SCUOLA E UNIVERSITÀ
Come lavorare in un gioiello di Palermo: gli stage per le scuole al Museo della Sicilianità
I compiti assegnati agli allievi sono prevalentemente legati all'accoglienza degli ospiti, supporto alle visite guidate e informatori turistici. Cosa fare per partecipare
Museo della Sicilianità
Fare la prima esperienza lavorativa in una villa settecentesca, tra le più importanti dimore della Piana dei Colli può succedere solo a Palermo.
Accade a Villa Adriana, il "gioiello" dimenticato tra via San Lorenzo e viale Strasburgo, noto anche come Villa Statella Spaccaforno - Bordonaro, che oggi ospita la sede del prestigioso "Museo della Sicilianità".
Un museo unico al mondo che custodisce una raccolta di oltre 700 opere d'arte commissionate dal suo ideatore - Giacomo Callari - che ha investito in esso il suo tempo, le sue risorse, la sua vita per creare qualcosa di unico, di irripetibile, emblema ed orgoglio della nostra terra.
Oggi il progetto - che rappresenta per turisti e concittadini una tappa imprescindibile per una visita consapevole e curiosa delle arti e della cultura siciliane - si arricchisce anche dal punto di vista didattico e formativo.
Grazie alle convenzioni stipulate con le scuole, il Museo della Sicilianità è infatti pronto ad accogliere tra le sue sale gli studenti delle scuole di Palermo che vogliono acquisire un'esperienza sul campo, indispensabile per superare quel "gap formativo" tra mondo del lavoro e scuola in termini di competenze e preparazione.
Attraverso lo stage formativo, si perseguono quindi obiettivi didattici e trasversali.
Dopo un periodo di formazione, ad ogni studente viene assegnata una mansione specifica da svolgere durante il periodo di stage, durante il quale vengono monitorati dal tutor aziendale e della istituzione scolastica per le rispettive competenze.
I compiti assegnati agli allievi sono prevalentemente legati all'accoglienza degli ospiti, supporto alle visite guidate e come informatori turistici.
Gli allievi imparano così a lavorare in gruppo, a promuovere la cultura d'impresa, conoscono le modalità di organizzazione della mostra e sviluppano le capacità di gestione di gruppi; acquisicono competenze relazionali comunicative e organizzative.
La formazione acquisita nel percorsi scolastici viene arricchita con l'acquisizione di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro, realizzando anche un collegamento diretto tra le istituzioni scolastiche e il mondo del lavoro.
Lo scopo del museo didattico della Sicilianità è di educare al patrimonio culturale della nostra terra, di ricostruire la storia del territorio, di stimolare una riflessione sulle proprie radici storiche e antropologiche; costruire senso di identità e appartenenza.
Ma c’è di più: l’educazione al patrimonio culturale non promuove solo conoscenze sterili ma è una risorsa preziosissima per sensibilizzare i giovani ad assumere un atteggiamento critico e riflessivo riguardo ad alcuni temi cruciali della contemporaneità come: la legalità, i diritti delle donne, la non violenza.
Libertà di educare ed educazione alla libertà sono valori inseparabili per dar voce ad una comunità viva e vibrante. Per tale ragione il Museo guarda al mondo della scuola come l’interlocutore privilegiato, in quanto luogo di formazione e apprendimento.
Oltre ad essere un sito di interesse storico-culturale il Museo della Sicilianità di Palermo è anche uno dei luoghi della memoria che custodisce i ricordi e le emozioni della nostra Sicilia.
Dalla suggestiva rappresentazione delle opere esposte, traspare la bellezza della cultura siciliana in tutte le sue forme d’arte. Pitture e sculture che rappresentano il nostro retaggio, tradizioni e antichi mestieri, personaggi storici e della cultura, eroi della legalità e delle conquiste sociali.
Dal carretto siciliano ai paladini francesi, dai vivaci colori dei costumi tradizionali ai canti, alle leggende, ai racconti e ai proverbi dei cuntastorie.
E ancora la gastronomia, gli eventi religiosi, le feste barocche dei santi protettori e a quelle profane, balli, musica e storia di conquiste e di sconfitte che hanno costellato il cammino tortuoso e travagliato della nostra terra nei secoli passati.
Ed ancora, ma non per ultimo la rappresentazione delle donne di Sicilia, prime fra tutte Franca Florio, donna di impareggiabile bellezza ed eloquenza e ancora Franca Viola, emblema della lotta per l'emancipazione femminile.
