MONDO SOLIDALE

HomeAttualitàMondo solidale

Ballarò riparte dai suoi bambini: il (nuovo) progetto "C'entro Anch'io" a Palermo

Un intervento per contrastare la dispersione scolastica e restituire voce a chi è invisibile davanti al sistema: è questa la missione dell'ente "Apriti Cuore ETS", ve la raccontiamo

Giulia Ortaggio
Studentessa di Scienze della Comunicazione
  • 6 dicembre 2025

Il nuovo progetto "C'entro Anch'io" a Ballarò

Un intervento per contrastare la dispersione scolastica a Ballarò e restituire voce a chi è invisibile davanti al sistema: è questa la missione dell'ente di terzo settore "Apriti Cuore ETS". Il nuovo progetto prevede un doposcuola specialistico articolato con laboratori creativi e spazi d’ascolto nel quartiere di Palermo.

È stato pensato «per spingere i ragazzi ad acquisire strumenti verso nuove forme di narrazione che consentano di raccontare la propria realtà e la propria città e creare occasioni di mettersi in ascolto dei più piccoli», come sottolinea il presidente di Apriti Cuore ETS Francesco Campagna.

Il fulcro del progetto è il doposcuola specialistico a sostegno scolastico. A Palermo la povertà educativa è un’emergenza crescente, in particolare nelle periferie della città, e rappresenta una ferita sociale profonda.

A partire dai quartieri dell’Albergheria e di Ballarò è stato avviato "C’entro Anch’io", un progetto che vuole restituire la voce ai bambini, in particolare nella fascia tra i 5 e i 10 anni, che vivono disagio economico e abitativo intrecciato alle fragilità delle famiglie che vivono sempre più isolati a Palermo.

È attivo da molti anni, a Ballarò, uno sportello di prossimità che consente di raccogliere le richieste di aiuto da parte di persone e famiglie in difficoltà, per orientarle verso i servizi più adeguati alle loro esigenze. Tutto nasce da «una relazione personale e dal farsi vicino, a partire dai più piccoli e fragili, per aprire strade di speranza, speranza che viene incarnata dalla vicinanza e dal farsi accanto», dice il presidente di "Apriti Cuore".

Nonostante tutte le difficoltà si è riusciti a costruire una rete solida che permette di camminare insieme, permettendo di far sperare la nostra città, non solo Ballarò, ed è un passo fondamentale per la comunità.

L’iniziativa è sostenuta dal Pnrr, in collaborazione con "CIRF", "Mediterraneo 24" e le scuole "Giuliana Saladino" e "Lombardo Radice", contribuendo a creare una rete stabile tra enti pubblici e terzo settore, senza tralasciare l’importanza della comunità educante, in particolare con le scuole del territorio.

Il progetto ha una durata di due anni e offre non solo un doposcuola per i bambini, ma anche un servizio di supporto e ascolto per le famiglie locali, in collaborazione con i servizi sociali del Comune di Palermo. Si tratta quindi di un supporto intergenerazionale.

Le attività si svolgeranno a Ballarò presso la sede dell’associazione e delle scuole coinvolte: sono partite attività di apprendimento e laboratori psico-educativi, di giornalismo sociale sviluppato con la cooperativa "Mediterraneo 24", di cittadinanza attiva e di educazione alla tecnologia. L’obiettivo comune è l’inclusione sociale, prevenendo così l’abbandono scolastico.

Ampliando il nostro sguardo, non si tratta di semplici laboratori. Secondo le parole di Francesco Campagna: «I laboratori di rigenerazione urbana evidenziano lo sguardo sulla città, laboratori che consentono di guardare la città in termini rigenerativi per aiutare i più piccoli a ripensare gli spazi. Piccole iniziative con uno sguardo più ampio su come si può essere protagonisti di un cambiamento».

Il totale di destinatari si aggira intorno al centinaio di bambini provenienti da situazioni disagiate e accompagnati da tutor, riescono a svolgere attività in piccoli gruppi mirate all’ascolto all’interno di un clima che sa di comunità: «con la possibilità di potenziare le conoscenze e nozioni ma soprattutto di avere qualcuno con cui creare una relazione - precisa Francesco Campagna -. L'obiettivo è sperimentare la bellezza dello stare insieme e del ragionare in un clima di una comunità che come tale vuole scoprire la propria dimensione educante, l'impegno verso i piccoli deve essere vissuto da tutta la comunità nella complementarietà, non solo una delega esclusiva della scuola o delle famiglie, che partono in svantaggio, un impegno che parte dalla comunità più ampia».

Sono tante le situazioni complesse e di estremo disagio che questi bambini vivono quotidianamente. Il presidente Francesco Campagna racconta di una bambina straniera con una disabilità rilevante e una situazione familiare difficile, ma che manifesta una gioia contagiosa: «Lei ha sempre mostrato di essere felice insieme a noi e ha dato un senso attraverso la sua capacità di rispondere alle difficoltà. Con questo impegno di accompagnamento, molto spesso le soluzioni non sono a portata di mano e si fa fatica, ma la relazione se è aperta al sostegno e al riconoscimento dell'altro nella sua dignità diventa preziosa, a partire dei più piccoli».

Le famiglie che vivono in questi quartieri sono persone non viste dal nostro sistema. Superare questa invisibilità, in questo caso dei più piccoli e fragili, è un grande obiettivo, ma c’è una condizione necessaria affinché questo avvenga: «Insegnare ai più piccoli che attraverso l’amicizia civica, se l'approccio è quello di dare ascolto, si possono dare le basi per tornare a essere visti».

Si tratta di un progetto che può realmente restituire voce ai più fragili in questi quartieri, e l’impegno da parte dell’associazione e di tutte le persone ed enti coinvolti non deve rimanere indifferente ai nostri occhi. «L'impegno da parte nostra è quello di mettersi in servizio di chi non ha una voce abbastanza forte da farsi sentire, consentendo a chi ha una voce più flebile di farsi sentire, impegno per creare una comunità unita.

Gli invisibili sono tutti coloro che non hanno possibilità di far sentire la propria voce, la comunità inclusiva può dare voce alla speranza, per comunicare la speranza ai più piccoli, attraverso il valore dell'amicizia».
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

GLI ARTICOLI PIÚ LETTI