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Da anni scopre le eccellenze e le "premia": Filippo, che celebra il talento siciliano

Organizzatore di eventi, ideatore di format di successo e manifestazioni legate al territorio della provincia di Trapani e direttore artistico della Pro Loco Isole Egadi

Jana Cardinale
Giornalista
  • 10 novembre 2025

Filippo Peralta

«La cosa più bella, per me, è sempre l’emozione manifestata dai premiati nel momento in cui comunico loro che saranno i protagonisti della serata. Per ogni edizione, la reazione delle persone individuate per ricevere il Premio, quando apprendono la notizia, è il risvolto umano più interessante, che mi ripaga sempre di tutto». A dirlo è Filippo Peralta, organizzatore di eventi, ideatore di format di successo e manifestazioni fortemente identitarie del territorio della provincia di Trapani, oltre che direttore artistico della Pro Loco Isole Egadi sin dal 2017.

Tra le sue "creature" c’è certamente quel ‘Premio’ che, a seconda della città in cui si svolge, viene definito con il codice di avviamento postale di ogni specifico luogo. Nella città di Marsala è giunto all’11esima edizione, e, non a caso, si chiama ‘Premio 91025’. Si tratta di uno dei tanti eventi ideati per valorizzare il territorio, al quale si dedica studiandone le caratteristiche, le tipicità e i punti di forza che meritano di essere messi in luce con il contributo anche dei rispettivi abitanti. Filippo Peralta, nato e vissuto a Paceco fino alla più giovane età, è residente da anni a Marsala, dove ha sposato Valeria, e dove è nata Sara, oggi 18enne.

In città ha organizzato manifestazioni culturali, tra cui rassegne letterarie estive e una giornata per famiglie in onore del 2 giugno al Parco Archeologico Lilibeo, sostenendone altre dall’importante valore civico sempre nell’ottica della sinergia e della collaborazione con le istituzioni. A Paceco, la sua amata città natale, è tornato anche con un’idea legata alla valorizzazione dei prodotti tipici e dell’agroalimentare, regalando al borgo di Dattilo dei momenti di straordinario divertimento grazie al ‘Cannolo Fest’, una manifestazione che unisce gusto, divertimento e tradizione tra musica dal vivo, spettacoli e cabaret.

Di recente è stato coinvolto attraverso la sua società come supporto e organizzazione della seguita manifestazione denominata ‘Oro Rosso, Oro Bianco’ a Nubia, che ha celebrato le eccellenze del territorio (sale marino e aglio rosso) in tre giorni in cui si sono uniti arte, territorio, tradizione e sapori. I suoi sono eventi di comunità, organizzati assieme ad enti pubblici e amministrazioni locali, anche per coniugare sport, arte e prevenzione sanitaria.

«Un giorno questa terra sarà bellissima», frase associata al pensiero di speranza e impegno per la Sicilia del giudice Paolo Borsellino, è una delle sue preferite, e ama ripeterla affidando alle iniziative culturali in cui investe le sue energie, il compito di farne risplendere vocazioni e qualità. Assieme a Max Firreri ed Enrico Malato, Filippo Peralta ha dato vita al ‘RedHead Sicily, un evento che prende vita sull’isola di Favignana e che diventa itinerante, per valorizzare il territorio, con una componente originale: il raduno di persone con capelli rossi naturali.

Il suo ‘Premio’, invece, ha alla base un’idea semplice: dare un riconoscimento, condiviso con la collettività, a chi tutti i giorni, spesso nel silenzio e nelle difficoltà del proprio ambito, si impegna per svolgere al meglio il proprio compito, rendendo onore al proprio ruolo ma soprattutto alla propria città nei settori più determinanti: nel sociale, nella cultura, nel mondo imprenditoriale. Persone a cui non si pensa di rendere un tributo o di rivolgere un ‘grazie’, e che invece sono portatrici di una bella storia, di un percorso intenso, di valore.

