ITINERARI E LUOGHI
Sbucano tra le campagne e sono i "dolmen" di Sicilia: la mappa dei 10 megaliti misteriosi
Monumenti in pietra nascosti che raccontano misteriose usanze di antichi abitanti dell’Isola provenienti dal nord Europa. Nell'articolo vi sveliamo dove si trovano
Da Avola a Termini Imerese, passando per Sciacca e Butera, sono circa dieci i megaliti della Sicilia finora conosciuti che danno vita a suggestivi tour tra archeologia e natura.
Sono i dolmen, monumenti in pietra nascosti tra le campagne siciliane che raccontano misteriose usanze di antichi abitanti dell’Isola provenienti dal nord Europa.
Due piedritti verticali e una tavola di pietra come tetto, un “ trilite”: questo è il dolmen, un monumento particolarmente diffuso nell’Europa settentrionale e che testimonia il legame tra l’Isola e i popoli celtici.
«Questi monumenti funerari - spiega l'archeoastronomo Andrea Orlando - sono stati costruiti in Sicilia nell’età del Bronzo Antico (2200-1600 a.C.)»
Un'opera costruita dall'uomo - come mostra il fatto che le pietre siano lavorate e posizionate sul terreno in maniera peculiare - a volte, però, sfruttando cavità naturali.
Il più noto è quello di contrada Borgellusa, poco distante dal centro abitato di Avola, nel Siracusano. Per raggiungerlo bisogna percorrere una stradina di campagna che conduce al mare, su cui si affacciano alcune abitazioni.
Il monumento, che sfrutta alcune rocce naturali per formare il classico “trilite”, è indicato da un cartello con alcune notizie storiche.
Sempre nella zona orientale della Sicilia, in territorio di Rosolini, si trova il dolmen di Cava Lazzaro. Questo sito è famoso per la presenza della tomba Orsi, una splendida tomba a grotticella dell’età del Bronzo antico, cultura di Castelluccio, che presenta un prospetto monumentale con finti pilastri che presentano decorazioni geometriche.
Del dolmen di Cava Lazzaro rimangono solo parte del recinto pseudo- rettangolare che circondava la sepoltura.
Tra i confini di Siracusa e Ragusa si trova un'altra cava con i resti di altri due dolmen: è cava dei Servi, tra i comuni di Rosolini e Modica, e ancora in contrada Paolina a Ragusa e a monte Racello.
In provincia di Caltanissetta, a Butera, all'interno di una necropoli preistorica, c'è una tomba a forma di cubo detta cista dolmenica. Il piccolo monumento funebre, databile all’età del rame, fu probabilmente utilizzato nelle epoche successive. All'interno alcuni vasi contenevano resti umani.
Un altro dolmen che ritroviamo nel Nisseno è quello di monte Bubbonia, una collina a pochi chilometri a nord di Gela, in territorio di Mazzarino.
Questo dolmen ha forma rettangolare: la piattabanda calcarea che funge da tetto incassata posteriormente al rialzamento naturale del terreno, poggia su due monoliti che corrono paralleli tra di loro e determinano una camera di circa 2,50 metri quadrati. Significativo il fatto che, come altri dolmen siciliani, l'ingresso sia rivolto a nord-est.
In territorio agrigentino, nelle campagne attorno a Sciacca, si trova uno dei dolmen più belli: quello di contrada San Giorgio.
«Quello di Sciacca è speciale - spiega Orlando - perché la struttura sfrutta in parte le rocce della cresta su cui sorge, quindi abbiamo un ‘monumento ibrido’, in parte rupestre».
Ad indicarlo non c’è alcun pannello informativo, ma sono presenti 3 cartelli turistici stradali che conducono in prossimità del sito. Lasciata l’auto sulla strada bisogna andare a scovarlo, ma non è poi così difficile. Google Maps rimane sempre uno strumento fondamentale.
Tra i comuni palermitani di Termini Imerese e Sciara si trova infine l'area archeologica di Mura Pregne, ai piedi del monte San Calogero, in contrada Brucato.
In questo luogo unico, poco conosciuto, si possono ammirare alcuni importanti esempi di strutture megalitiche: un muraglione ciclopico e un dolmen.
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