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"Ruba" scene di vita altrui e le incide: esce il primo singolo della palermitana Eva Favarò

Non ha una regola di scrittura, le piace conoscere nuovi linguaggi musicali e ama la sua Palermo. L'artista diplomata al CET di Mogol esce con il suo singolo

  • 22 settembre 2019

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Trae ispirazione da storie vere, cattura nella sua mente le immagini dei protagonosti e mette le loro vite in melodia nelle canzoni. È on line il primo singolo "Ci siamo persi" dell'artista palermitana Eva Favarò (pubblicato da Prosincro, distribuito da Artist First, disponibile in radio, in tutti gli store e sul canale YouTube dell'artista).

Non ha una regola di scrittura ma scrive molto "per immagini", come ama definirlo lei stessa. L'immedesimazione nelle canzoni di Eva è la chiave di volta delle sue storie perchè trae ispirazione da quello che le succede intorno, cioè ognuno di noi potrebbe esserne il protagonista. Nel brano "Ci siamo persi" è successo questo.

È frutto di un momento vissuto dalla stessa cantautrice durante una notte di festa: «Mi trovavo ad una festa di laurea - racconta Eva - e scrutavo due ragazzi che si erano persi totalmente nei loro sguardi, così intensamente, con gli occhi che luccicavano, che scrissi la canzone tutta d'un fiato».
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Eva Favarò, artista pluridiplomata al CET (centro Tuscolano Europeo) di Mogol, vive a Milano: «Per un'artista è importante anche viaggiare e conoscere nuovi posti, alla scoperta di nuovi linguaggi e suoni - racconta Eva - ma Palermo è la mia città, ci tenevo che il video venisse girato lì, è la mia dimostrazione di affetto. I profumi e gli odori che solo Palermo ha - spiega - dovevano starci da qualche parte nel videoclip».

Nasce così l'ambientazione delle immagini dirette da Davide Casciolo e girate tra gli spazi dei Cantieri alla Zisa e il centro storico di Palermo, la fotografia è di Vincenzo Rizzo.

La sicilianità sta già nel titolo. "Ci siamo persi" è infatti un modo di dire molto comune e vuole significare tante cose: «Perdersi nella difficoltà e non vedersi per lunghi periodi - spiega la cantante - oppure perdersi nello sguardo di una persona in una circostanza particolare».

"Sono rimasta con l'amore in mano e se non torni lo riciclerò" canta un verso della canzone. «L'ho dedicato alle donnne che dopo la rottura di un rapporto con il partner cambiano aspetto, tagliano i capelli, sono forti e pronte a buttare via quello che di negativo è rimasto di una storia d'amore e ricominciare».

"Labirinto di Eva" è il nome del suo progetto con cui da vita ai primi live tra cui "l'apri concerto" al tour “Canzoni ravvicinate del vecchio tipo” di Giuseppe Anastasi presso il live Club di Palermo “Candelai”, nell’aprile del 2019. Un "laboratorio a cielo aperto" in cui «la collaborazione è aperta a vari artisti, che possono trovare l'uscita del labirinto o decidere di rimanerci dentro» come afferma Eva. Fanno parte di questo progetto i musicisti Luca La Russa al basso, Bruno Pitruzzella alla chitarra e Daniele Pellittieri alla batteria. Co-autore della canzone è invece Luca Masiello.

La produzione artistica è di Enrico (Kikko) Palmosi, produttore che, tra gli altri, ha prodotto artisti italiani come i Modà, Emma Marrone, Annalisa.
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