LE VIE DEI TESORI
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"Il Genio di Palermo" tra luoghi, passeggiate ed esperienze: 3 week end (inediti) nei tesori della città

  • Le Vie dei Tesori
  • Vari luoghi - Palermo
  • 21, 22, 28, 29 maggio 2022
    4, 5 giugno 2022 (evento concluso)
  • Consulta il programma nell'articolo
  • 18 euro (per 10 visite), 10 euro (per 4 visite), 3 euro (visita singola)
  • Coupon luoghi acquistabili online o fisicamente presso la sede in via Duca della Verdura 32 (da lunedì a domenica, dalle 10.00 alle 18.00). Le esperienze e le passeggiate prevedono contributi di valore differente e vanno prenotate online. Maggiori informazioni al numero 091 7745575 
Balarm
La redazione

Cattedrale di Palermo

Il Genio di Palermo, un vecchio austero che ha ai piedi un cane simbolo di fedeltà e, avvinghiato al braccio, un serpente emblema di continua rinascita che dall’uomo succhia linfa vitale. Sorride sornione alla patrona Rosalia e traccia un filo rosso che attraversa palazzi, fontane, piazze.

Nume tutelare di Palermo, a lui è dedicata l’edizione primaverile del Festival Le Vie dei Tesori, organizzato dalla Fondazione Le Vie dei Tesori e dall’Università di Palermo. Genio come figura identitaria della città ma anche, in senso esteso, come parola che indica talento, capacità di intuizione e di innovazione di cui l’Università vuole essere incubatore e lievito.

Accanto alle visite, alle passeggiate, alle esperienze, una mostra all’Orto Botanico che racconterà il "Genio di Palermo", la rassegna curata dal 1998 al 2005 dalla storica dell’arte Eva Di Stefano coinvolgendo gli artisti che ne furono protagonisti; un incontro tra "geni di Palermo", in gran parte ex studenti dell’Ateneo, che potranno raccontare il loro percorso professionale; le passeggiate guidate da professori universitari ed esperti che condurranno tra meraviglie botaniche, tesori d’arte, collezioni scientifiche.
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Un progetto che rientra nel solco della Terza Missione dell’Ateneo, con l’obiettivo di favorire il trasferimento di conoscenza sul territorio, coinvolgere la comunità, essere bacino di network innovativi.

A tenere a battesimo il progetto è lo stilista Domenico Dolce, secondo cui «la Sicilia è una maitresse, la puoi mostrare a tutti ma difficilmente la conquisti sul serio, perché è e resta unica. Noi siciliani questo non lo abbiamo ancora capito, siamo costretti ad andare via ma avremo sempre la voglia di ritornare e costruire.

Se posso essere utile alla Sicilia, ci sono. Non ci sono geni straordinari, ma siamo tutti geni; possiamo essere geni prigri, geni diligenti e geni affamati, quest’ultimo sviluppano idee meravigliose».

Un’inedita rassegna di tre weekend – 21 e 22 maggio, 28 e 29 maggio, 4 e 5 giugno – che seguirà la formula consolidata del festival autunnale, ma che per la prima volta avrà una “guida” tematica, come il Genio.

Si parte alla sua ricerca nei luoghi dove è rappresentato o comunque immaginato, siano essi antichi palazzi inediti, collezioni pubbliche, laboratori e musei universitari, piazze e cappelle.

Dalle statue più conosciute in piazza Rivoluzione o all’Orto Botanico, a quelle del tutto inedite, nei saloni privati di Palazzo Isnello (che apre al pubblico per la prima volta in assoluto) o in un arazzo settecentesco a Palazzo Comitini; poi i luoghi che sono espressione di una straordinaria genialità nell’arte, nella storia, nella scienza come la visita esclusiva della Cattedrale di Palermo o .

Il programma è un vero viaggio dentro la creatività, l’innovazione, l’estrema versatilità di personaggi straordinari, del passato e del presente; i talk con accademici e artisti, a partire proprio da Domenico Dolce.

Ecco il principe degli stuccatori Serpotta all’Oratorio dei Bianchi, e la mano geniale di Ernesto Basile nelle 34 tavole ad Architettura, i geni del passato nella biblioteca di Casa Professa, e quelli del presente tecnologico al MEC Museum; la precisione ingegneristica delle canalizzazioni dell’acqua potabile (i serbatoi di San Ciro o le sorgenti del Gabriele), e quella degli architetti di ieri, a Palazzo Valguarnera o a Villa Zito.

Non potevano mancare poi le amatissime passeggiate – sulle tracce del Basile o di Carlo Scarpa, sui passi del Grand Tour, tra spazi pubblici e luoghi privati, aree verdi come quella alla scoperta di Grotta Conza e borghi art nouveau – e le esperienze da non perdere: in volo sulla città carpendo segreti al buon Leonardo, o andar per mare o di notte all’Orto Botanico; entrando al Museo del Risorgimento alla ricerca di inghippi settecenteschi o nello studio d’artista di uno che il Genio l’ha interpretato in chiave contemporanea, come Domenico Pellegrino.

La manifestazione è legata a doppio filo a "Ho scelto il Sud", nuovo progetto delle Vie dei Tesori che da oltre un anno sta mappando storie di chi è tornato al Sud o ha deciso di restare con progetti innovativi che a volte dall’isola si sono irradiati oltre lo Stretto.

Il programma completo del festival è disponibile in pdf sul sito de Le Vie dei Tesori.
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