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Un mestiere che rischia di estinguersi: a Palermo il corso per diventare esorcisti

C'è bisogno di esperti sul campo, fanno sapere dalla Curia: dopo l'incontro annuale di formazione a Palermo parliamo del corso ufficiale tra regole ferree e obiettivi finali

  • 27 febbraio 2018

Una frame dal film "L'Esorcista"

La cinematografia dell’horror ha offerto negli ultimi anni una visione apocalittica delle pratiche di esorcismo recitate da attori più o meno famosi.

In questo, la televisione e certi programmi di servizio pubblico hanno presentato l’esorcismo come una pratica spesso poco seria, richiesta da famiglie timorose o molto religiose.

In un certo senso, tale pratica ha iniziato a conoscere un certo declino anche nelle chiese stesse, dove i sacerdoti preferiscono altre forme di "pulizia dell’anima". Ma tutto ciò sembra prendere una piega completamente diversa.

A Palermo, l’esorcismo è tutt’altra questione: la pratica assume grande valore religioso per la figura di Padre Matteo La Grua, che per molti anni ha svolto la funzione di esorcista.

Come ogni anno, si sono tenuti a Palermo gli incontri annuali di formazione per sacerdoti-esorcisti organizzati da Fra Benigno Palilla , esorcista di Palermo dei Frati Minori Rinnovati. Obiettivo degli incontri interni è informare su temi scottanti: «Dalle sette legate al satanismo fino a far raccontare a dei posseduti la loro storia di liberazione». spiega Fra Palilla.
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L’esorcista ha fatto notare come il numero di persone che si reca dai maghi, dai fattucchieri o da coloro che promettono di guarire l’anima con le carte ed i tarocchi è aumentata notevolmente. Per ridurre il numero di persone che si affida alle carte c’è bisogno di più "esperti sul campo".

Il corso, riconosciuto dalla stessa conferenza episcopale siciliana, è di fondamentale importanza poiché, come spiega Cesare Truqui, allievo di padre Gabriele Amorth, non è possibile diventare esorcista da autodidatta, poiché si va incontro a possibili errori.

«Occorrerebbe anche un periodo di praticantato, come accade per molti professionisti - afferma padre Truqui, sottolineando la scarsità vocativa di molti sacerdoti - sono sempre meno i giovani preti disposti a farlo».

Ma non solo: per diventare esorcista bisogna eseguire delle rigide regole, come sottolinea Paolo Carlin, frate cappuccino e portavoce dell'Associazione internazionale degli esorcisti.

Per esempio, un esorcista deve possedere una licenza firmata dal proprio vescovo, come previsto dalla legge canonica. La scelta di chi diventerà esorcista, poi, spetta al vescovo: non si diventa esorcisti per passione.

Unico problema è la mancanza di strutture e corsi di studio che possano preparare alla pratica dell’esorcismo. In questo senso, Palermo si attrezza cercando di sdoganare in qualche modo una pratica che, per molti, rimane àncorata alla fantasia televisiva.

Tra chi ci crede o no, l’esorcismo trova a Palermo un luogo dove riprodursi, cercando approvazione non solo tra i sacerdoti più titubanti, ma anche tra la gente che ha sorriso guardando "L’esorcista" in tv.
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