vena polemica si stia impossessando di me...

Sono trascorsi tanti anni da quel giorno del dicembre del 1996, ed è innegabile che oggi la tv non sia più il solo mezzo, o il principale, al quale riconoscere questo ruolo cardine nell’informazione...tuttavia rimane ancora uno dei mass media più utilizzato in tutto il mondo, sopravvissuto alla propria trasformazione e soprattutto a quella del pubblico di utenti.

I più grandi eventi della storia contemporanea ci hanno visto tutti incollati allo schermo, poi pensate al lavoro delle emittenti locali che ci mostrano a tutto tondo la realtà a noi più vicina.

Quanti di voi hanno visto in tv l’ultima corsa di cavalli che si ricordi a Bagheria? O ancora di più quando un nome o un volto che ci sono familiari finiscono sulle reti nazionali...e Bagheria, a dirla tutta, non si è mai fatta mancare nulla! Dagli speciali Rai sullo sfincione bianco, all’abusivismo edilizio su "Striscia la notizia", lasciandoci sempre un po’ stupiti ma anche inorgogliti quando sentiamo, spesso distrattamente, tirare in ballo la città delle ville in tv.

In grande o in piccolo, la tv è un amplificatore di eventi che ci toccano da vicino o da lontano, e ancora oggi, se pure si apprende dal web una notizia di grande portata, bella o brutta che sia, l’istinto è quello di accendere la tv per seguirne meglio gli sviluppi con uno dei tanti programmi speciali di sicuro in onda. Volete che non ci sia un plastico di Bruno Vespa pronto per ogni occasione?!

Non sarebbe mamma Rai! Per carità, nulla a che vedere col tam tam di notizie che solo la vicina di casa doc è in grado di diffondere, ma la televisione è ancora oggi uno strumento di informazione e "compagnia", magari a basso volume e di sotto- fondo, mentre ce ne stiamo in giro per casa, senza prestarle chissà quale attenzione.

Cos’era ieri? Per chi se lo stesse chiedendo, quando è nata, nel 1927, e quando poi è arrivata in Italia a partire dal 1954, sebbene le prime prove di diffusione furono iniziate una decina di anni prima, era solo una "scatola magica". Più o meno come la percepiscono ancora oggi i bambini piccoli, ma proprio piccoli piccoli, perchè già dopo i primi anni di vita sono ben più avvezzi di noi ai dispositivi elettronici.

Nessuno usa i comandi vocali del telecomando Sky come mia nipote Viola. Negli anni '60 poi, vedete come qui si arrivi sempre un po’ in ritardo, ebbe la sua maggiore diffusione, sebbene non fosse ancora alla portata economica di tutti.

Fu così che passò da scatola magica a qualcosa di più, divenendo pian piano uno strumento di aggregazione. Era ancora in bianco e nero all’epoca, infatti solo alla fine degli anni ‘70 arrivarono quelle a colori che, ben più costose, tentavano gli italiani che però, morigerati, finchè funzionava la precedente, seppur in bianco e nero, mai e poi mai l’avrebbero gettata via.

Poi ogni famiglia aveva il suo "scienziato" di turno...per cui ho ancora in testa il ricordo dei racconti di uno zio di non so quale grado di parentela che, con fogli di acetato colorato, aveva dato vita alla propria e personalissima versione di tv a colori.

E chissà quanti di questi zii c’erano in ogni casa...ma soprattutto chissà quando è arrivata la tv a colori in quel di Bagheria. Considerato che l’Italia era in ritardo rispetto all’Europa, e ho il sospetto che la Sicilia lo fosse rispetto alla penisola...se tanto mi dà tanto, da noi sarà arrivata "col comodo" letteralmente.

Se a poter parlare fossero le televisioni e non le persone, chissà quante cose avrebbero da raccontare di quelle serate in cui, con la scusa che il parente Tizio o il vicino di casa Caio aveva la fortuna di possederne una, intorno a lei si sono radunate orde di persone di tutte le età.

Immagino la scena dei più piccoli per terra e dei più grandi su sedie e poltrone, tutti stipati nella stanza della tv, tutti intenti a seguire tra lo stupore e la gioia le trasmissioni per poi, nei giorni a seguire, riparlarne insieme e avere ancora una volta la “scusa” per ritrovarsi.

I miei nonni, ad esempio, tra i primi della loro via a possederla, ne avevano una in una grande stanza al piano terra di casa, nel centro storico di Bagheria, e allora era lì che si ritrovavano con amici e parenti per condividere tempo ed emozioni.

Ed era così ovunque, da nord a sud, perchè tra i meriti di questa invenzione c’è di sicuro la capacità di unificare e avvicinare, accorciando le distanze, di qualsiasi natura esse siano. Poi al sud, e a Bagheria più precisamente, ogni occasione è buona per trasformare quello che altrove sarebbe stato semplicemente un incontro in un vero e proprio "schiticchio".

Se ti ritrovi con i tuoi cari si sa che dove mangiano in 5 lo faranno pure in 8 o in 9, per cui se era dicembre allora si condivideva un pizzuddicchiu di sfincione, in estate magari un piattino di babbaluci con aglio e prezzemolo o un panino con le panelle, per concludere poi con una fetta di anguria ghiacciata o una bella ‘nguantiera di dolci.

Sì, perchè da noi le cose buone da mangiare sono soprattutto "belle". L’avvento di internet ha stravolto il mondo dell’intrattenimento e dell’informazione, ma per un lunghissimo tempo la televisione è stata il solo mezzo per conoscere e scoprire il mondo vicino o lontano dalle proprie mura domestiche.

Cu l’avissi vistu Neil Armstrong sulla luna?! Oggi la tv vive ancora un’altra fase...basti pensare che con l’on demand è cambiato proprio il modo di “recepirla”, adesso possiamo non solo scegliere ciò che vogliamo vedere, ma soprattutto quando vogliamo vederlo.

Il mondo è cambiato ed esiste persino chi, con un atteggiamento un filino radical chic, si vanta di non possedere neanche la tv, oppure che si tratti di un mero elettrodomestico caduto in disuso, abbandonato in una non ben precisata zona di casa perchè, specchio della decadenza dei tempi, impoverisce e non va seguita.

Salvo essere poi tutti bene informati sulle vicende televisive più trash che si possano immaginare e di cui parlare con la solita vicina di casa che è sempre la più preparata su qualsivoglia curtigghiu...
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