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Un sodalizio che dura da oltre 60 anni: al Teatro Massimo il concerto a quattro mani di Canino e Ballista

  • Sotto una nuova luce
  • Teatro Massimo - Palermo
  • 25 ottobre 2020 (evento concluso)
  • 20.30
  • Da 10 a 20 euro
  • Biglietti acquistabili online o presso la biglietteria del Teatro Massimo (dal lunedì al sabato, dalle 9.00 alle 15.00)

Balarm
La redazione

I pianisti Bruno Canino e Antonio Ballista

Uno degli appuntamenti più attesi del ciclo di concerti per pianoforte in collaborazione con l’Associazione Siciliana "Amici della Musica" è in programma domenica 25 ottobre alle 20.30.

Sul palco del Teatro Massimo uno storico duo di pianisti che ha fatto la storia della musica da camera in oltre 60 anni di attività in Italia. Loro sono Bruno Canino e Antonio Ballista che affrontano la trascrizione per due pianoforti di Liszt della Nona Sinfonia di Beethoven.

Ballista e Canino si sono incontrati 60 anni fa al Conservatorio di Milano nella stessa classe di pianoforte e, spinti da voracità musicale pari solo alla loro curiosità, incominciarono a leggere insieme una grande quantità di musica: si presentarono prestissimo in pubblico nel repertorio a quattro mani e per due pianoforti, dando inizio ad una fortunata carriera che si è protratta fino ad oggi senza interruzioni.

Proprio il loro spirito di ricerca li ha portati a inserirsi in quel fermento di rinnovamento totale del linguaggio musicale che, a partire dagli anni ‘50, si è espanso in tutte le direzioni dalla roccaforte di Darmstadt.
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Il repertorio contemporaneo infatti si è arricchito di molte composizioni dedicate al duo: dal Concerto di Berio eseguito in prima mondiale a New York con la New York Philharmonic diretta da Boulez (la cui incisione discografica con la London Simphony sotto la direzione dell’autore valse al duo un prestigioso Music Critic Award), al recente Cloches di Donatoni.

Oltre al repertorio contemporaneo, il duo Canino-Ballista frequenta regolarmente i sentieri meno battuti del repertorio tradizionale (l’opera integrale di Schubert a quattro mani, la Nona Sinfonia di Beethoven trascritta da Liszt per due pianoforti, la Sagra della Primavera di Stravinskij trascritta dall’autore per pianoforte a quattro mani).  

La critica è sempre stata pronta a rilevare la ricchezza dialettistica che anima le esecuzioni del duo Canino-Ballista: la differenza dei temperamenti offre al pubblico l’impressione che ognuno di essi trovi nell’altro il proprio “alter ego”.

Ma ciò che più stupisce nel loro sodalizio è che le digressioni intraprese individualmente nel corso di tutti questi anni non abbiano minimamente appannato la loro rara fusione: il continuo ritrovarsi dà anzi l’impressione di sempre rinnovata freschezza.
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