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Funivia per Monte Pellegrino, tunnel e parcheggi: Palermo diventa "bio-ecologica"

Aree verdi, costa sud, borgate storiche e mobilità. Ecco alcuni dei punti più significativi del Piano Regolatore presentato dalla Giunta, che adesso passa al Consiglio comunale

Balarm
La redazione
  • 15 marzo 2021

Monte Pellegrino (foto Facebook Franco Sanfilippo)

Favorire il ciclo continuo dell’uso delle risorse esistenti, limitando l'uso del territorio alle esigenze di servizi e allo sviluppo sostenibile, senza sprechi di territorio.

Incentivare la decementificazione delle aree abbandonate, prevedendo le pratiche del riuso degli immobili esistenti, della rigenerazione di luoghi abbandonati e dismessi anche con la trasformazione totale che però consenta di incrementare le aree permeabili e piantumate.

Ecco in sintesi gli obiettivi fissati dal nuovo Piano Regolatore di Palermo di cui si è parlato in una video-conferenza stampa cui hanno preso parte il sindaco Leoluca Orlando, l'assessore alla Pianificazione urbanistica Giusto Catania e l'assessore alla Cittadinanza solidale, Giuseppe Mattina.

Ecco alcuni dei punti più significati del documento che dalla Giunta adesso dovrà passare al Consiglio comunale.

Aree verdi
Nell'ambito del servizio di progettazione urbanistica di aree dismesse, lo studio FOA di Milano ha elaborato il "Masterplan Costa Sud": un progetto generale di rigenerazione urbana orientato a perseguire e approfondire gli obiettivi generali definiti dal nuovo piano.
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Il sistema delle infrastrutture verdi è accresciuto dai parchi urbani esistenti (Giardino Inglese, Parco della Zisa, Favorita, Villa Whitaker, Giardino Cassarà) a cui si aggiungono quelli di progetto (Parco di Villa Turrisi, dell’Uditore e di Riserva Reale, e dalle attrezzature urbane verdi dove è possibile realizzare tutte le funzioni legate al tempo libero e allo sport.

Borgate storiche
In riferimento alle borgate storiche il piano prevede il rafforzamento della rete della dotazione dei servizi primari, la pedonalizzazione delle aree centrali con la realizzazione di bypass stradali, il miglioramento dei collegamenti viari con il resto della città al fine di renderle autonome per i bisogni primari e allo stesso tempo integrate al resto della città.

Mobilità
Al centro del progetto c'è la Circonvallazione, ex viale Regione Siciliana, il nuovo asse sotterraneo di viale Francia a cui si affida il collegamento con il porto. Prevista anche la realizzazione di un nuovo ponte sull'Oreto allo svincolo Falsomiele Bonagia.

Un altro passaggio riguarda i grandi parcheggi previsti a supporto del centro storico, in via Imera e al Foro Italico, e i parcheggi previsti a supporto delle infrastrutture del servizio di trasporto pubblico di massa che si stanno realizzando.

Per quanto riguarda il trasporto pubblico di massa su rotaia il Piano ripropone la MAL nel tratto Oreto-Libertà, del quale è stato redatto un progetto di massima, e fa proprio il progetto del TRAM.

Per quanto riguarda la rete ciclabile l'obiettivo del Piano è di svilupparla, partendo dai tracciati stabiliti dal Piano della Mobilità Dolce, fino ad una estensione complessiva di 144 km.

Il Piano propone inoltre, la possibilità di istituire un servizio di navette con sosta in punti strategici della città (Bandita, Sant' Erasmo, Acquasanta e Mondello) capace di veicolare i flussi turistici dal centro storico alle borgate marinare.

E con riferimento a queste attività il Piano propone la realizzazione di una funivia che consenta di raggiungere la sommità di Monte Pellegrino offrendo un panorama unico al mondo.

«Un passaggio significativo - lo ha definito il sindaco, Leoluca Orlando, prendendo la parola - per rendere urbanistica quella che è una visione di città e a cui si è pervenuto per la grande collaborazione degli uffici, che voglio ringraziare, e della Sispi.

I principi cui ci siamo ispirati sono soprattutto la limitazione al massimo del consumo di suolo, perfettamente in sintonia con la rigenerazione urbana e la riqualificazione dell'esistente, in particolare del cosiddetto 'netto storico'.

Grande attenzione all'ambiente, con uno speciale masterplan dedicato alla Costa sud, oltre che a tutte le zone costiere; e, inoltre, la mobilità sia delle persone che delle cose diventa la chiave di lettura della città. Abbiamo, infine, previsto una serie di interventi che riguardano il sistema produttivo e commerciale per superare il gap che separa il centro storico e gli altri quartieri, attraverso la ricerca di equilibrio tra esigenze dei residenti e quella degli operatori economici e commerciali».

«Il Piano regolatore generale di Palermo - ha spiegato l'assessore Catania - esplicita la visione di una città bio-ecologica, attenta al rapporto tra l'uomo e il territorio: la pianificazione urbanistica della città coniuga ecologia e giustizia sociale.

La strategia generale passa dalla limitazione di consumo di suolo e consentirà alla città di rigenerarsi attraverso l'utilizzo degli spazi urbani già esistenti. Paradigma di questa scelta è l'utilizzo del patrimonio esistente per garantire 1.500 alloggi di edilizia economica e popolare.

Questo è un momento storico e auspichiamo che il Consiglio comunale possa utilizzare questo anno di tempo per raggiungere l'obiettivo di trasformare, in modo irreversibile, il territorio urbano».
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