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Street art, comunicazione e orti sociali: il progetto "Rambla Papireto"

Un progetto iniziato due anni fa che ha appena riavviato il processo di rigenerazione urbana attraverso la collaborazione delle realtà dell'associazionismo e della cultura

  • 19 maggio 2017

Danisinni sorge poco distante dalle monumentali statue dei Mori che adornano la facciata di Porta Nuova, su cui troneggia la cupola di maioliche con l'aquila simbolo della città.

È un antico quartiere, la cui storia si mescola alla leggenda e oggi diventa scenario di una rivoluzione artistica e sociale, un progetto di rigenerazione urbana e inclusione sociale in chiave artistica: "Rambla Papireto".

L'obiettivo è portare la bellezza al Papireto, un quartiere altamente disagiato che paga lo scotto di un'emarginazione sociale in atto da anni, causata da condizioni di deprivazione e di svantaggio economico, bassa scolarizzazione e alto tasso di disoccupazione.

Il primo laboratorio di street art che ha dato il via al progetto è stato nei primi giorni di maggio 2017, quando I bambini del quartiere hanno incontrato gli studenti dell'Accademia di Belle arti che, guidati dagli artisti muralisti di Caravanserai, hanno dipinto a quattro mani su grandi fogli di carta, dando vita alle prime colorate creazioni.
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Un inizio dal forte impatto emotivo che si appresta a tratteggiare la storia di un quartiere deciso a cambiare. Il progetto è un processo visionario iniziato nel 2015 con DanisinniLab dall'Accademia di Belle Arti di Palermo.

Il progetto, ideato dalla professoressa Valentina Console con gli allievi del corso di Scenografia, è riuscito a trasformare in orti sociali e fattoria a uso della comunità la naturale depressione della piazza, con i suoi terreni abbandonati circondati da case costruite intorno.

Un polmone verde, restituito alla sua antica vocazione, di ben diecimila ettari di terreno donati, in comodato d'uso alla Parrocchia Sant'Agnese, dalla professoressa Angela La Ciura, docente dell'Accademia e storica dell'arte.

Il coinvolgimento degli abitanti, soprattutto dei giovani sta risvegliando in loro il senso del bene comune e dell'appartenenza attraverso l'arte. Infatti riscoprendo la propria bellezza Danisinni potrà riscattare una storia personale antica e dimenticata, da condividere poi con il resto della città che poco conosce questo piccolo atollo verde sorto secoli fa sul letto del fiume Papireto.

Un progetto più ampio, iniziato due anni fa, che in questi mesi ha riavviato il processo di rigenerazione urbana ai Danisinni, grazie al sostegno del Comune di Palermo e del direttore dell'Accademia di Belle Arti, il professore Mario Zito.

«Sarà una grande opera d’arte collettiva - spiegano i professori dell'Accademia Valentina Console ed Enzo Patti, docenti dell'Accademia - a cui prenderanno parte allievi, docenti, artisti che hanno dato la propria disponibilità, in collaborazione con ragazzi delle scuole cittadine e del territorio di Danisinni».

A collaborare sono alcune realtà dell'associazionismo e della cultura: CaravanSerai, Circ'All e NEU, a cui è stata affidata la conduzione di laboratori di street art e circo sociale destinati ai giovani del quartiere e agli studenti dell'ABA.

Agli allievi dell'Accademia sono invece rivolti i laboratori di comunicazione diretti da NEU, finalizzati alla promozione dell'intero progetto attraverso i nuovi canali di comunicazione e una campagna crowdfunding.

Il laboratorio di Street Art è affidato a CaravanSerai, associazione culturale formata da architetti, artigiani e artisti e i laboratori di pittura murale condotti da Luca Nash e Marco Mirabile (ex studenti dell'Accademia di Belle Arti) coinvolgono bambini e ragazzi del quartiere nella creazione di opere di street art su pannelli di legno che abbracceranno simbolicamente i due edifici pubblici sulla piazza: l'asilo nido 'Galante' e l'ex consultorio familiare.

Il laboratorio di circo sociale e giocoleria, condotto dai giovani di Circ'all avvia n lavoro di sperimentazione attraverso la fantasia e la creatività che permetterà ai giovani dei Danisinni di riappropriarsi della leggerezza della propria natura, riscoprendo il proprio corpo, e indagando nuove forme di interazione individuale e collettiva.

Infine il aboratorio di comunicazione, curato da NEU è la terza realtà coinvolta dell'Accademia. I professionisti della giovane digital agency conducono i workshop di comunicazione destinati agli studenti dell'Accademia, per acquisire strumenti innovativi mirati alla promozione di progetti artistici sul web.

Complessivamente gli incontri sono sedici: otto per ciascun laboratorio, della singola durata di due ore, e durano fino all'inizio dell'estate. si concluderanno il prossimo giugno: le evoluzioni del risveglio del quartiere possono essere seguite passo passo sulle pagina facebook Rambla Papireto e DanisinniLab.
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