AMBIENTE
Se le vedi, vuol dire che il temporale è passato: cosa sono le nuvole "mammatus"
A forma "a grappolo", derivano dall’incontro tra correnti ascensionali e si formano dove è presente uno strato d’aria più secca. Come riconoscerle anche nei cieli siciliani
Le nubi Mammatus
Entrando nel merito le nubi Mammatus sono chiamate in gergo “nubi a grappolo” o “nubi mammellari”, proprio per la loro forma inconfondibile.
Si formano, come dicevamo, a seguito di precise condizioni metereologiche che contano su aria estremamente umida nei bassi strati, dopo un forte temporale e se, ad alta quota, non c’è troppo vento.
Derivano dall’incontro tra intense correnti ascensionali, sono sempre associate a fenomeni temporaleschi e si formano nella parte del temporale meno attiva dove è presente uno strato d’aria più secca.
La presenza nei cieli siciliani di queste particolari formazione è stata data dalle recenti manifestazioni meteo che, oltre ad aver creato ingenti danni, ha lasciato in qualche modo un segno poetico nei cieli.
I temporali con le correnti ascensionali più intense riescono a portare fino alla tropopausa - non spaventatevi per questi nomi - enormi quantità di acqua, presente prima in forma di vapore e che poi si trasforma in cristalli di ghiaccio e acqua sopraffusa.
Quando il temporale scema i cristalli di ghiaccio scendono verso il basso a causa del loro peso, escono dalla nube e, trovando un ambiente ostile, con aria estremamente secca e fredda, realizzano le forme particolari sublimando il loro stato fisico e ritornando vapore acqueo, tendendo a risalire verso l’alto.
Di solito le nubi Mammatus si riscontrano quando si parte da condizioni di aria estremamente umida nei bassi strati dati dall’afa estiva oppure quando si verifica un temporale e ad alta quota non c’è troppo vento.
Ecco dunque svelato il mistero e, da adesso in poi, quando riscontrerete queste forme nel cielo rallegratevi: il temporale è finito.
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