Roberto Lipari ricorda Giovanni Falcone e invia una personale "Nota vocale alla mafia"
"Se quest'anno all'albero Falcone non c'è nessuno a ricordare Giovanni, sua moglie e i ragazzi della scorta, la colpa è di un nemico molto più grande, il Coronavirus"
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"Se quest'anno, il 23 maggio 2020, all'albero Falcone non c'è nessuno a ricordare Giovanni è colpa di un nemico molto più importante, il Coronavirus. E stavolta, tu mafia, non c'entri nulla. È inutile che ti vuoi sentire tirata in ballo..."
Con queste parole inizia la commovente "nota vocale alla mafia" inviata dall'attore e comico Roberto Lipari, nel giorno della commemorazione della strage di Capaci in cui persero la vita il magistrato Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo (anche lei magistrato) e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
Erano le 17.57 del 23 maggio 1992, quando esplose un tratto di autostrada A29 vicino al comune di Capaci in provincia di Palermo.
Con queste parole inizia la commovente "nota vocale alla mafia" inviata dall'attore e comico Roberto Lipari, nel giorno della commemorazione della strage di Capaci in cui persero la vita il magistrato Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo (anche lei magistrato) e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
Erano le 17.57 del 23 maggio 1992, quando esplose un tratto di autostrada A29 vicino al comune di Capaci in provincia di Palermo.
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