Per avere maggiori informazioni sugli stage formativi e per prenotare le visite guidate rivolte agli alunni delle scuole potete chiamare i numeri 366 3198404 o 388 8199946 (tutti i giorni dalle 9.00 alle 17.00) o inviare una mail a sicilialisoladeitesori@outlook.it
Accade a Villa Adriana, il "gioiello" dimenticato tra via San Lorenzo e viale Strasburgo, noto anche come Villa Statella Spaccaforno - Bordonaro, che oggi ospita la sede del prestigioso "Museo della Sicilianità".
Un museo unico al mondo che custodisce una raccolta di oltre 700 opere d'arte commissionate dal suo ideatore - Giacomo Callari - che ha investito in esso il suo tempo, le sue risorse, la sua vita per creare qualcosa di unico, di irripetibile, emblema ed orgoglio della nostra terra.
Oggi il progetto - che rappresenta per turisti e concittadini una tappa imprescindibile per una visita consapevole e curiosa delle arti e della cultura siciliane - si arricchisce anche dal punto di vista didattico e formativo.
Grazie alle convenzioni stipulate con le scuole, il Museo della Sicilianità è infatti pronto ad accogliere tra le sue sale gli studenti delle scuole di Palermo che vogliono acquisire un'esperienza sul campo, indispensabile per superare quel "gap formativo" tra mondo del lavoro e scuola in termini di competenze e preparazione.
Attraverso lo stage formativo, si perseguono quindi obiettivi didattici e trasversali.
Dopo un periodo di formazione, ad ogni studente viene assegnata una mansione specifica da svolgere durante il periodo di stage, durante il quale vengono monitorati dal tutor aziendale e della istituzione scolastica per le rispettive competenze.
I compiti assegnati agli allievi sono prevalentemente legati all'accoglienza degli ospiti, supporto alle visite guidate e come informatori turistici.
Gli allievi imparano così a lavorare in gruppo, a promuovere la cultura d'impresa, conoscono le modalità di organizzazione della mostra e sviluppano le capacità di gestione di gruppi; acquisicono competenze relazionali comunicative e organizzative.
La formazione acquisita nel percorsi scolastici viene arricchita con l'acquisizione di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro, realizzando anche un collegamento diretto tra le istituzioni scolastiche e il mondo del lavoro.
Lo scopo del museo didattico della Sicilianità è di educare al patrimonio culturale della nostra terra, di ricostruire la storia del territorio, di stimolare una riflessione sulle proprie radici storiche e antropologiche; costruire senso di identità e appartenenza.
Ma c’è di più: l’educazione al patrimonio culturale non promuove solo conoscenze sterili ma è una risorsa preziosissima per sensibilizzare i giovani ad assumere un atteggiamento critico e riflessivo riguardo ad alcuni temi cruciali della contemporaneità come: la legalità, i diritti delle donne, la non violenza.
Libertà di educare ed educazione alla libertà sono valori inseparabili per dar voce ad una comunità viva e vibrante. Per tale ragione il Museo guarda al mondo della scuola come l’interlocutore privilegiato, in quanto luogo di formazione e apprendimento.
Oltre ad essere un sito di interesse storico-culturale il Museo della Sicilianità di Palermo è anche uno dei luoghi della memoria che custodisce i ricordi e le emozioni della nostra Sicilia.
Dalla suggestiva rappresentazione delle opere esposte, traspare la bellezza della cultura siciliana in tutte le sue forme d’arte. Pitture e sculture che rappresentano il nostro retaggio, tradizioni e antichi mestieri, personaggi storici e della cultura, eroi della legalità e delle conquiste sociali.
Dal carretto siciliano ai paladini francesi, dai vivaci colori dei costumi tradizionali ai canti, alle leggende, ai racconti e ai proverbi dei cuntastorie.
E ancora la gastronomia, gli eventi religiosi, le feste barocche dei santi protettori e a quelle profane, balli, musica e storia di conquiste e di sconfitte che hanno costellato il cammino tortuoso e travagliato della nostra terra nei secoli passati.
Ed ancora, ma non per ultimo la rappresentazione delle donne di Sicilia, prime fra tutte Franca Florio, donna di impareggiabile bellezza ed eloquenza e ancora Franca Viola, emblema della lotta per l'emancipazione femminile.
Per avere maggiori informazioni sugli stage formativi e per prenotare le visite guidate rivolte agli alunni delle scuole potete chiamare i numeri 366 3198404 o 388 8199946 (tutti i giorni dalle 9.00 alle 17.00) o inviare una mail a sicilialisoladeitesori@outlook.it
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