Unipa da record: oltre 500 studenti stranieri (da 43 nazioni) iscritti a Palermo
I dati parlano chiaro e confermano un percorso di crescita che rafforza il ruolo dell’Ateneo come polo universitario sempre più aperto al mondo: ve ne parliamo
Studenti stranieri a Unipa
Il numero potrebbe crescere ancora dal momento che oltre 1000 pratiche sono sospese in attesa del rilascio dei visti da parte delle ambasciate italiane all’estero. Un risultato particolarmente significativo è l’incremento dei nuovi iscritti alle lauree magistrali che in tre anni è più che raddoppiato, rappresentando ormai più dell’11% del totale.
I paesi che guidano il flusso di nuovi iscritti magistrali con diploma estero sono Algeria e Tunisia con oltre 160 studenti ma gli arrivi provengono da 43 paesi diversi e nei primi dieci paesi di origine troviamo anche Stati Uniti e Germania unitamente a diverse nazioni dell’Asia e dell’Africa.
Il 90% delle nuove iscrizioni riguarda i corsi e percorsi interamente in lingua inglese con punte più elevate per Electronics Engineering (39 iscritti) e Tourism Systems and Hospitality Management (38 iscritti).
«L’internazionalizzazione del nostro Ateneo procede a ritmi sempre più sostenuti - dichiara il Rettore Massimo Midiri - L'Università di Palermo è sempre più attrattiva a livello internazionale e inclusiva nei confronti degli studenti provenienti da paesi di tutti i continenti».
«Questi dati sono motivo di grande soddisfazione - dichiara il Prorettore alla Didattica e all’Internazionalizzazione, Fabio Mazzola. - A maggior ragione se si considerano le difficoltà legate alla situazione internazionale e all’ottenimento dei visti. Il risultato conseguito è straordinario ed ancora più rilevante se si pensa che dieci anni fa vi erano poco più di 80 nuovi ingressi totali l’anno.
La crescita è da ascrivere ad alcune scelte strategiche come l’anticipazione temporale delle procedure e la diffusione dei corsi di studio e curricula interamente in lingua inglese che saranno 26 di cui quattro percorsi di laurea triennale nel prossimo anno accademico 2026/27.
Fondamentale è stata anche all'abnegazione dei coordinatori di tali corsi e la grande dedizione e professionalità degli uffici amministrativi che si occupano di internazionalizzazione e delle procedure di immatricolazione dei cittadini di nazionalità estera».
I dati parlano chiaro e confermano un percorso di crescita che rafforza il ruolo dell’Ateneo come polo universitario sempre più aperto al mondo. Un risultato che non rappresenta un punto di arrivo, ma una base concreta su cui costruire un luogo sempre più multiculturale e inclusivo.
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