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È famosa e porta la Sicilia in tutto il mondo: l'origine (e i tre nomi) dell'arancia rossa

Dunque questo è il periodo più adatto per assaporarle, per utilizzarle come frutta, ma anche per preparare marmellate o dolci. E perché no anche contro i raffreddori

Federica Puglisi
Giornalista
  • 11 dicembre 2023

Loro si chiamano "Tarocco", "Moro" e "Sanguinello", ma non sono dei personaggi famosi della Sicilia. Bensì una delle produzioni d’eccellenza dell’Isola, conosciute in tutto il mondo e che in molti fanno a gara per coltivare.

In Sicilia orientale, ai piedi dell’Etna, ci sono molti comuni, uno tra tutti Lentini, in provincia di Siracusa, dove si produce l’arancia rossa di Sicilia, un marchio Igp, cioè Indicazione geografica protetta, che ha radici antiche.

Si tramanda, infatti, che furono gli arabi i primi, nel lontano nono secolo e durante la loro dominazione in Sicilia, ad importarle nell’Isola. Da allora le varietà di questa specialità tutta nostrana sono diventate veri e propri "ambasciatrici" della Sicilia nel mondo. Ma attenti a diffidare dalle imitazioni.

L’arancia rossa di Sicilia, infatti, coltivata ai piedi del vulcano, tra i comuni della Piana di Catania, ma anche tra Lentini e Francofonte, gli ultimi due comuni del Siracusano ai confini con i paesi etnei, è unica nel suo genere. Infatti è proprio la vicinanza con l’Etna che le dà il gusto e quelle proprietà tipiche che in molti ci invidiano. Non solo, infatti, hanno proprietà benefiche ma anche un gusto inimitabile. Questa loro unicità deriva proprio dal luogo dove vengono coltivate.
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Il terreno nelle vicinanze dell’Etna, a causa delle tante eruzioni del vulcano, è particolarmente adatto alla coltivazione delle arance e ricco di proprietà nutritive. In aggiunta, poi, al clima mite della zona, la coltivazione dai mesi autunnali fino alla primavera è davvero straordinaria.

Dunque questo è il periodo più adatto per assaporarle, per utilizzarle come frutta, ma anche per preparare gustose marmellate o dolci. E perché no anche come ottimo coadiuvante per curare i raffreddori.

Infatti in questa stagione dell’anno, dove purtroppo aumentano le influenze, una buona spremuta di arancia rossa di Sicilia, ricca di antocianine, aiuta a ristabilire l’organismo e ad alleviare i sintomi.

E lo sapevano sin dall’antichità: sono tanti i rimedi casalinghi tramandati dalle nonne con l’aiuto delle arance. Non solo perché contengono la vitamina C. Infatti la varietà rossa ha al suo interno una notevole quantità di antocianine, potenti antiossidanti che consentono di ridurre problemi cardiovascolari.

E soprattutto sono indicate nei pazienti affetti da diabete. E questa caratteristica la si può riconoscere già osservando le arance dall’esterno. Tarocco, Moro e Sanguinello, però, hanno delle differenze. La più famosa è la varietà Tarocco. Ha un sapore agro-dolce, e il colore della polpa è vario: nel primo periodo di raccolta è giallo-arancio, successivamente tenderà verso il rosso.

Le arance Moro, invece, hanno un succo di colore rosso sangue, per la presenza nella polpa e nella buccia di antocianine. Inoltre presentano pochi semi all’interno. Infine la varietà Sanguinello ha una polpa molto succosa ed è quindi indicata per le spremute anche per la scarsa presenza di semi all’interno.

È ottima per chi fa sport. E voi quale preferite? Negli ultimi anni per difendere il marchio del Made in Italy e soprattutto dell’arancia rossa di Sicilia, sono state promosse tante campagne per tutelare le coltivazioni, promuovere la raccolta e la diffusione, nonché la difesa dalle importazioni di arance non italiane.

Gli agricoltori che le coltivano, infatti, devono attenersi alle precise regole indicate nel disciplinare di produzione. Il marchio di qualità Igp viene attribuito solo alle produzioni che rispettino le regole e che appartengano alla zona di produzione dei comuni tra Catania e Siracusa. Se dunque vi trovate a visitare queste zone della Sicilia una tappa in una delle tante aziende del territorio è obbligatoria.

Per comprare o perché no anche semplicemente gustare questi frutti davvero gustosi.
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