ITINERARI E LUOGHI
"Vince" un soggiorno gratis a Favignana e s'innamora: il racconto di Paola (dal Nord)
Una perla attrattiva che richiama a sé anche da luoghi distanti e oltre la stagione estiva. Da Verona è stata sull’isola per una settimana e ora ce la racconta

Paola Ialacci a Favignana
A scoprire la maggiore delle Isole Egadi, grazie a un’iniziativa aziendale di Poste Italiane, denominata "Camera con vista", che offre soggiorni gratuiti in località di pregio italiane, è stata l’operatrice Paola Ialacci, di Verona, che racconta entusiasta la sua esperienza: «Per la mia prima volta in Sicilia, senza questa opportunità, soggiornare a Favignana sarebbe stato difficile anche solo da ipotizzare. Lontano dal caos dei grandi flussi turistici ho potuto assaporare l’intera isola come se ogni suo scorcio fosse lì tutto per me, e ho potuto anche conoscere lo splendore delle altre Egadi».
Favignana, si sa, è una perla attrattiva che richiama a sé anche da luoghi distanti e oltre i flussi prettamente estivi. Paola Ialacci è stata sull’isola per una settimana, dal 13 al 20 settembre, verificando le potenzialità di un territorio che per caratteristiche si presta totalmente a un turismo destagionalizzato.
Abruzzese d’origine e operatrice di sportello dell’ufficio postale di Parona di Valpolicella, frazione del Comune di Verona, si è ritrovata un po’ per caso e un po’ per scelta a vivere una Favignana diversa, in cui a fine settembre la stagione balneare sembra volgere al termine ma l’isola sfodera i suoi scenari più belli a fronte di meno spettatori.
L’iniziativa del Gruppo è arrivata alla sesta edizione e unisce sostenibilità, inclusione e valorizzazione del patrimonio immobiliare aziendale (tra cui il recupero di alcuni immobili di proprietà per la riqualificazione e la conversione in case vacanza), contribuendo a offrire esperienze di benessere in un contesto di attenzione concreta alle necessità delle persone.
«Da una posizione centrale, a pochi passi dal mare e in pieno centro, in sella alla bicicletta abbiamo fatto nostri panorami mozzafiato conditi da colori unici, dal turchese delle acque cristalline ai toni caldi del tramonto. Queste tinte ci hanno continuato ad accompagnare durante il lungo viaggio di rientro verso Verona», conclude la Ialacci, che è arrivata per la sua prima volta in Sicilia e, nell’occasione, ha avuto modo di visitare per un giorno anche Marettimo, e Trapani per qualche ora prima di ripartire per il Nord.
«Abbiamo trovato un mare spettacolare – aggiunge - . Io ero già stata in Sardegna, ma forse là non l’ho visto un mare così. Siamo stati premiati dal bel tempo e non abbiamo perso un solo giorno in spiaggia, sia di mattina che pomeriggio; abbiamo sfruttato bene tutti i momenti. Stavamo in pieno centro, dietro la chiesa, in via Marconi. Abbiamo vissuto anche il paese, con delle passeggiate serali dopo la cena, e abbiamo trovato tanta gente. Non me l’aspettavo, pensavo fosse meno gettonata in quel periodo già a scuole iniziate, invece c’erano ristoranti sempre pieni così come le pasticcerie, traboccanti di dolci siciliani, tra cui i mitici cannoli.
Abbiamo assaggiato la buonissima granita ai gelsi e tanto altro. Tornerò assolutamente, ma anche per vedere altri luoghi della Sicilia. Favignana è rimasta nel cuore, per la gente accogliente, e anche per la bellezza generale del contesto. Bellissima anche Marettimo, dove abbiamo fatto il giro dell’isola in barca. Davvero, se dovessi dire qualcosa di negativo, io non ce l’ho. Tutto ordinato, pulito e un appartamento nuovissimo e molto bello».
Paola Ialacci lavora in Poste da ben 34 anni, sempre al nord, dopo aver vinto un concorso ed essersi trasferita dall’Abruzzo assieme al marito. «Mi piacerebbe visitare anche Palermo, Catania e Siracusa - dice ancora – e per un’altra settimana torneremo di certo. Abbiamo una figlia di 25 anni che non è mai stata in Sicilia, e ci ha visti rientrare talmente entusiasti che ora si è incuriosita.
Ma noi a chiunque abbiamo raccontato del viaggio a Favignana, stiamo facendo una pubblicità senza confini all’isola perché merita davvero, con quelle calette bellissime che abbiamo scoperto andando in giro con le bici elettriche che abbiamo noleggiato. Ce la siamo girata tutta». Quello che più ha colpito la turista veronese è l’empatia dei siciliani.
Un modo di approcciarsi che non è soltanto gentilezza, come accade al nord, ma che è anche una straordinaria apertura verso il prossimo. «Siamo rimasti ammaliati dal mare, ma torneremo anche per visitare l’ex Stabilimento Florio che purtroppo non abbiamo visto. Abbiamo avuto un’esigenza talmente carnale del mare che abbiamo trascurato qualcosa, ma sappiamo che ne vale davvero la pena, per la storia dell’isola e la sua tradizione più forte. Ci rifaremo».
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
|
GLI ARTICOLI PIÚ LETTI
-
ITINERARI E LUOGHI
Era il luogo sacro più grande di Sicilia e (ora) è in rovina: cosa resta del Tempio di Zeus