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Tradizioni siciliane (e un po' animalesche): la "Pasta no Scanaturi”, con o senza posate

I partecipanti, come vedrete in questo video, si radunano attorno al tavolo, lo "scannaturi". Un modo di condividere il pasto decisamente inusuale ma che riporta "alle origini"...

Balarm
La redazione
  • 16 maggio 2022

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Si tratta di una tradizione che nasce intorno agli anni '60 nelle campagne.

Gli "ingredienti" erano (e sono), la pasta preferibilmente fresca in genere “busiati” ma anche di tagliatelle e lasagnette. Altro ingrediente è la salsa fresca di pomodoro condita dunque con olio e basilico.

I partecipanti, come vedrete in queste immagini, si radunano attorno al tavolo, lo "scanaturi" per l'appunto, dove anticamente si scanava, ovvero si lavorava la farina per fare il pane.

Proprio lì, nel mezzo, verrà riversato il contenuto della "pignata" di pasta. Avete capito bene, proprio riversato sul tavolo. Subito dopo arriva il secondo pentolone con il condimento, che viene a sua volta, riversato sulla pasta.

I commensali di solito non sono provvisti di posate ma dipende . Si trona un po' alle origini insomma, perchè mangiare con le mani, se lo avete provato almeno una volta nella vita (e non alle "arristute" di pasquetta) è un qualcosa che risveglia davvero emozioni e sentimenti che stanno nascosti nel profondo.

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