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Si dice che qui fosse nascosto il tesoro dei templari: dov'è in Sicilia il borgo dei misteri

C’è la possibilità che il tesoro trovato e custodito dai Templari, il Graal, sia in realtà un simbolo misterioso che rappresenta l’illuminazione, come nell’alchimia

Daniele Ferrara
Esperto di storia antica
  • 3 dicembre 2023

Il castello di Montalbano Elicona

Montalbano Elicona è uno di quei luoghi in Sicilia che celano densi e quasi insondabili misteri. Alcuni sostengono persino che possa esservi nascosto il tesoro dei Templari.

L’abitato più antico di Montalbano, posto in un punto molto alto che domina il territorio circostante – punto strategico – culmina con un imponente castello che fu la dimora estiva del re Federico II di Sicilia (da non confondere con l’imperatore Federico II, suo bisnonno), ove si trasferiva la sua corte.

Ancor oggi in Agosto, con le "Feste Aragonesi", si rievoca il periodo in cui il Re soggiornava nel castello, dopo la Pace di Caltabellotta. Ma Montalbano Elicona è famosa anche per l’Altopiano dell’Argimusco, con le sue misteriose rocce dalle forme che sembrano essere state lavorate da mani umane, sulla cui natura gli studiosi sono ancor divisi.

Ma si è parlato persino d’un tesoro dei Templari: un’interessantissima ipotesi sviluppata con attenzione e meticolosità nel libro “Argimusco Decoded” da Paul Devins e Alessandro Musco – Professore di Storia della filosofia medievale nell’Università di Palermo –, ove si può approfondire questo affascinante argomento che qui con poche parole si accenna.
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Tanti sono i fattori coincidenti: i Catari e i Templari erano spesso molto vicini (a volte le due aderenze coesistevano nei cavalieri) e ricevettero un similare trattamento clemente nel Regno d’Aragona e dunque nel Regno di Sicilia, ove si sa con buona sicurezza che venissero accolti quando furono perseguitati dalla Chiesa Cattolica.

C’è la possibilità che il tesoro trovato e custodito dai Templari, il Graal, sia in realtà un simbolo misterioso che rappresenta l’illuminazione, come nell’alchimia.

Al castello di Montalbano dimorava anche Arnaldo da Villanova, insigne alchimista e medico personale del re Federico, il quale aveva una certa simpatia verso i Catari, ed è ancor oggi sepolto in quel luogo.

Se si aggiunge che alcune antiche chiese in Montalbano rispettano i canoni architettonici delle chiese catare, come l’assenza di absidi (che sarebbero alquanto strani in edifici cattolici), e che alcuni simboli rimandano a quella confessione religiosa, l’ipotesi prende sempre più corpo.

Insomma, questo borgo medievale ha tanti segreti ed enigmi tutti da risolvere. Se plausibile era la presenza dei Catari e dei Templari a Montalbano Elicona, resta comunque un grande interrogativo: il loro mitico tesoro è sepolto là?
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