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Da Manchester a Palermo: il prof di chimica ora è in "missione" tra Orto Botanico e Steri

Da Sciacca si è trasferito a Palermo, poi la carriera accademica lo porta a Manchester. Chi è Michelangelo Gruttadauria, oggi a capo del SiMuA di Unipa

Selene Grimaudo
Giornalista pubblicista e pedagogista
  • 14 ottobre 2023

Michelangelo Gruttadauria

Michelangelo Gruttadauria è nato e cresciuto a Sciacca. La sua passione, sin da piccolo, è stata la natura e l’amore per la campagna.

Ha iniziato a studiare le piante e la terra, scegliendo di seguire nel suo percorso universitario, gli studi di Agraria, poi è nata la curiosità verso la chimica e si è trasferito a Palermo. Dopo la laurea ha iniziato la carriera accademica e dopo qualche anno si è trasferito all’Università di Manchester occupandosi di ricerca.

Tornato a Palermo ha iniziato una nuova linea di ricerca, diventando così professore ordinario.

La sua passione per la chimica lo ha fatto incontrare e sposare con Nadia, chimico e dirigente del CNR condividendo con lei molte pubblicazioni.

Lo scorso maggio è stato nominato Presidente del Sistema Museale di Ateneo (SiMuA), di cui fa parte il complesso monumentale dello Steri, l’Orto Botanico, i musei Doderlein e Gemmellaro.

La scelta fiduciaria non poteva non ricadere su di lui perché da diversi anni si occupa di divulgazione, di public engagement ovvero di coinvolgimento del pubblico nella ricerca, una delle colonne della cosiddetta terza missione dell’Università.
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«Le Università non sono soltanto didattica e ricerca - afferma Michelangelo - sono anche “terza missione” che completa il ruolo degli atenei nella vita di un Paese. Ho sempre creduto che un docente non debba stare nella sua “torre d’avorio” ma deve essere in grado di condurre, da un lato, ricerche di alto livello e dall’altro condividere nella maniera più semplice e diretta possibile, le sue conoscenze con chi non è studente, con chi non è uno studioso».

Michelangelo, dal 2016 si occupa dell’organizzazione di una manifestazione europea che si svolge ogni anno, l’ultimo venerdì di settembre in tutta Europa, dall’Islanda alla Turchia, dalla Norvegia al Portogallo, in centinaia di città. Si chiama European Researchers’ Night.

A Palermo prende il nome di progetto SHARPER, che coinvolge in Italia, 16 città. Il Sistema Museale di Ateneo è una perfetta “macchina” per fare terza missione, per aprire e coinvolgere sempre più il pubblico e Università.

«L’Orto Botanico - prosegue - è meta di studenti, i bambini lo adorano, anche perché vengono sempre realizzate, anche in collaborazione con la società che gestisce gli ingressi, CoopCulture, moltissimi eventi dedicati ai bambini.

I palermitani approfittano dell’Orto in concomitanza di eventi, "La Zagara" per esempio, che è un importante appuntamento florovivaistico nazionale che si svolge due volte l’anno, o con l’occasione di mostre e festival o eventi dedicati. Penso, per esempio al festival dedicato al caffè svoltosi questa estate.

A volte, i palermitani, con piacere ritornano come semplici fruitori delle meraviglie del giardino e amano passeggiare nei viali. Chi lo conosce non può non amarlo. La nostra missione è farlo amare sempre più ai palermitani e a tutto il mondo».

Soltanto l’Orto Botanico ha, dall’inizio dell’anno, un numero di visitatori pari a oltre 123.000 persone. Se aggiungiamo gli altri musei siamo oltre le 170.000 unità. Tutti i musei sono attivi sul territorio grazie a tante attività con le scuole, ma non solo.

Presso l’Orto Botanico si sono svolti molti eventi, fra cui il festival Metamorphosis con teatro, canto, ballo, fotografia; è ancora in corso la mostra Diorami. È stato il set di alcune produzioni cinematografiche, per esempio il film di Luca Guadagnino con Daniel Craig; una fiction con Beppe Fiorello; il prossimo mese girerà alcune scene presso il Ginnasio, Gabriele Muccino.

Con il contributo e il supporto del Museo dei Motori è stata realizzata una mostra del Centenario dell'Aeronautica Militare.

