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A scuola cambia tutto (anche) in Sicilia: maturità e gite, ecco le nuove regole

Il "decreto scuola" è ufficialmente diventato legge e ci sono tante novità in vista: vi sveliamo tutti i punti e i cambiamenti previsti per questo anno accademico

Alice Marchese
Giornalista
  • 29 ottobre 2025

Esame di maturità

Sono tante le novità sul fronte "scuola" in Sicilia quest'anno: una tra questa è che il decreto scuola (il n. 127/2025) è ufficialmente diventato legge. L’aula di Montecitorio ha approvato con 138 voti voti favorevoli, 91 contrari e 9 astenuti. Dopo l’ok di Senato e Camera si attende la pubblicazione della legge di conversione in Gazzetta Ufficiale, poi il provvedimento entrerà ufficialmente in vigore.

Vi avevamo già raccontato parte delle novità in vista per questo anno accademico e già qualcosa era trapelata (e criticata), un po' come il divieto dei telefoni in classe, la rivoluzione del voto di condotta per cui se l'alunno ottiene un voto pari a 6, è tenuto a realizzare elaborato sulla cittadinanza attiva e, in caso di breve sospensione, parteciperà a momenti di approfondimento. Quindi l'esame in condotta e la sospensione del giudizio, verrà trattata come una disciplina uguale alle altre ed è doveroso superare l'esame entro agosto.

Andando, invece, all'esame di maturità, il più grande cambiamento sarebbe legato al colloquio orale. Il nuovo Esame di Stato ridefinisce la valutazione finale nel secondo ciclo di istruzione: restano confermate le due prove scritte, ma il colloquio orale assume un ruolo centrale e integrato. Sarà strutturato intorno a 4 discipline chiave, individuate da decreto ministeriale, e comprende anche l’analisi delle competenze acquisite in educazione civica e nelle esperienze scuola‑lavoro. Gli studenti dovranno partecipare attivamente.

Abbiamo già assistito lo scorso anno ad alcuni casi di protesta di studenti che, seppur pochi rispetto a chi ha affrontato il colloquio orale, non hanno voluto sostenere l'esame di maturità. In risposta a questi gesti, è stato sancito che chi decide di non presentarsi, verrà respinto. Negli anni intermedi, un 5 in condotta determinerà la non ammissione all’anno successivo, mentre il voto di condotta concorrerà alla determinazione dei crediti nell’esame di maturità.

I commissari d’esame seguiranno una formazione specifica. La commissione può integrare il punteggio (bonus) fino a un massimo di 3 punti, ma solo se il candidato ha ottenuto almeno 90 punti (invece dei precedenti 97 punti). A ogni diploma verrà allegato il Curriculum dello studente, documento che sintetizza attività scolastiche ed extrascolastiche, esperienze formative e progetti realizzati durante il percorso di studi. Condotta, cittadinanza e filiera tecnico‑professionale

L’introduzione di un elaborato di cittadinanza attiva e solidale rafforza il nesso tra comportamento, responsabilità e valutazione: gli studenti con 6 in condotta dovranno redigere una “prova di cittadinanza” per rimediare alle carenze nel comportamento. Negli anni intermedi, un 5 in condotta determinerà la non ammissione all’anno successivo, mentre il voto di condotta concorrerà alla determinazione dei crediti nell’esame di maturità.

Si consolida inoltre la filiera tecnologico‑professionale “4+2”, che consente di conseguire il diploma in 4 anni e proseguire nei percorsi ITS Academy. Attualmente coinvolge 280 istituti per un totale di 395 percorsi, ma i dirigenti scolastici potranno proporne di nuovi accanto al quinquennio tradizionale.

Per quanto riguarda le tanto attese gite scolastiche, sarà obbligatorio l’utilizzo di autobus dotati di frenata assistita e conducenti qualificati, per garantire la sicurezza degli studenti. Sul piano della lotta alla dispersione scolastica, vengono previsti interventi di sostegno personalizzati nel biennio e esami integrativi nel triennio per rendere più semplice eventuali cambi di indirizzo.

Per gli studenti con disabilità, le famiglie potranno richiedere la conferma del docente di sostegno supplente anche per l’anno successivo, secondo una procedura coordinata tra dirigente scolastico, docente e Ufficio scolastico territoriale.
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