Danza, circo contemporaneo e performance: il festival "PresenteFuturo" al Teatro Libero
Immagine tratta dallo spettacolo "Una journée particuliere" di e con Anthony Barreri
Dall'amore al corpo, dalle nuove tecnologie alla quotidianità: il Teatro Libero di Palermo si tinge di contemporaneità con "PresenteFuturo" (leggi articolo di approfondimento), festival internazionale di arti performative in programma da giovedì 17 a sabato 19 maggio.
Come ogni anno, il festival si propone come progetto che guarda al superamento dei confini di genere, di cultura e di lingua: durante questa edizione andranno in scena dodici spettacoli più uno fuori concorso.
Nel dettaglio: giovedì 17 maggio si comincia alle ore 21 con "The shape of water" di Sara Angius, che riflette sulla vita e sui suoi stravolgimenti. Alle 21.30 tocca al primo dei due spettacoli palermitani in programma, "Esco così mi perdo", che si ritaglia uno spazio a metà tra danza e circo. Seguono "Rien de nouveau dans le journaux" di Juan Duarte Mateos e "L'amore ha i tempi dei playmobil" di Elisa Pagani.
La serata conclusiva, quella di sabato 19 maggio, parte con la danza di "Borderlight" di Francesca Lombardo e con un omaggio al cinema di Ettore Scola con " Une journée particulière" di e con Anthony Barreri. La generazione Y viene posta sotto i riflettori da "Generation Why" di Andrea Jiménez e Noemi Rodríguez (alle 22) che precede l'unico progetto fuori concorso, vincitore della scorsa edizione del Be Festival, "Everything is ok" di e con Marco D’Agostin.
Per maggiori informazioni sul festival e sulle sinossi degli spettacoli è possibile consultare il programma di "PresenteFuturo".
Come ogni anno, il festival si propone come progetto che guarda al superamento dei confini di genere, di cultura e di lingua: durante questa edizione andranno in scena dodici spettacoli più uno fuori concorso.
Nel dettaglio: giovedì 17 maggio si comincia alle ore 21 con "The shape of water" di Sara Angius, che riflette sulla vita e sui suoi stravolgimenti. Alle 21.30 tocca al primo dei due spettacoli palermitani in programma, "Esco così mi perdo", che si ritaglia uno spazio a metà tra danza e circo. Seguono "Rien de nouveau dans le journaux" di Juan Duarte Mateos e "L'amore ha i tempi dei playmobil" di Elisa Pagani.
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Venerdì 18 maggio si parte con il progetto vincitore del "Minimo Teatro Festival": "Blu ottobre" di e con Maria Stella Pitarresi. Alle 22 torna in scena il corpo con "Forward", di e con Edouard Hue, della Beaver Dam Company dalla Svizzera e poi "Selfie", l'inquietante analisi del rapporto che abbiamo con la nostra stessa immagine - condito dalla musica elettronica - di Giulio Boato.La serata conclusiva, quella di sabato 19 maggio, parte con la danza di "Borderlight" di Francesca Lombardo e con un omaggio al cinema di Ettore Scola con " Une journée particulière" di e con Anthony Barreri. La generazione Y viene posta sotto i riflettori da "Generation Why" di Andrea Jiménez e Noemi Rodríguez (alle 22) che precede l'unico progetto fuori concorso, vincitore della scorsa edizione del Be Festival, "Everything is ok" di e con Marco D’Agostin.
Per maggiori informazioni sul festival e sulle sinossi degli spettacoli è possibile consultare il programma di "PresenteFuturo".
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