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Americani in Sicilia per commemorare Joe Petrosino: i premi della Solunto Fondation

In occasione del 110° anniversario della morte di Joe Petrosino una delegazione di parenti e responsabili di associazioni è giunta a Palermo: il racconto dell'incontro

Balarm
La redazione
  • 12 marzo 2019

Alcuni esponenti della Solunto Foundation nella giornata in ricordo di Joe Petrosino (foto di Attilio Taranto)

In occasione del 110° anniversario della morte di Joe Petrosino, (scopri di più sulla storia del detective) Giuseppe Di Franco, presidente della Solunto Foundation, ha consegnato degli attestati di merito a delle personalità americane e italiane e agli amici dell'associazione Joe Petrosino Sicilia.

L'incontro si è tenuto nella sede di BNL di via Quintino Sella a Palermo e, presenti alla cerimonia, c'erano anche i rappresentanti delle associazioni: "Joe Petrosino Association in America", "Joe Petrosino Padula" e "Associazione Themis & Metis".

Il riconoscimento al merito è stato dato perché sono tutte personalità impegnate nel sociale e per la società e per l'alto valore delle loro attività.

Sono passati 110 anni dall’omicidio del superpoliziotto italo-americano Joe Petrosino e Palermo celebra la sua figura anche con una manifestazione istituzionale, in programma martedì 12 marzo, presso la Sala Petrosino dell’Ersu nell’ex Hotel de France (vicolo Sant’Uffizio 13, angolo piazza Marina), dove Petrosino alloggiò fino al giorno del delitto.
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Giuseppe Petrosino, detto Joe (Padula, 30 agosto 1860 – Palermo, 12 marzo 1909), è stato un poliziotto italiano naturalizzato statunitense e un pioniere nella lotta contro il crimine organizzato. Le tecniche di lotta al crimine, di cui Petrosino è stato ideatore, sono ancora oggi praticate dalle forze dell'ordine.

Proprio seguendo una pista che avrebbe dovuto portarlo ad infliggere, forse, un decisivo colpo alla Mano Nera, Petrosino era giunto in Italia per una missione top secret.

Si ritiene che il responsabile della sua morte sia il boss Vito Cascio Ferro, di Bisacquino, tenuto d'occhio da Petrosino sin da quando questi era a New York, ed il cui nome era in cima ad una "lista di criminali" redatta dal poliziotto italoamericano e trovata nella sua stanza d'albergo il giorno della morte.

Alle 20.45 di venerdì 12 marzo 1909, tre colpi di pistola in rapida successione e un quarto sparato subito dopo suscitarono il panico nella piccola folla che attende il tram al capolinea di piazza Marina a Palermo.

Presenti alla cerimonia (nella foto in alto) c'erano Robert Fonti, President Lt. Det. Joseph Petrosino Association in America, Pier Luigi Matta, Vice Presidente dell'associazione Joe Petrosino Sicilia e Responsabile dei rapporti con l’estero della Solunto Foundation, Licia Raimondi, giornalista conduttrice e portavoce della Solunto Foundation, Giuseppe Di Franco, Presidente della Solunto Foundation, Anna Maria Corradini, Presidente dell'associazione Joe Petrosino Sicilia, Vita Scaturro, Vice President Lt. Det. Joseph Petrosino Association in America, Francesco Paolo Palumbo, Ingegnere (BNL), Joseph Michael Gulotta, comandante ispettore del dipartimento di polizia di New York e anche Joseph Petrosino e Nino Melito Petrosino, i pronipoti di Joe Petrosino.

Le atre importanti personalità alla cerimonia erano Jerry D'Amato, vice presidente della Joseph Petrosino association in America, Christopher Joseph Pizzo, presidente della Columbia Association di New York e Margaret Petrosino, segretaria della Joseph Petrosino Association.
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