Un modo per celebrare le ‘eccellenze’ di un luogo, che significa anche spostare lo sguardo dal successo straordinario alla quotidianità virtuosa, al valore civico e culturale di chi costruisce ogni giorno la comunità. Significa anche raccontare e valorizzare le persone comuni — artigiani, educatori, volontari, operatori culturali, artisti emergenti, commercianti storici, cittadini solidali — che con il loro impegno rappresentano il meglio della città.

A Marsala sono state premiate tante eccellenze, tra cui gli Operatori sanitari e gli Operatori 118 dell'Ospedale ‘Paolo Borsellino’, già Ospedale Covid della provincia e al centro di una vera emergenza sanitaria nel 2020, in piena pandemia, e Rosario Fiorello, lo showman più applaudito in Italia, per aver attirato migliaia di persone a in città grazie al suo spettacolo "L'Ora del Rosario". Lo scorso anno un momento di grande emozione è stato vissuto sul palco con la premiazione della professoressa Rosetta Martinez, che all’età di 95 anni è tornata a casa, da Roma, per ritirare il tributo ottenuto grazie alla sua dedizione alla medicina e alla divulgazione scientifica: un riconoscimento per il suo lungo e attivo percorso professionale nel campo delle malattie cardiovascolari, da docente e primario al Policlinico Umberto I di Roma e all'Università La Sapienza.

La lista dei premiati è lunga e riguarda anche molti giovani talenti artistici che, spesso, per questioni di opportunità mancate in Sicilia, vanno via, coltivando sempre il sogno di tornare, un giorno, per svolgere in pianta stabile la loro professione. Il Premio si è svolto, in forma itinerante, anche in altre città della provincia, e a Favignana nel 2020, a ritirarlo, tra gli altri, è stata Stefania Auci, per la sua scrittura, e per aver descritto la storia e la cultura della Sicilia attraverso la saga dei Florio. Non mancano all’evento gli spazi di riflessione, solitamente affidati a Sara, che ne è stata la mascotte.

«Mia figlia ha sempre seguito ogni mia idea sul nascere, ha vissuto a casa l’impegno profuso per la buona riuscita di ogni iniziativa, compresi i momenti di scoramento e le difficoltà che si possono presentare anche per via della burocrazia – dice -. È cresciuta in quest’atmosfera e ha fatto sue le mie emozioni, al punto che da qualche anno ha scelto di dare il proprio contributo con un monologo di suo pugno su tematiche sociali e di attualità che riguardano il mondo dei giovani, o la sofferenza e i conflitti che purtroppo caratterizzano il mondo di oggi. È una parentesi che mi inorgoglisce, e che si rivolge a un pubblico variegato che è proprio quello che noi vogliamo raggiungere, perché la manifestazione è un momento ludico ma è anche un’importante occasione per fare comunità e rafforza i legami sociali, creando senso di appartenenza condiviso e un'esperienza di supporto reciproco e unione».

Un grande sogno legato a Marsala, sua città d’adozione, ce l’ha: «Vorrei che, come accade alla Valle dei Templi, a Selinunte, a Taormina e a Siracusa, diventasse palcoscenico di grandi eventi culturali e artistici all’interno del suo straordinario Parco Archeologico di Lilibeo, cornice in grado di accogliere spettacoli di altissimo livello con artisti di fama internazionale, capaci di attrarre pubblico da ogni parte del mondo. Credo fortemente che, attraverso una sinergia virtuosa tra pubblico e privato e con una programmazione a lungo termine, si possa dare vita a un progetto culturale stabile e sostenibile, in grado di offrire un sostanziale impulso all’economia del turismo».

E proprio al Parco – che grazie alla volontà della sua direttrice, Anna Occhipinti, apre regolarmente le sue porte a eventi culturali di spessore, ha di recente dato supporto alla prima edizione del ‘Marsala Noir Festival’, organizzato dal Consorzio Turistico Laguna dello Stagnone e Marsala e direttamente promosso dall’Assessorato dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana.
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