Un altro Policlinico a Palermo: dove sorgerà e come sarà il nuovo ospedale universitario
Via all'iter per realizzare un nuovo Policlinico in città, che ricalcherà il modello ipotizzato da Renzo Piano di un ospedale complesso e plurifunzionale
Via all'iter per realizzare il nuovo ospedale Policlinico di Palermo. Il progetto, sostenuto dal rettore Massimo Midiri, è stato condiviso dal presidente della Regione Renato Schifani e dal commissario dell’Azienda ospedaliera universitaria, Salvatore Iacolino.
Nei prossimi giorni è previsto l’avvio delle procedure amministrative per l’elaborazione del progetto. Il nuovo Policlinico sorgerà in un’area del campus di viale delle Scienze di proprietà del Comune, in prossimità degli svincoli dell’autostrada. L'edificio sarà un monoblocco di elevata qualità architettonica e tecnologica con circa 450 posti letto.
Il progetto, che dovrà essere condiviso con l’amministrazione comunale di Palermo guidata da Roberto Lagalla, ricalcherà il modello ipotizzato da Renzo Piano che prevede un ospedale complesso e plurifunzionale ad alto contenuto tecnologico e assistenziale, preposto non solo alla cura e all’assistenza, alla diagnosi e alla terapia, ma anche alla ricerca e alla formazione.
In un vertice a quattro, tenutosi alla Presidenza della Regione - presente anche il presidente della Scuola di Medicina Marcello Ciaccio - si è convenuto di dar seguito all’istruttoria per la realizzazione del nuovo Policlinico di Palermo utilizzando le risorse destinate all’ammodernamento del patrimonio sanitario con i fondi di provenienza statale.
In particolare, si tratta di 340 milioni, che in un primo tempo erano stati destinati alla realizzazione del “Policivico” che prevedeva la fusione del Civico e del Policlinico, progetto che dovrà essere ora rivisto, splittando le risorse in relazione alle nuove e distinte progettualità, d’intesa con il Ministero della Salute.
Iacolino commenta: «È un’opportunità straordinaria per migliorare l’assistenza sanitaria dell’intera Sicilia. Avviata la macchina, occorrerà vigilare su tempi e modalità di realizzazione di questo obiettivo strategico, privilegiando l’integrazione Ospedale – Università, con un’azione rapida, concreta e incisiva».
Il rettore Massimo Midiri aggiunge: «Obiettivo ambizioso del progetto è lo sviluppo ulteriore della ricerca e della didattica attraverso una struttura sanitaria che dal punto di vista tecnologico renderà sempre più concrete le finalità istituzionali della sanità universitaria. Ringrazio il Presidente della Regione Renato Schifani - conclude - per aver dato immediato impulso ad una progettualità di così ampio respiro».
Nei prossimi giorni è previsto l’avvio delle procedure amministrative per l’elaborazione del progetto. Il nuovo Policlinico sorgerà in un’area del campus di viale delle Scienze di proprietà del Comune, in prossimità degli svincoli dell’autostrada. L'edificio sarà un monoblocco di elevata qualità architettonica e tecnologica con circa 450 posti letto.
Il progetto, che dovrà essere condiviso con l’amministrazione comunale di Palermo guidata da Roberto Lagalla, ricalcherà il modello ipotizzato da Renzo Piano che prevede un ospedale complesso e plurifunzionale ad alto contenuto tecnologico e assistenziale, preposto non solo alla cura e all’assistenza, alla diagnosi e alla terapia, ma anche alla ricerca e alla formazione.
In un vertice a quattro, tenutosi alla Presidenza della Regione - presente anche il presidente della Scuola di Medicina Marcello Ciaccio - si è convenuto di dar seguito all’istruttoria per la realizzazione del nuovo Policlinico di Palermo utilizzando le risorse destinate all’ammodernamento del patrimonio sanitario con i fondi di provenienza statale.
In particolare, si tratta di 340 milioni, che in un primo tempo erano stati destinati alla realizzazione del “Policivico” che prevedeva la fusione del Civico e del Policlinico, progetto che dovrà essere ora rivisto, splittando le risorse in relazione alle nuove e distinte progettualità, d’intesa con il Ministero della Salute.
Iacolino commenta: «È un’opportunità straordinaria per migliorare l’assistenza sanitaria dell’intera Sicilia. Avviata la macchina, occorrerà vigilare su tempi e modalità di realizzazione di questo obiettivo strategico, privilegiando l’integrazione Ospedale – Università, con un’azione rapida, concreta e incisiva».
Il rettore Massimo Midiri aggiunge: «Obiettivo ambizioso del progetto è lo sviluppo ulteriore della ricerca e della didattica attraverso una struttura sanitaria che dal punto di vista tecnologico renderà sempre più concrete le finalità istituzionali della sanità universitaria. Ringrazio il Presidente della Regione Renato Schifani - conclude - per aver dato immediato impulso ad una progettualità di così ampio respiro».
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