Dalla munnizza all'acqua, aumenta tutto a Palermo: cosa (e quanto) paghiamo in più
Stangata in vista. Dalla Tari alla tassa di soggiorno, ma anche le bollette dell'acqua e i biglietti di bus e tram: in città arrivano gli aumenti tanto temuti

Il Consiglio comunale ha approvato (mercoledì 30 aprile) una serie di delibere che di fatto danno il via libera ad alcuni aumenti.
Ma andiamo per gradi: vediamo cosa cambia e soprattutto quanto in più costeranno i servizi locali.
Iniziamo dalla Tari. Si prevede un aumento del gettito rispetto all'anno scorso: si passerà da circa 129 milioni di euro del 2024 a circa 136 milioni del 2025. Questo incremento si tradurrà in un aumento della tassa.
Da una stima elaborata dal consigliere comunale Antonino Randazzo, ogni famiglia dovrebbe pagare in media 20 euro in più.
Una famiglia media, quindi, di 4 persone che abita in un appartamento da 90 mq, se nel 2024 ha pagato 344 euro di Tari, nel 2025 dovrà pagare circa 370 euro. Per chi vive in un'abitazione più grande, tipo 120 mq, la tassa dovrebbe passare dai 393 euro del 2024 ai 422 euro di quest'anno.
Gli aumenti della Tari per ristoranti, pizzerie e pub saranno invece, di 2 euro a mq; mentre per bar e pasticcerie, circa 1,50 euro sempre a mq.
«L’efficienza del servizio di raccolta e gestione dei rifiuti a Palermo è prioritario rispetto all'ulteriore aumento del costo da sostenere. Per valutare con oggettività e responsabilità il provvedimento con cui l'amministrazione comunale ha aumentato il costo della Tari abbiamo utilizzato un report elaborato da Confcommercio – afferma Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo -.
Se è vero che finora il costo della Tari a Palermo (194 euro pro capite) è stato più basso della media nazionale (223,25) euro e della media regionale (248,42), è pur vero che in città si registrano sacche di inefficienza nel servizio che devono essere superate perché producono un aumento dei costi ingiustificati che gravano su cittadini e imprese».
Secondo lo studio di Confcommercio, il costo pro capite della Tari per singolo abitante di Palermo, nel 2024, è stato di 194,32 euro, a fronte di una media nazionale di 223,25 e una media siciliana di 248,42 (è Catania il comune con la quota più alta, 331 euro).
Nello specifico: le utenze domestiche incidono per il 65% (€ 84.105.489,40) mentre le utenze non domestiche relative ad attività economiche, imprese, uffici, negozi ecc. incidono per il 35% (€ 45.780.712,60).
«In questo modo – precisa il consigliere comunale, Antonino Randazzo, che ha realizzato una tabella con una stima approssimativa degli aumenti – si penalizzano cittadini, albergatori e operatori del turismo senza saper peraltro recuperare un’evasione fiscale di 60 milioni di euro che avrebbe scongiurato gli aumenti».
Un’ulteriore stangata arriva per il settore del Turismo, al quale i rincari arriveranno fra due mesi. Ad aumentare infatti è anche la tassa di soggiorno (come previsto in un'altra delibera approvata dal Consiglio comunale).
Secondo le stime di settore (fornite ancora una volta dal consigliere Randazzo), negli alberghi a una stella si passerà da 1 euro a 3 a notte; da 1,5 a 3,5 euro negli hotel a due stelle.
Ancora, per i tre stelle l'imposta da 3 diventa 4 euro, per i quattro stelle aumenta da 4 a 4,50 euro mentre rimangono a 5 euro gli alberghi a cinque stelle o di lusso. Raddoppio, da 2 a 4 euro, anche per b&b e localizioni brevi.
«Federalberghi Palermo esprime la netta contrarietà all’ipotesi di aumento della tassa di soggiorno nella nostra città», dice Rosa Di Stefano, presidente di Federalberghi Palermo.
«Ancora una volta si cerca di far cassa colpendo il turismo, un settore che ha già dato prova di grande resilienza e che rappresenta una delle poche leve reali di crescita per l’economia locale - continua Di Stefano - L’aumento ipotizzato non è frutto di una strategia per migliorare l’accoglienza o investire in promozione turistica, ma appare piuttosto come una scorciatoia per coprire costi legati ai servizi locali, come quelli della tari, senza gravare sugli utenti diretti. Questo approccio è miope e profondamente ingiusto».
«Il turismo non può essere continuamente spremuto come un bancomat. Ogni aumento della tassa di soggiorno rischia di rendere la nostra destinazione meno competitiva rispetto ad altre città, proprio nel momento in cui Palermo sta vivendo una fase di crescita e riconoscimento internazionale - ha concluso la leader degli albergatori palermitani --
Chiediamo al Comune un confronto serio, trasparente e partecipato, per discutere soluzioni sostenibili che non danneggino un comparto strategico come il nostro».
«L’amministrazione Lagalla riesce nella straordinaria impresa di colpire due volte i cittadini e il tessuto economico della città: da un lato aumenta la TARI di 4,4 milioni di euro per i palermitani, dall’altro aumenta la tassa di soggiorno di 1,8 milioni, penalizzando albergatori e operatori del turismo senza saper peraltro recuperare un’evasione fiscale di 60 milioni di euro che avrebbe scongiurato gli aumenti». Insorge così l'opposizione rappresentata da M5S, PD, Avs e Oso.
A questi provvedimenti si aggiungono l’aumento del biglietto dell’Amat, che passerà da 1,40 a 1,60 euro e i rincari delle bollette Amap.
Per quanto riguarda le nuove tariffe del servizio idrico, così come approvato dall'Assemblea territoriale idrica di Palermo a fine aprile, le bollette dell’acqua aumenteranno del 7% all’anno fino al 2027, a partire dal 2024.
Questo significa che le tariffe da pagare, per i cittadini, aumentano del 7,2% per il 2024, del 7,1% per il 2025, del 7,3 per il 2026, del 6,9 per il 2027.
«Il tutto avviene senza che si registri alcun reale miglioramento dei servizi offerti alla collettività - conclude l'opposizione -. Esprimiamo invece soddisfazione per la modifica al regolamento TARI, che finalmente introduce un principio di equità: i cittadini virtuosi che conferiranno correttamente i rifiuti nei centri comunali di raccolta potranno vedersi riconoscere delle premialità. Un piccolo passo nella direzione giusta, che però non basta a compensare una strategia generale fatta di rincari e assenza di visione>>.
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