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Un parco urbano in via Crispi e la terrazza sul mare: "Così Palermo riavrà il suo porto"

Prosegue la riqualificazione del porto. Pasqualino Monti, il cui incarico è stato prorogato, mostra a che punto sono i lavori tra i moli S. Lucia e Vittorio Veneto

Ferdinando Lo Monaco
Studente di Scienze della Comunicazione
  • 9 luglio 2025

Pasqualino Monti mostra i cantieri nell'area del porto all'altezza di via Crispi

«Restituire il porto alla città di Palermo». È questo l’ambizioso obiettivo che l'Autorità portuale guidata da Pasqualino Monti si è posta da tempo, presentando una serie di progetti che riqualificheranno una zona nervalgica del capoluogo siciliano, rendendola un luogo fruibile a tutti coloro che attraversano quotidianamente la città.

Nella zona del porto di Palermo, infatti, si muove da tempo qualcosa, con il tentativo di riproporre in parte il modello adottato per il Molo Trapezoidale. Il progetto in questione si svilupperà all’interno del porto e coprirà una superficie di circa 25 mila mq compresa tra il molo Santa Lucia e il molo Vittorio Veneto, in forma rettangolare lungo la via Crispi.

La struttura che sorgerà vuole essere “bifronte”, in quanto doppia porta di accesso e luogo di mediazione tra il porto e il tessuto urbano della città.

Sono tre i livelli funzionali previsti dal progetto: sul piano stradale un parco urbano lungo la via Crispi; a sette metri e mezzo di altezza una struttura con servizi misti per porto e città, che avrà al suo interno una serie di attività commerciali ancora in fase di definizione; a dodici metri di altezza, invece, un sistema di coperture ombreggianti.

Il sistema si articola in più edifici con destinazioni d’uso differenti che offrono servizi sia per i cittadini che per i passeggeri in transito “da o verso” la città. Gli elementi principali sono i periscopi, le scale di risalita, il parco urbano, la terrazza sul mare, le passerelle e i box commerciali; le biglietterie, i parcheggi a raso, il varco Amari e la copertura ombreggiante.

I sei volumi detti “periscopi” accolgono scale, ascensori e piccole attività commerciali in stile chiosco palermitano. Le scalinate prolungano gli assi viari fino alla promenade sopraelevata. Il parco urbano, al piano stradale, offre percorsi ispirati all’Orto Botanico di Palermo, sedute e aree verdi.

La terrazza di 5 mila mq a sette metri e mezzo d’altezza, coperta con brise-soleil, è un punto panoramico sul mare e sulla città, oltre che area commerciale e di transito: da questa piazza si sviluppano, infatti, le passerelle che conducono al Palermo Cruise Terminal, oltre al camminamento che scavalca via Crispi. Il Varco Amari, collocato sotto la terrazza, sarà il principale accesso veicolare all’area portuale.

A dimostrazione concreta del grande investimento che le istituzioni stanno riversando su questo progetto, si è svolta oggi una conferenza stampa che ha avuto la funzione di mostrare l’andamento spedito del progetto, il cui termine lavori è fissato a dicembre.
A presenziare alla conferenza Pasqualino Monti, presidente uscente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale ma il cui incarico è stato prorogato di ulteriori 45 giorni per permettere la nomina del suo sostituto.

Monti ha sottolineato la grande importanza che quest’opera avrà per la cittadinanza, dichiarando: «Il porto è un punto nevralgico della relazione tra città e il mare, non più barriera ma soglia. È un hub di innovazione, un laboratorio dinamico in cui si concretizza la transizione ecologica attraverso pratiche di mobilità sostenibile ed efficienza energetica. È un’industria a pieno titolo, non una semplice sommatoria di servizi: rappresenta economia reale. Lo abbiamo dimostrato».

Il progetto vuole essere, oltre che una notevole riqualificazione urbana di uno spazio di Palermo ad oggi poco vissuto dalla cittadinanza, anche un miglioramento dal punto di vista della mobilità urbana a contrasto delle numerose congestioni stradali che affliggono quella zona.

Un ulteriore progetto, che si lega strettamente a quest’ultimo ma il cui inizio lavori è ancora in fase di definizione, è infatti quello del sovrapassaggio pedonale che collegherà la nuova area urbana in fase di conclusione a Via Amari, con l’intento di rimuovere i semafori in quella zona e permettendo una più agevole traversata ai pedoni e un afflusso più scorrevole delle macchine.

Particolare attenzione anche dal punto di vista ambientale, dove alle piantumazioni autoctone saranno affiancate anche diverse panchine, piste ciclabili e oasi di verde sparso, in modo da fornire alla città un ulteriore polmone verde.

«Sarà un ingresso molto verde - ha infatti sottolineato Monti – che darà l’idea di un posto nuovo e molto bello, mantenendo una costante attenzione alla parte manutentiva, in modo da garantire la preservazione dell’area».

Infine, Pasqualino Monti, in vista dell’ormai imminente passaggio di testimone, ha congedato la città di Palermo dicendo: «Sono felice di tutto quello che abbiamo fatto. Palermo è una città che amo e che mi ha ricoperto d’affetto. Su un mio futuro qui dico "Mai dire mai”».
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