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Domina la bella Città di pietra: un maniero siciliano candidato "Castello dell'anno"

Nelle giornate terse, regala panorami amplissimi fino al mare. La sua vista è uno degli elementi più apprezzati da visitatori e fotografi. Vi raccontiamo la sua storia

Jana Cardinale
Giornalista
  • 20 novembre 2025

Il castello di Salemi

«Il nostro Castello Normanno-Svevo, uno dei luoghi più rappresentativi della storia e dell’identità di Salemi, partecipa al concorso "Castello Siciliano dell’Anno 2025", promosso dal Consorzio Cultura e Tradizioni dei Castelli di Sicilia. È un’occasione importante per valorizzare il nostro patrimonio culturale e dare visibilità alla nostra città. Invito tutti i cittadini a sostenerlo con il proprio voto». Con queste parole il sindaco, Vito Scalisi, dalla sua pagina facebook, chiede di partecipare all’iniziativa e dare man forte alla promozione della propria città.

Il Consorzio ideatore dell’iniziativa, che ha sede a Castelbuono, è il risultato di tre anni di sperimentazione nella forma di ATS di un gruppo di Comuni siciliani che credono nella forza culturale ed emozionale dei castelli medievali situati nei propri territori, convinti che le loro storie non abbiano ricevuto l’attenzione che meritano e che debbano ancora esprimere tutte le loro potenzialità artistiche, economiche, sociali e turistiche.

Fatto costruire da Ruggero il normanno intorno al 1077, su preesistenti fortificazioni greco-romano-arabe, il Castello di Salemi - considerato di gran pregio per una serie di motivi che uniscono storia, architettura, paesaggio e fascino culturale - fu rimaneggiato da Federico II di Svevia nel XIII secolo. Nel 1789 fu adibito a carcere, e il 14 maggio 1860 da lì Garibaldi issò (sulla torre tonda) la bandiera tricolore, proclamando Salemi ‘capitale d’Italia’ e la dittatura garibaldina. Dal 1934, poi, divenne biblioteca comunale. Danneggiato dal terremoto del Belice del 1968, fu chiuso 35 anni per restauri e lavori di consolidamento da parte della Regione Siciliana, e riaperto nel 2002.

Salemi, la bellissima "città di pietra" , ha nel maniero il cantore della sua storia e, anche, di racconti tramandati che le danno un fascino irresistibile. Il Castello domina tutta la valle e, nelle giornate terse, regala panorami amplissimi fino al mare. La sua vista è uno degli elementi più apprezzati da visitatori e fotografi.

All’origine del castello di Salemi è legata una leggenda locale. Due fratelli e una sorella (quest’ultima dal nome Halyciae) che si contendevano il predominio sul territorio, avrebbero stabilito di dirimere controversia costruendo, ognuno per proprio conto, un castello in tre siti diversi. Chi fra tutti avesse ultimato per primo la costruzione avrebbe avvertito con falò e gli altri due lo avrebbero riconosciuto come unico vincitore. Uno dei fratelli scelse la collina di Mokarta, l’altro quella di Settesoldi mentre la sorella preferì l’altura sulla quale è ubicato ancora oggi il simbolo più nobile della città.

La donna avrebbe acceso il fuoco molto prima che la sua costruzione fosse effettivamente portata a compimento e i fratelli, fiduciosi, credendo di essere stati ormai irrimediabilmente battuti, rinunziarono all’impresa lasciando incompiuti i loro castelli e campo libero a lei. Il concorso bandito dal Consorzio prevede che gli utenti possano esprimere la propria preferenza fino al 30 novembre 2025 e che dopo tale termine, il sistema sia automaticamente disattivato e non sarà più possibile votare. La proclamazione del vincitore si terrà il 1° dicembre 2025 tramite i canali web e social ufficiali di "Castelli di Sicilia".

Ogni Comune partecipante sarà presentato attraverso un video-racconto dedicato e un articolo giornalistico di approfondimento pubblicato sul portale www.castellidisicilia.it. Chiaramente gli utenti potranno votare una sola volta per ciascun Castello: la somma dei punteggi assegnati determinerà la classifica finale tra i Comuni in concorso. Il titolo di ‘Castello Siciliano dell’Anno 2025’ sarà assegnato al Castello che avrà ottenuto il maggior numero complessivo di voti validi.

La città di Salemi, riconosciuta tra "I borghi più belli d’Italia", è piena di storia, di viuzze, di ciottoli, di chiesette affascinanti, e di un’agorà contemporanea su cui un tempo sorgevano una moschea e l’Ex Chiesa Madre. A Salemi la natura incontra la storia: un territorio di bellezze naturali in cui dedicarsi alle attività escursionistiche, attraverso l’esplorazione di sentieri, aree montuose e collinari, coniugandole alla visita delle sue aree archeologiche, di importanza unica per la storia del Mediterraneo.

Cultura, natura e tradizioni, dunque, che ancora oggi parlano attraverso la ritualità delle feste, in cui il valore simbolico del pane viene espresso da una cerimonialità dalle radici arcaiche. Questo concorso, che vede in pole position il Castello simbolo del territorio, viene vissuto anche come momento di orgoglio collettivo per celebrare la città nel suo complesso, rendendo omaggio a una lunga storia. Il Castello resta un luogo emblematico: fu proprio lì che nel 1860 Giuseppe Garibaldi proclamò Salemi "capitale d’Italia" per un giorno, un episodio che incuriosisce molti turisti e appassionati di storia.

Oggi ospita spesso eventi culturali, mostre temporanee, installazioni d’arte contemporanea e iniziative che lo rendono vivo e attrattivo durante tutto l’anno. Passeggiare nelle sue sale, tra archi e pietra antica, dà la sensazione di trovarsi in un luogo sospeso nel tempo. La combinazione di storia, bellezza e panorama lo rende davvero una tappa imperdibile per chi visita la valle del Belice. L’appello del primo cittadino è chiaro: «Il vostro contributo è prezioso. Facciamo sentire forte la voce della nostra comunità. Sosteniamo insieme il nostro Castello!».
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