STORIE
Se n'è andato troppo presto: la Sicilia dice addio all'artista del vino Sebio De Bartoli
Una lunga malattia ha spezzato la vita di Sebastiano De Bartoli, protagonista della viticoltura marsalese: vi raccontiamo la sua storia e quando saranno i funerali

Sebio De Bartoli
L'artista del vino siciliano ci lascia a 47 anni: una lunga malattia ha spezzato la vita di Sebastiano De Bartoli, protagonista della viticoltura marsalese.
I funerali sono previsti per mercoledì 11 giugno a Marsala presso il Santuario del Santo Padre delle Perriere.
Un imprenditore appassionato e dotato di indole artistica, Sebio ha preso in mano l'attività di famiglia insieme ai fratelli Gipi e Renato, condividendo l’impegno che era già stato del papà Marco, scomparso nel 2011.
Amava scolpire usando tronchi d’ulivo e tufo, ma nelle sue mani passavano anche macchine e oggetti plasmati con cura e ingegno.
«Con immenso e inconsolabile dolore dobbiamo darvi la notizia che mai avremmo voluto dare, il nostro Sebio ci ha lasciati - scrive la sua famiglia tramite i profili social dell'azienda Marco De Bartoli -.
Ha combattuto come un guerriero contro una lunga malattia, che non ha mai scalfito la sua voglia di vivere e il suo attaccamento alla vita.
Lascia un vuoto incolmabile in azienda e nel cuore di chi lo ha amato o anche solo conosciuto.
Un grande uomo del vino, un grande lavoratore, padre e marito amorevole, amico sincero, fratello e figlio di cui sarà impossibile non sentire la dolorosa mancanza, perchè Sebio riempiva ogni cosa, ogni luogo e ogni cuore con il suo sorriso e il suo amore per la vita.
Ci lascia, ma in realtà non se ne andrà mai.
Resta in ogni cosa che ha creato con le sue mani e il suo ingegno, dai vini di Pantelleria, alle sue sculture, alle sue macchine e in mille altre passioni.
Ci consola pensare che adesso brinda insieme a nostro padre Marco. Sebio vivrà in noi.».
Sebio grazie al padre, è cresciuto con una passione e un mestiere tra le mani "inculcato quasi come una missione", come si legge in BE Sicilly Mag.
Ma non è stato soltanto un mestiere, ma la sua vita intera che lo ha portato a far conoscere alla nostra Isola il vino lasciandola come eredità.
Ma non soltanto il vino, anche l'arte ha giocato un ruolo fondamentale con opere e sculture, sempre in primo piano nei percorsi vinicoli, soprattutto quelli allestiti all’interno della tenuta di Pantelleria.
Di recente, nel momento difficile della malattia, aveva anche scolpito personalmente un Cristo in bronzo ispirato alla Santa Pasqua, scultura poi affissa su una parete rocciosa a Marsala, in contrada della Perriere.
L’opera è stata donata ed esposta al Santuario di Santo Padre delle Perriere.
I funerali sono previsti per mercoledì 11 giugno a Marsala presso il Santuario del Santo Padre delle Perriere.
Un imprenditore appassionato e dotato di indole artistica, Sebio ha preso in mano l'attività di famiglia insieme ai fratelli Gipi e Renato, condividendo l’impegno che era già stato del papà Marco, scomparso nel 2011.
Amava scolpire usando tronchi d’ulivo e tufo, ma nelle sue mani passavano anche macchine e oggetti plasmati con cura e ingegno.
«Con immenso e inconsolabile dolore dobbiamo darvi la notizia che mai avremmo voluto dare, il nostro Sebio ci ha lasciati - scrive la sua famiglia tramite i profili social dell'azienda Marco De Bartoli -.
Ha combattuto come un guerriero contro una lunga malattia, che non ha mai scalfito la sua voglia di vivere e il suo attaccamento alla vita.
Lascia un vuoto incolmabile in azienda e nel cuore di chi lo ha amato o anche solo conosciuto.
Un grande uomo del vino, un grande lavoratore, padre e marito amorevole, amico sincero, fratello e figlio di cui sarà impossibile non sentire la dolorosa mancanza, perchè Sebio riempiva ogni cosa, ogni luogo e ogni cuore con il suo sorriso e il suo amore per la vita.
Ci lascia, ma in realtà non se ne andrà mai.
Resta in ogni cosa che ha creato con le sue mani e il suo ingegno, dai vini di Pantelleria, alle sue sculture, alle sue macchine e in mille altre passioni.
Ci consola pensare che adesso brinda insieme a nostro padre Marco. Sebio vivrà in noi.».
Sebio grazie al padre, è cresciuto con una passione e un mestiere tra le mani "inculcato quasi come una missione", come si legge in BE Sicilly Mag.
Ma non è stato soltanto un mestiere, ma la sua vita intera che lo ha portato a far conoscere alla nostra Isola il vino lasciandola come eredità.
Ma non soltanto il vino, anche l'arte ha giocato un ruolo fondamentale con opere e sculture, sempre in primo piano nei percorsi vinicoli, soprattutto quelli allestiti all’interno della tenuta di Pantelleria.
Di recente, nel momento difficile della malattia, aveva anche scolpito personalmente un Cristo in bronzo ispirato alla Santa Pasqua, scultura poi affissa su una parete rocciosa a Marsala, in contrada della Perriere.
L’opera è stata donata ed esposta al Santuario di Santo Padre delle Perriere.
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