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Sfilata d’alta moda nella vetrina di Giglio Boutique

Un defilé tra tendenza, glamour e charme nel salotto della moda di piazza Croci: undici stilisti in passerella, da Prada, Gucci e Dior a Versace e Valentino

Balarm
La redazione
  • 17 aprile 2012

Come nel quadrilatero della moda tra via Montenapoleone e via della Spiga a Milano dove ogni angolo è sinonimo di eleganza, o come in via dei Condotti a Roma, dove le più grandi firme dell’abbigliamento, della pelletteria e della gioielleria possiedono una boutique: anche a Palermo, nonostante l’ondata di crisi implacabile cui la città è tristemente sottoposta, si sono accese le luci della passerella nella vetrina di haute couture nel cuore del capoluogo siciliano. Domenica 15 aprile, infatti, da Giglio Boutique si è tenuta una sfilata di presentazione per la collezione primavera estate di abiti di alta moda delle maggiori case del lusso mondiale.

Un defilé tra tendenza, glamour e charme nel salotto della moda di piazza Croci in un binomio perfetto tra il fascino mediterraneo delle modelle e i vestiti delle più grandi griffe internazionali. Undici stilisti in esibizione delle maggiori fashion house: dalle italiane Prada, Gucci, Giorgio Armani, Versace e Valentino, ma anche Roberto Cavalli, Alberta Ferretti e Ermanno Scervino, alle europee Dior, Yves Saint Laurent e John Richmond. Trenta le indossatrici che hanno posato su 250 metri di passerella per promuovere le eleganti linee di abbigliamento, in una cornice primaverile fatta di rose bianche e signore chic della Palermo bene.

Tra le modelle, anche tre baby top model, Lucrezia e Ginevra, figlie del terzino del Palermo Calcio Federico Balzaretti, e Anastasia, nipotina della ballerina di Eleonora Abbagnato. Il giocatore e l'étoile erano presenti alla sfilata insieme al presidente di Confcommercio Roberto Helg, al presidente del tribunale di Palermo, Leonardo Guarnotta, a Patrizia Di Dio presidente nazionale del terziario donna di Confcommercio. In un anno buio per l’economia mondiale, Giuseppe Giglio, erede dell’azienda fondata da Michele Giglio negli anni Sessanta che vanta dieci punti vendita nella città, spiega qual è stato il segreto che ha portato al successo quella piccola bottega di merceria e tessuti di famiglia: «L’attenzione prestata quando si spende del denaro è massima e la ricerca dell’estetica va unita a quella di un prodotto ben fatto. L’eccellenza è la chiave di volta dell’economia del lusso».

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