SCUOLA E UNIVERSITÀ
Essere "rompiscatole" contro l'indifferenza: il tour nelle scuole sulla legalità in Sicilia
Da sempre la scuola è una vera e propria palestra di vita ed è tra i banchi che pian piano si formano generazioni intere verso la legalità: ecco il nuovo progetto
Legalità tra i banchi di scuola
Si sa, da sempre la scuola è una vera e propria palestra di vita ed è tra i banchi che pian piano si formano generazioni intere verso un'educazione basata su insegnamenti imprescindibili.
Una delle sfide più grandi è quella di trasmettere valori come la legalità e la lotta contro la mafia, infatti nelle scuole si è dato il via al tour “Essere rompiscatole- Il coraggio di non tacere” per sensibilizzare i giovani su queste tematiche.
Un progetto volto a “rompere il muro dell’indifferenza”, facendo tesoro delle parole di Peppino impastato, che diceva “La mafia uccide, il silenzio pure” e sulla scia degli insegnamenti di Padre Pino Puglisi.
È stato ideato dall’attivista catanese Giuseppe Trovato e per l'occasione sono in programma fino al 31 maggio diversi ncontri nelle scuole.
A pronunciarsi a riguardo è Giuseppe Trovato: «Il progetto prende spunto dagli insegnamenti di Padre Pino Puglisi e Peppino Impastato, due figure emblematiche della resistenza alla cultura mafiosa, ciascuno con il proprio metodo rivoluzionario.
Padre Puglisi amava definirsi il "primo rompiscatole": nei suoi incontri con gli studenti rompeva simbolicamente una scatola davanti a tutti, invitandoli a rompere il muro dell’indifferenza, dell’omertà e della rassegnazione.
Con questo gesto semplice ma potente- sottolinea Trovato- ricordava loro che per combattere l’illegalità occorre innanzitutto vincere l’inerzia e la paura.
L’idea è di proseguire sulla scia di queste potenti intuizioni e insegnamenti, con incontri incentrati su testimonianze autentiche e un dialogo diretto con gli studenti, stimolandoli a scegliere da che parte stare: dalla parte della giustizia, della verità, della libertà, essendo protagonisti consapevoli del riscatto della nostra terra».
Le tappe del tour
-9 Aprile – IIS G. Ferraris, Acireale
-14 Aprile – Liceo Megara, Augusta
-13 Maggio – IIS Re Capriata, Licata
-22 Maggio – IC G. D’Annunzio, Motta Sant’Anastasia
-31 Maggio – IIS Galilei – Campailla, Modica
Una delle sfide più grandi è quella di trasmettere valori come la legalità e la lotta contro la mafia, infatti nelle scuole si è dato il via al tour “Essere rompiscatole- Il coraggio di non tacere” per sensibilizzare i giovani su queste tematiche.
Un progetto volto a “rompere il muro dell’indifferenza”, facendo tesoro delle parole di Peppino impastato, che diceva “La mafia uccide, il silenzio pure” e sulla scia degli insegnamenti di Padre Pino Puglisi.
È stato ideato dall’attivista catanese Giuseppe Trovato e per l'occasione sono in programma fino al 31 maggio diversi ncontri nelle scuole.
A pronunciarsi a riguardo è Giuseppe Trovato: «Il progetto prende spunto dagli insegnamenti di Padre Pino Puglisi e Peppino Impastato, due figure emblematiche della resistenza alla cultura mafiosa, ciascuno con il proprio metodo rivoluzionario.
Padre Puglisi amava definirsi il "primo rompiscatole": nei suoi incontri con gli studenti rompeva simbolicamente una scatola davanti a tutti, invitandoli a rompere il muro dell’indifferenza, dell’omertà e della rassegnazione.
Con questo gesto semplice ma potente- sottolinea Trovato- ricordava loro che per combattere l’illegalità occorre innanzitutto vincere l’inerzia e la paura.
L’idea è di proseguire sulla scia di queste potenti intuizioni e insegnamenti, con incontri incentrati su testimonianze autentiche e un dialogo diretto con gli studenti, stimolandoli a scegliere da che parte stare: dalla parte della giustizia, della verità, della libertà, essendo protagonisti consapevoli del riscatto della nostra terra».
Le tappe del tour
-9 Aprile – IIS G. Ferraris, Acireale
-14 Aprile – Liceo Megara, Augusta
-13 Maggio – IIS Re Capriata, Licata
-22 Maggio – IC G. D’Annunzio, Motta Sant’Anastasia
-31 Maggio – IIS Galilei – Campailla, Modica
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