Marmi mischi, stucchi, colonne: visita alla Chiesa dell'Immacolata Concezione
Chiesa dell'Immacolata Concezione a Palermo
Sono oltre cento tra palazzi, chiese, musei, ville, parchi e storiche sedi di uffici, i monumenti coinvolti nell'evento "Le vie dei tesori" (visualizza l'articolo di approfondimento), che giunge alla sua undicesima edizione e dal 29 settembre al 29 ottobre.
Per tutti i weekend, ogni sabato e domenica, sarà possibile visitare la Chiesa dell'Immacolata Concezione. A una Palermo tribolata dalla peste e alla strenua volontà di una vedova senza figli rimanda la storia della chiesa, nel cuore del mercato storico del Capo.
In passato faceva parte dell’omonimo monastero benedettino voluto da Laura Imbarbara, vedova di don Sigismondo Ventimiglia (il suo sarcofago è tuttora custodito all'interno della chiesa), e fatto costruire nel 1576 dopo l’invocazione a Maria fatta dal popolo affinché l’epidemia di peste smettesse di seminare morti.
La facciata è semplice e severa, con un robusto portale e un’ampia finestra tripartita, mentre l’interno è un autentico gioiello del barocco palermitano: una spettacolare visione di marmi mischi, stucchi, pitture, ferri forgiati e dorati, statue e colonne tortili in marmo rosso. Tutto l’apparato decorativo ruota attorno all’altare maggiore, sovrastato dalla grande tela della “Immacolata Concezione” del 1637 opera del grande pittore monrealese Pietro Novelli.
Per tutti i weekend, ogni sabato e domenica, sarà possibile visitare la Chiesa dell'Immacolata Concezione. A una Palermo tribolata dalla peste e alla strenua volontà di una vedova senza figli rimanda la storia della chiesa, nel cuore del mercato storico del Capo.
In passato faceva parte dell’omonimo monastero benedettino voluto da Laura Imbarbara, vedova di don Sigismondo Ventimiglia (il suo sarcofago è tuttora custodito all'interno della chiesa), e fatto costruire nel 1576 dopo l’invocazione a Maria fatta dal popolo affinché l’epidemia di peste smettesse di seminare morti.
La facciata è semplice e severa, con un robusto portale e un’ampia finestra tripartita, mentre l’interno è un autentico gioiello del barocco palermitano: una spettacolare visione di marmi mischi, stucchi, pitture, ferri forgiati e dorati, statue e colonne tortili in marmo rosso. Tutto l’apparato decorativo ruota attorno all’altare maggiore, sovrastato dalla grande tela della “Immacolata Concezione” del 1637 opera del grande pittore monrealese Pietro Novelli.
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