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Un palermitano che ha cambiato vita: Rino Martinez, l'artista in "missione" per l'Africa

Questa è la storia del palermitano Rino Martinez che, un bel giorno, decide di recarsi in Africa per aiutare le popolazioni più in difficoltà e ci è riuscito

  • 12 agosto 2023

Rino Martinez

Dai palchi internazionali, suonando la sua chitarra, alle missioni umanitarie in Africa, che lo hanno portato a diventare messaggero di pace Unicef. Ha partecipato al Festival di Sanremo, al Festivalbar, affermandosi come artista.

Poi, la scelta che gli ha fatto cambiare, del tutto, la sua esistenza. Una decisione dettata dall’amore. Questa è la storia del palermitano Rino Martinez che, un bel giorno, decide di recarsi in Africa per aiutare le popolazioni più in difficoltà.

E c’è riuscito: sono oltre 300mila le persone che è riuscito a salvare dalle malattie del luogo grazie all’aiuto di un’equipe medica e di quanti hanno creduto nel suo progetto.

«Alla fine degli anni ‘90, cominciai la mia esperienza in Africa e, più precisamente, nei due Congo, terre devastate dalle guerre che hanno prodotto circa 10 milioni di morti.

In quei luoghi era considerata la terza guerra mondiale, invisibile, però, agli occhi dell’umanità. Infatti, non se ne parlava. Cominciai, così, a lavorare con alcuni sacerdoti del posto per salvare i bimbi soldato e, nel 2006, riuscii anche a portare alcuni bambini in Italia».
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Nel 2000, Rino, grazie all’aiuto di quanti credevano nella sua missione, riuscì a costruire un orfanotrofio dedicato a Padre Pino Puglisi.

Poco dopo, Martinez decise di andate nelle zone dei Grandi Laghi e di fare un reportage per mostrare la difficile condizione vissuta da quelle popolazioni, come i bimbi soldato e lo sfruttamento minorile per la raccolta del coltan.

Ma era ritenuto un personaggio “scomodo” e gli venne tenuto un attentato. A salvarlo fu un cardinale del luogo.

«Tornato in Congo, il presidente dell’Unicef del Congo, mi raccontò di un popolo a rischio estinzione: i pigmei, riconosciuti come la popolazione più antica della terra.

Organizzai, allora, un’equipe per andare nel profondo nord del Congo per aiutare questa gente che vive ai margini della società ed è, talvolta, affetta da malattie come lebbra, ebola e malnutrizione. Portai lì una clinica itinerante con medici e infermieri con i quali siamo riusciti a salvare più di 300 mila persone.

Purtroppo, ne ho visti troppi bambini morire. Ho visto donne morire di parto per infezioni facilmente curabili. Allora, ho pensato di realizzare con un’equipe di ginecologi e ostetrici un kit per l’assistenza alle donne incinte».

Ma cosa ha portato Rino a fare tutto questo?

Lui non ha dubbi. «È stato l’amore. L’ho fatto in maniera consapevole del fatto che avrei potuto sacrificare, in parte, la mia famiglia che lo accetta, però, e mi ama ugualmente: mia moglie Anna e i miei figli Claudio e Andrea.

E, allora, vado avanti con le missioni che vivono di carità e mi umilio, sì, lo faccio, chiedo, poiché mi sono donato e ho deciso di diventare un missionario laico nel mondo».

Rino, adesso, è pronto per tornare in Africa, ma non prima di avere raccolto fondi necessari per aiutare, ancora, chi ha bisogno.

Come farlo? Grazie alla sua musica: l’artista, infatti, non ha mai smesso di suonare. Il suo tour estivo vedrà il ricavato delle serate interamente devoluto alla sua missione in Africa.

Per conoscere le tappe, basta visitare le pagine Facebook di Rino Martinez o della sua associazione "Ali per volare".
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