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C'è chi canta sogni erotici, chi l'ironia: il testo delle canzoni dei siciliani a Sanremo

Levante e Colapesce e Dimartino sono i concorrenti siciliani al Festival di Sanremo 2023 a guida Amadeus e portano sul palco brani con un significato da scoprire

Balarm
La redazione
  • 31 gennaio 2023

Da sinistra Colapesce, Di Martino e Levante

Ha sconvolto tutti con il suo cambio di look estremo. I suoi colori tipici delle donne sicule si sono trasformati in un etereo biondo, che si sposa con un incarnato chiarissimo, quasi diafano.

Stiamo parlando di Levante che torna dopo tre anni sul palco del festival di Sanremo con una canzone autobiografica, scritta interamente da lei.

Il testo di "Vivo" è un inno alla vita, alla potenza e alla vitalità del corpo, alla gioia di riscoprirlo come un atto magico.

«Vivo un sogno erotico» canta Claudia Lagona, con la libertà di chi vuole esprimersi appieno, «riprendere possesso della propria vita» come dice la stessa artista in una nota, dichiarando poi che si tratta di un brano autobiografico nato dopo l'esperienza della depressione post-parto.

Mancano invece da due anni dal Festival di Sanremo, dopo l’enorme successo di "Musica leggerissima", il duo siciliano formato da Colapesce e Dimartino.

Anche se hanno annunciato che il brano sarà molto diverso dal precedente trapela che Splash! ha un ritmo irresistibile. unito alle classiche sonorità vintage, con un testo suggestivo e ironico "contro" i cliché della canzone romantica estiva: «Ma che mare, meglio soli su una nave per non sentire il peso delle aspettative».
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A pubblicare i testi oggi la rivista Tv Sorrisi e Canzoni.

Ecco il testo di "Vivo" di Levante
Ed. Metatron Publishing/Etnavel/Taiga/Curci Ed./Gorilla Publishing - Torino - Milano

O sorrido o piango
Non so fare altro
Mi emoziono con poco
Gioco ancora col fuoco
Bacio rime, bacio bene, ti bacio dopo.
Ho sorriso tanto
Dentro a questo pianto
Ho voglia di credere di poter farcela
A costo di cedere parti di me
Ho voglia di cedere a questa speranza
Per poter credere a tutta la vita che
Vivo come viene
Vivo il male, vivo il bene
Vivo come piace a me
Vivo per chi resta e chi scompare
Vivo il digitale
Vivo l’uomo e l’animale
Vivo l’attimo che c’è
Vivo per la mia liberazione
Vivo un sogno erotico
La gioia del mio corpo è un atto magico.
Vivo un sogno erotico
La gioia del mio corpo è un atto magico.
O respiro o affanno
Come stare al mondo?
Mi sorprendo con poco
Credo nel Dio che prego
Padre nostro, Padre posso andare in cielo?
Ho il destino stanco
Forse ho corso tanto
Ho voglia di prendere tutto il possibile
Non voglio perdermi niente di me
Ho voglia di credere “nulla è impossibile”
Vorrei provarci per tutta la vita che
Vivo come viene
Vivo il male, vivo il bene
Vivo come piace a me
Vivo per chi resta e chi scompare
Vivo il digitale
Vivo l’uomo e l’animale
Vivo l’attimo che c’è
Vivo per la mia liberazione
Vivo un sogno erotico
La gioia del mio corpo è un atto magico.
Vivo un sogno erotico
La gioia del mio corpo è un atto magico.
Addio
A tutti i “dovrei”
A tutti i “se poi”
A tutti i miei “perché? Perché? Perché? Perché? Perché? Perché? Perché? Perché? Perché?”
Vivo un sogno erotico
Vivo un sogno erotico
La gioia del mio corpo è un atto magico.

Ecco il testo di "Splash!" di Colapesce Dimartino
di A. Dimartino - L. Urciullo
Ed. Sugarmusic/Sony Music Publishing (Italy)/Don’t Panic! – Milano - Castel Maggiore (BO)

Campi sconfinati
Che si arrendono alla sera
Qualche finestra accesa
Mentre il vento arpeggia
Una ringhiera
Tu vivresti qui per sempre
Dici che dovrei staccare
Un po’ la mente
Ma io
Ma io lavoro per non stare con te
Preferisco il rumore delle metro affollate
A quello del mare
Ma che mare ma che mare
Meglio soli su una nave
Per non sentire il peso delle aspettative
Travolti dall’ immensità del blu
Splash
Vorrei svegliarmi più tardi al mattino
Cambiare vita baciarti nel grano
In sudamerica
Ma l’entusiasmo poi se ne va
Questa sera mi nascondo
Mentre i miei pensieri
Vanno per il mondo
Ma io
Ma io lavoro per non stare con te
Preferisco il rumore delle metro affollate
A quello del mare
Ma che mare ma che mare
Meglio soli su una nave
Per non sentire il peso delle aspettative
Travolti dall’ immensità del blu
Splash
Sorrido alle Seychelles
Mi annoio a Panama
La vita è un baccarat
Balliamo vieni qua
Perdonami
Non ci capisco mai
Mi dici lascia stare
Sono qua
Ma io, io
Ma io lavoro per non stare con te
Preferisco il rumore dei cantieri infiniti
A quello del mare
Ma che mare ma che mare
Come stronzi galleggiare
Per non sentire il peso delle
Aspettative
Vado via senza te
Mi tuffo nell’immensità del blu
Splash
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