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Da attore in "Mery per sempre" a regista: il primo lungometraggio di Francesco Benigno

“Il colore del dolore” è una sorta di sequel del film che gli diede la popolarità stravolgendogli la vita. Nel film, l'attore palermitano ripercorre parte della sua vita

Balarm
La redazione
  • 31 gennaio 2020

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Cresce l’attesa per l’arrivo nelle sale cinematografiche del film “Il colore del dolore – Palermo 30 anni prima” che vede l’attore palermitano Francesco Benigno alla sua opera prima come regista. La pellicola sbarcherà sul grande schermo il prossimo marzo.

La storia è autobiografica e racconta la vita burrascosa dell’attore oggi 52enne e in particolare i suoi primi 20 anni a Palermo: dall’infanzia segnata da un padre analfabeta e violento che gli “metteva le catene alla caviglie” per non farlo uscire alla scomparsa prematura della madre venuta a mancare quando lui, dodicesimo di tredici figli, aveva soltanto 9 anni.

Dalla fuga da casa agli sbagli commessi a causa delle cattive compagnie incontrate mentre viveva on the road. A toglierlo dalla strada fu il regista Marco Risi che lo scelse per il ruolo di Natale nell’indimenticabile “Mery per sempre”.

Per Francesco Benigno “Il colore del dolore” è una sorta di sequel del film che gli diede la popolarità stravolgendogli la vita.

“Il colore del dolore” è stato girato in 5 settimane tra Palermo, Agrigento e Messina e si avvale di maestranze siciliane. Benigno interpreta suo padre Giuseppe, sua sorella Cettina impersona la madre Emanuela, la sua compagna e promessa sposa Valentina Magazzù recita nel ruolo dell’assistente sociale che lo seguì dai 12 ai 17 anni.

Ad interpretare Benigno da piccolo e da adolescente due baby attori: Andrea Lo Vecchio e Andrea Alfano, anche loro scelti dalla strada. Benigno ha avuto una mano dagli amici siciliani Ficarra e Picone che hanno contribuito con 30mila euro a produrre la pellicola.
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