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Con i suoi scatti raccontò l'Isola: addio a Giuseppe Leone, il fotografo di Sciascia

Ci lascia uno degli ultimi padri nobili della fotografia siciliana. Aveva 88 anni, con le sue oltre 300mila foto testimoniò i personaggi, i luoghi e la storia dell'Isola

Balarm
La redazione
  • 18 aprile 2024

Giuseppe Leone fotografato da Emanuela Alfano

Ci lascia uno degli ultimi grandi interpreti della fotografia in Sicilia.

È morto a 88 anni Giuseppe Leone, con i suoi scatti in bianco e nero ha raccontato l'Isola, il suo paesaggio, il mondo contadino, la condizione della donna e la cultura.

Le sue foto hanno fatto il giro del mondo. Nato a Ragusa, la passione per la fotografia cominciò quando aveva soltanto quattordici anni e nel 1952, scattò una delle foto più famose: il treno con la locomotiva a vapore che percorre il ponte sul torrente San Leonardo con Ragusa Ibla sullo sfondo.

Da allora, la sua carriera fu in piena ascesa. Dagli anni Cinquanta non si era mai fermato, pubblicando una cinquantina si volumi con vari editori, da Sellerio a Bompiani.

Leone era amico di Leonardo Sciascia, Vincenzo Consolo, Gesualdo Bufalino. I suoi scatti, prevalentemente in bianco e nero, sono stati portati in giro anche all'estero con mostre di succeso e sono state raccolte in più di 70 libri.

Quando aprì un suo studio, cominciò a dedicarsi al paesaggio ibleo, alle campagne con i muri a secco e alle testimonianze del barocco.
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Tantissimi i messaggi che in queste ore vengono condivise sui social da chi lo aveva sempre apprezzato.

Primo tra tutti, quello del sindaco di Ragusa, Peppe Cassì: «Peppino Leone non è stato solo un fotografo siciliano ma la Sicilia in fotografia. Le sue straordinarie amicizie letterarie, il suo impegno per raccontare luoghi e umanità degli Iblei, per valorizzare eccellenze come il Palazzo della Prefettura e al tempo stesso le nostre tradizioni più intime.

Per anni il suo studio è stato una luce sempre accesa e sempre viva del nostro centro storico e proprio ieri abbiamo inaugurato una sala del nuovo museo della città a Palazzo Zacco con 30 sue fotografie di Ragusa. Proclameremo il lutto cittadino».

Del Maestro restano più di settanta libri e un immenso patrimonio fotografico (oltre 300 mila scatti), testimonianza dei 70 anni in cui la Sicilia è cambiata per sempre.
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