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«Siamo andati via dall'Isola ma adesso ci manca»: le parole di un siciliano al Nord

Le parole scritte da un ragazzo siciliano, di Gangi, che è approdato a Bolzano per lavoro ci fanno commuovere per sensibilità ma anche per una grande speranza

  • 31 marzo 2020

Emanuele Maggio

Inizio così, scrivendo queste quattro parole e dedicandole con il pensiero ma soprattutto con il cuore a chi come me in questo periodo così difficile della nostra vita si trova lontano dalla propria terra, dai propri cari. Siamo in tanti ad essere stati “costretti” ad andare via dalla nostra amata regione, la Sicilia nel mio caso, e lo ripeto con orgoglio la “Sicilia”.

Non è facile vivere in una terra che non senti tua, in una terra in cui non riconosci neanche il profumo di una primavera, dove non riconosci le tue tradizioni o l’affetto delle persone. Soprattutto, penso, in un periodo così difficile che la vita ha voluto metterci davanti.

È iniziato tutto così, hai sentito parlare di un virus che apparentemente non ti coinvolge ma che inaspettatamente si è ritrovato in tutte le nostre vite, sconvolgendole, alterando le nostre abitudini e che alla fine ci ha privato delle nostre quotidianità.

Nel giro di pochi giorni vedi gente che scappa, senti di tutto nei telegiornali, notizie confuse che ti fanno riflettere, ti fanno fermare la mente e pensare, pensare a cosa fare: se lasciare tutto e tornare dalla propria famiglia che già ti manca per altri mille motivi, o per capire qual è la cosa giusta da fare e magari rimanere, anche se in fondo è sempre la scelta più difficile da prendere.
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A quasi un anno e mezzo dalla mia partenza, un anno e mezzo fatto di sacrifici, di gioie e di dolori, in cui la mia vita è cambiata completamente per aver inseguito la mia passione ho costatato che tutto cambia cosi da un giorno all’altro, nasci e vivi nella tua terra e in un attimo quella terra diventa la meta delle tue vacanze, la meta da cui non vorresti mai andare via.

Tutti che vogliono partire, tutti che vogliono scappare perché la nostra Sicilia non ci offre nulla, ma sinceramente spero che io non sia il solo a pensare che la mia vita è li, e ripeto non ci sono lavori, non ci sono soldi che possano colmare ciò che veramente ti può far stare bene e queste sono proprio le situazioni che ti portano a capire queste cose.

Una cosa è sicura la terra in cui siamo nati, e da cui per mille motivi siamo dovuti “scappare” resta lì ad aspettarci e pensate, pensateci tutti a quando tutto sarà finito quanto sarà bello tornare lì ed abbracciare con un'emozione diversa le persone più importanti della nostra vita, perché sappiatelo quello non sarà il solito abbraccio che abbiamo già dato alla nostra famiglia e ai nostri amici.

Adesso fermiamoci come non abbiamo mai fatto, e riflettiamo tutti assieme su quali sono le vere priorità per cui viviamo. Per ora la situazione è difficile, chi lo sa, domani potrebbe esserci la tempesta più buia ma ricordatevi che dopo tutto ciò ci sarà sempre il sole, che ritornerà finalmente a splendere su tutte le nostre vite.
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