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Da castello medievale a progione borbonica: visite alle vecchie carceri di Rocca Guelfonia a Messina

  • Le Vie dei Tesori 2018
  • Villa Cianciafara - Messina
  • 14, 15, 16, 21, 22, 23, 28, 29, 30 settembre 2018 (evento concluso)
  • 10.00 – 12.45 e 14.00 – 17.30
  • 2 euro (coupon singola visita), 5 euro (coupon 4 visite), 10 euro (coupon 10 visite)
  • Coupon acquistabili online o fisicamente sul luogo. Info al numero 091 8420104 (tutti i giorni, dalle ore 10 alle 18)
Viene ricostruita la vera anima liberty della Messina di inizio secolo, attraverso le ville private, i palazzetti storici, persino il Circolo della Borsa (inedito anche per i messinesi).

La città dello Stretto riaccoglie "Le Vie dei Tesori", e apre quest’anno ventinove luoghi, dal 14 al 30 settembre, per tre weekend.

Le vecchie carceri di Messina appartenevano al corpo del Castello di Matagrifone o Rocca Guelfonia, la cui fondazione, come struttura difensiva strategica, su una collinetta dominante la città, si attribuisce a Riccardo Cuor di Leone, il re inglese in viaggio nel 1190 verso il Santo Sepolcro. Oppure, una costruzione fortificata esisteva già e il sovrano la ampliò.

Il nome Matagrifone deriverebbe da “Mata griffoni”, cioè ammazza i Greci-Bizantini, e Rocca Guelfonia da “Rocca del re guelfo”, ovvero Riccardo (guelfo perché sosteneva la casa di Sassonia, mentre i ghibellini parteggiavano per la casa di Svevia).

La fortezza fu potenziata nei secoli 15 - 16esimo, per volere dei sovrani Ferdinando “il cattolico” e Carlo V. Durante la dominazione borbonica, venne utilizzata come prigione dove vennero recluse anche donne.

Oggi rimangono la torre accanto al nuovo Sacrario, tracce delle mura fortificate e un imponente portale cinquecentesco con mascherone, ingresso delle Carceri ottocentesche nell’omonima via. Durante la guerra, gli ambienti ipogeici furono destinati a rifugio antiaereo.

La visita ha una durata di 15 minuti e non è accessibile ai disabili.

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