Al museo Doderlein è stata acquisita una importante collezione di coleotteri e a breve sarà inaugurata. È stata realizzata la nuova illuminazione della Vucciria di Guttuso ed è in fase di completamento una importante mostra permanente presso lo Steri.

Un prezioso reperto del Museo di geologia Gemmellaro, lo scheletro di Thea, una donna di circa trent'anni, vissuta nel paleolitico superiore (14.750 anni fa), che ad oggi rappresenta la più antica testimonianza della presenza umana in Sicilia, è stato eletto Fossile Regionale della Sicilia.

L'Orto botanico è un capolavoro della natura che rende Palermo un'oasi.

«Da bambino non avevo la più pallida idea di cosa avrei fatto - afferma Michelangelo- certamente non immaginavo che sarei diventato un chimico o che avrei gestito un sistema museale. Mi piaceva l’idea di realizzare tanti obiettivi diversi, non volevo fare la stessa cosa per tutta la vita e, credo, che questo sia il sogno realizzato.

Già da chimico ho avuto la libertà di scegliere cosa studiare, investigare dove mi portava la mia curiosità scientifica e questo lo devo al mio professore, ma crescendo ho desiderato fare tanto altro e questo si sta realizzando. Credo che avere un approccio “chimico” mi abbia aiutato molto».

Il suo impegno professionale si estende all'insegnamento di chimica organica a studenti di chimica e di biologia, fa ricerca, e ha pubblicato circa 160 lavori su riviste scientifiche internazionali. Ha ricevuto un premio nazionale per le sue ricerche.

Si occupa anche di divulgazione della scienza e ha pubblicato un libro che racconta, come una fiaba, l’origine della omochiralità, della vittoria di una immagine speculare sull’altra, ovvero l’origine della vita.

«Ho ricoperto diversi incarichi gestionali - aggiunge Michelangelo - fra i quali presidente della ex Scuola delle Scienze di Base e Applicate, componente del nucleo di valutazione di UniPa e adesso, presidente del Sistema Museale di Ateneo. Da più di 10 anni sono rotariano».

L'Orto botanico è visitato dai turisti per la sua biodiversità, l’acquario centrale con le ninfee o l’enorme Ficus sycomorus o la serra Carolina, le serre delle carnivore o delle orchidee sono sempre mete sicure, ma c’è un altro luogo che i turisti cominciano sempre più a apprezzare, un luogo unico al mondo, le carceri dell’Inquisizione o carceri dei penitenziati con i graffiti dei prigionieri ancora visibili sulle pareti delle celle.

L’Orto Botanico è adesso, in parte, un cantiere in fieri poiché con la precedente Direzione del SiMuA è stato ottenuto un finanziamento del PNRR che interessa l’Orto e lo stiamo realizzando.

«Sono tantissime le azioni messe in campo - afferma Michelangelo - ne cito alcune, il restauro di una delle serre grandi, la ristrutturazione dell’edificio dell’ingresso, il rifacimento dei piazzali e dei camminamenti settecenteschi del sistema di Linneo, il pozzo arabo, la piantumazione del nuovo palmeto, la ristrutturazione della sala Tineo e ancora altri.

Nel 2025 l’Orto Botanico compirà 230 anni e lo stiamo preparando a questo importante appuntamento. Ma ci sono altri importanti progetti, come l’ampliamento dell’Orto, una collaborazione con una Università statunitense per la realizzazione digitale in 3D delle carceri, nuove acquisizioni dei musei, la fruizione costante della Specola, l’osservatorio astronomico di Palermo che si trova dentro il palazzo dei Normanni, nella Torre Pisana dove sono conservati strumenti astronomici risalenti al XVIII e XIX secolo.

Tra questi il celebre Cerchio di Ramsden, strumento unico per tipologia e qualità, col quale Giuseppe Piazzi scoprì nel 1801 il primo asteroide, Cerere Ferdinandea; e, infine, nuove azioni per essere sempre più visibili a livello nazionale e internazionale».

Palermo è una città bellissima che, anche se porta con sé le sue contraddizioni, è capace di offrire molto sia ai visitatori stranieri che agli stessi palermitani e Michelangelo, con la sua testimonianza di vita e impegno professionale ha fornito uno spaccato delle bellezze di Palermo che un po' tutti dovremmo imparare a rivalutare e ad amare.
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