PERSONAGGI

HomeNewsFood & WinePersonaggi

Addio al conte Lucio Tasca d'Almerita: primo ambasciatore del vino siciliano nel mondo

Se ne va a 82 anni il fondatore dell'omonima azienda agricola siciliana. Fu tra i primi in Sicilia a credere nelle potenzialità del territorio e a puntare sull'enoturismo

Balarm
La redazione
  • 25 luglio 2022

Lucio Tasca d'Almerita

Un pioniere nel campo dell'imprenditoria vitivinicola siciliana. Considerato in tutta Italia il re del vino siciliano, fu tra i primi in Sicilia a credere nelle potenzialità del nostro territorio e a puntare sull'enoturismo.

Si è spento a 82 anni il conte Lucio Tasca d'Almerita, fondatore dell'omonima azienda agricola che produce i celebri vini siciliani, oggi esportati in tutto il mondo.

«Palermo saluta oggi per sempre Lucio Tasca, lungimirante imprenditore del vino che ha fatto della Sicilia un brand internazionale - ha dichiarato il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla -. In questo momento di dolore, a nome mio e di tutta la città esprimo le più sentite condoglianze alla famiglia Tasca».

Nato a Camastra, in provincia di Agrigento, il 9 gennaio 1940, Lucio Tasca è stato uno dei grandi protagonisti della viticultura italiana. Laureato in economia e commercio, ha avuto quattro figli (Giuseppe, Franca, Alberto, Alessandra).
Adv
Erede di una lunga tradizione nel settore, dal 1961 si dedicò all'attività imprenditoriale nell’azienda Regaleali, poi trasformata in Conte Tasca d’Almerita spa Agricola.

Fu tra i primi in Sicilia a credere nelle potenzialità del territorio per la produzione di eccellenze, tra i primi a puntare sull'enoturismo. E sulla base di queste convinzioni fu pioniere della diffusione del vino siciliano ovunque, ambasciatore del vino siciliano nel mondo.

Nel 1985 fu il primo in Sicilia a sperimentare le varietà internazionali, aprendo poi una strada seguita da molti.

Alla tenuta madre, Regaleali nell'antica Contea di Sclafani, si sono aggiunte poi negli anni la tenuta Capofaro, a Salina, nell'arcipelago delle Eolie; Tascante sull'Etna; la storica tenuta Whitaker nell'antica isola Mozia; e Sallier de La Tour, a Monreale.

Uomo umile e con un rispetto e una curiosità naturale che non ha mai perso, il conte è diventato presidente dell'azienda di famiglia nel 1998 ed è stato il primo in Sicilia a credere nel potenziale del territorio come produttore di qualità e di eccellenza.

La sua convinzione e la volontà di aumentare la conoscenza di varietà autoctone come il Nero d'Avola - una varietà ora conosciuta in tutto il mondo - ha aperto la porta del riconoscimento della viticultura siciliana nel mondo.

Agli inizi degli anni Ottanta ha voluto confrontarsi con le grandi varietà francesi e le degustazioni in giro per il mondo.

Dopo aver convinto suo padre, ha cominciato a fare vini come Cabernet e Chardonnay e ad utilizzare barriques di rovere francese per l’invecchiamento, presse soffici per la vinificazione, pototaura corta, e dimostrando al mondo la capacità della Sicilia di produrre vini di qualità e longevi.

È stato anche sotto la guida del presidente Lucio Tasca, che il team è stato il primo nel mondo del vino ad introdurre l'uso della tecnologia nella gestione ordinaria della società, incluso un software di gestione vitivinicola per migliorare e controllare la conduzione dalla vigna allo scaffale del cliente.

La sua missione è sempre stata quella di promuovere e migliorare la produzione e lo sviluppo imprenditoriale della Sicilia, al fine di rafforzare la competitività della regione e del paese all'interno del mercato mondiale.
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.
...e condividi questo articolo sui tuoi social:

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI