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A Palermo sono nati campioni: le nuove sfide del circolo del tennis (che fa 100 anni)

L'intervista al neo presidente Alessandro Lazzaro. Con lui l’inizio di un percorso che, pur nel rispetto della tradizione del Circolo e il lavoro svolto, punta all’innovazione

Federica Dolce
Avvocato e scrittrice
  • 8 giugno 2025

Alessandro Lazzaro

Nel cuore verde della città, tra le linee bianche di un campo in terra rossa che ha visto nascere campioni e raccontato centinaia di storie, il Circolo Tennis Palermo sta per scrivere un nuovo capitolo della sua lunga e gloriosa "saga".

Nomi che hanno lasciato il segno nel campo dello sport come Marco Cecchinato, Federica Bilardo, Giorgia Pedone, Gabriele Piraino, Virginia Ferrara, Anastasia Abbagnato, Claudio Fortuna.

A guidarlo c’è oggi Alessandro Lazzaro, manager di consolidata esperienza nel settore assicurativo, uomo di squadra abituato alla gestione di grandi realtà e appassionato di sport.

La sua elezione a presidente segna l’inizio di un percorso che, pur rispettando le radici centenarie del Circolo e l’ottimo lavoro sin qui svolto dalle precedenti dirigenze, punta dritto all’innovazione.

«Le nostre priorità saranno sempre quelle di un club a forte caratterizzazione agonistica…», spiega Lazzaro con voce ferma ma entusiasta, «attraverso investimenti che si concentreranno sul potenziamento della struttura tecnica – già oggi di altissimo profilo – e sulla valorizzazione dei nostri atleti.

Il Circolo compirà 100 anni l’anno prossimo e vogliamo celebrare questa ricorrenza con eventi che abbiano risalto anche a livello internazionale».

È già qui che s’intuisce la rotta: una visione strategica che non si accontenta del prestigio conquistato, ma lo utilizza come trampolino per rilanciare la presenza del CTP nel panorama internazionale.

Uno dei punti di forza sarà il vivaio, su cui il nuovo presidente intende investire con convinzione: «Faremo scouting nelle scuole per avvicinare i giovani a uno sport che in Italia vive oggi una stagione straordinaria…». Ma non si tratta solo di reclutare talenti. Il progetto è accompagnare i ragazzi, supportarli a 360 gradi».

Spiega il Presidente: «Il tennis oggi vive una stagione d’oro in Italia – sottolinea – e il CTP ha il dovere di intercettare e accompagnare questo entusiasmo, a partire dai giovani. Dobbiamo saperli accogliere, seguirli nella crescita sportiva ma anche umana».

Una dichiarazione d’intenti che restituisce il ritratto di un presidente che ascolta, che costruisce, che agisce. Perché, come ricorda Lazzaro, il tennis è una disciplina che insegna a rispettare l’avversario prima ancora che a batterlo.

Tornare ad ospitare tornei internazionali è un obiettivo concreto, ma da raggiungere con realismo e attenzione alla sostenibilità: «Sarebbe già importante riprendere la tradizione anche partendo da un Torneo economicamente sostenibile, ma a condizione che ci sia un importante apporto di sponsor e istituzioni».

In altre parole: aprirsi al mondo, ma con i piedi ben piantati a terra. La sua visione è tanto nitida quanto pragmatica. Nel progetto Lazzaro, però, c’è molto più del solo tennis.

Il Circolo, nelle sue intenzioni, deve diventare un punto di riferimento anche sociale e culturale per la città: «Il mondo dello sport si contamina con il sociale… È un tema su cui abbiamo intenzione di impegnarci a fondo con lo sguardo rivolto a chi è stato meno fortunato».

La forza di un club non si misura solo in titoli, ma nella capacità di essere inclusivo, accessibile, presente nei momenti che contano. A questa visione valoriale si affianca un piano infrastrutturale ambizioso e concreto.

«La tecnologia consente oggi di avere un corretto e tempestivo monitoraggio di ogni attività…» racconta il Presidente, anticipando progetti per una palestra rinnovata, una piscina più funzionale e un sistema d’illuminazione moderno ed ecosostenibile. «Saremo molto sensibili all’ambiente, con una riduzione dei consumi e tecnologie innovative».

Un circolo bello, efficiente, rispettoso dell’ambiente: un modello di sostenibilità urbana. E poi c’è il mare, quel “Punto a mare” tanto atteso da soci e cittadini. Lazzaro non promette miracoli, ma garantisce trasparenza: «Ad oggi esiste un accordo con il Circolo Velico di Sferracavallo, di cui siamo ampiamente soddisfatti, che onoreremo.

Quanto a una sede al mare tutta nostra, per quest’anno non sarebbe realistico affermare che sia possibile. Stiamo esplorando alternative, ma non possiamo permetterci promesse difficilmente sostenibili per il nostro bilancio». Pragmatismo, insomma, ma anche ascolto e apertura a nuove soluzioni.

Il Centenario sarà il momento simbolico per ribadire tutto questo. «Mi auguro che tutti i soci, agonisti e non, sappiano rivendicare con orgoglio l’appartenenza a un club storico, che credo sia un patrimonio dell’intera città…», dice Lazzaro.

E aggiunge: «Vogliamo incrementare le collaborazioni con le istituzioni, pubbliche e culturali. Perché lo sport è fatto di regole, ma è anche cultura». In un tempo in cui spesso si parla di futuro senza sapere come costruirlo, il Circolo Tennis Palermo lo fa tracciando linee precise sul campo e fuori. Con uno sguardo lungo, moderno e, soprattutto, condiviso.

Il Centenario, in programma nel 2026, sarà il catalizzatore di questa visione ampia e condivisa. «Sarà un’occasione per rinsaldare il senso di appartenenza, per ricordare cosa significa essere parte di un club che ha dato tanto alla città, e che può ancora dare moltissimo». Alessandro Lazzaro non vuole soltanto dirigere il gioco.

Vuole ridisegnarne le regole, facendo del Circolo un laboratorio di sport, d’innovazione e di comunità. Il neo Presidente non parla da semplice amministratore.

Parla da socio, da sportivo, da uomo che crede nel valore collettivo dello sport e della memoria. Il suo approccio è lucido, mai retorico: «Spesso dimentichiamo la fortuna che abbiamo nel vivere quotidianamente uno dei Circoli più belli e apprezzati d’Italia. Dobbiamo riscoprire quell’orgoglio».

Il futuro del Circolo del Tennis Palermo ha dunque un volto, una strategia, e soprattutto una direzione: quella di un’appartenenza che si rinnova nel tempo, tra passato glorioso e nuove sfide da affrontare insieme.
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