La storia del martire cristiano nelle viscere della città: visita alla Cripta di Sant'Eùplio a Catania
La Cripta di Sant'Eùplio a Catania
I camminamenti segreti da cui le suore guardavano senza essere viste; le cappelle inedite e i saloni aperti di rado di un luogo invece conosciutissimo come è la cattedrale di sant'Agata; tre complessi termali che affondano negli anni antichi: sarà un viaggio dall͛alto e dal basso, quello che "Le Vie dei Tesori" condurrà nel cuore antico di Catania.
Dal 19 ottobre al 4 novembre, per tre weekend, la manifestazione racconterà alla sua maniera 32 luoghi scelti con cura certosina con la collaborazione di tutte le istituzioni e di privati e realtà d'eccellenza della città, rintracciando siti che saranno una scoperta anche per gli stessi catanesi.
Importante tappa nella città sotterranea, dove rivive la storia della Catania paleocristiana, al tempo di Eùplio, martire al quale questo luogo è dedicato. Giovane di famiglia patrizia, dal carattere esuberante, innamorato di quei Vangeli che Domiziano aveva proibito con il suo editto, convocato nel Foro romano davanti al governatore della Sicilia Calvisiano, si autodenunciò come cristiano, portando con sé i Vangeli in segno di sfida.
Fu torturato e decapitato. Di questa antica cripta resta visibile un piccolo pilastro in stile corinzio che pare reggesse un vangelo in pietra. Quasi del tutto cancellato dall'umidità è l’affresco dell’altare, conservatosi fino agli anni Cinquanta, che rappresentava il santo catanese con il vescovo Serapione, a sua volta martirizzato.
La visita ha una durata di 20 minuti e non è accessibile ai disabili.
Dal 19 ottobre al 4 novembre, per tre weekend, la manifestazione racconterà alla sua maniera 32 luoghi scelti con cura certosina con la collaborazione di tutte le istituzioni e di privati e realtà d'eccellenza della città, rintracciando siti che saranno una scoperta anche per gli stessi catanesi.
Importante tappa nella città sotterranea, dove rivive la storia della Catania paleocristiana, al tempo di Eùplio, martire al quale questo luogo è dedicato. Giovane di famiglia patrizia, dal carattere esuberante, innamorato di quei Vangeli che Domiziano aveva proibito con il suo editto, convocato nel Foro romano davanti al governatore della Sicilia Calvisiano, si autodenunciò come cristiano, portando con sé i Vangeli in segno di sfida.
Fu torturato e decapitato. Di questa antica cripta resta visibile un piccolo pilastro in stile corinzio che pare reggesse un vangelo in pietra. Quasi del tutto cancellato dall'umidità è l’affresco dell’altare, conservatosi fino agli anni Cinquanta, che rappresentava il santo catanese con il vescovo Serapione, a sua volta martirizzato.
La visita ha una durata di 20 minuti e non è accessibile ai disabili.
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