RICETTE

HomeNewsFood & WineRicette

Sono opere d'arte ma si possono mangiare: così il pane di Salemi celebra San Biagio

Un'arte vera e propria espressa nella lavorazione a punta di coltellino e "mucacia", per dei veri e propri capolavori che ripercorrono la vita di San Biagio. Ecco come prepararli

Balarm
La redazione
  • 18 giugno 2020

Cavadduzzi e cuddurieddi

I cavadduzzi e i cuddureddi nascono dalle sapienti mani degli abitanti di Salemi per celebrare il 3 febbraio San Biagio, compatrono della città insieme a San Nicola, come ringraziamento per aver liberato nel 1542 i campi della città dall'invasione delle cavallette.

Quesi piccoli pani in miniatura, a base di acqua e farina, non lievitati e cotti in forno, vengono impastati dapprima a mano, e poi con la cosiddetta "sbria", un antico attrezzo che ha il compito di rigirare l'impasto.

I cavadduzzi possono essere considerati delle vere e proprie opere d'arte create dalla maestrìa delle donne della città, che riescono a modellare piccolissimi pani a forma di cavallucci marini, motivi floreali, mani e bastoni del Santo grazie all'aiuto di aghi, forbicine e "mucacia" (una pinzetta dentata usata per pizzicare la pasta).

I cuddureddi simboleggiano la gola, di cui il Santo è protettore (la tradizione narra che salvò la vita di un ragazzo che stava morendo soffocato da una lisca di pesce), e dopo essere stati benedetti in chiesa, vengono distribuiti ai fedeli che li porteranno al collo come protezione.

Per preparare i cavadduzzi e i cuddureddi occorrono i seguenti ingredienti:

- 1 kg di farina;
- acqua q.b.

Procedimento:

Impastate la farina con l'acqua fino ad ottenere un composto molto compatto e non troppo morbido. Una volta pronta potete formare i cavadduzzi e i cuddureddi.

Per i cuddureddi: con una parte di impasto create delle ciambelline di circa 1/1.5 cm di diametro e pizzicatele con l'apposita pinzetta. Per i cavadduzzi: con l'altra parte dell'impasto create forme a vostro piacere e decoratele con l'aiuto delle pinzette.

Infornate sia i cuddureddi che i cavadduzzi a 200 gradi fino a quando raggiungeranno un colorazione dorata.
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

GLI ARTICOLI PIÚ LETTI

Info sui cookie

Questo sito fa uso di cookie tecnici e di profilazione (info). Fai click su "Accetta" per dare il tuo consenso a tutti i cookie di profilazione, altrimenti vai su "Preferenze" per scegliere quali approvare. Clicca su "Continua senza accettare" per non prestare alcun consenso.