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Gli anni d'oro delle mitiche "Cozze": a Palermo si poteva ancora scherzare su tutto

Alcune delle loro canzoni fanno parte della storia recente della città. La carriera, dagli inizi all'esibizione al Teatro Parioli, in occasione del Maurizio Costanzo Show

Valentina Frinchi
Freelance in comunicazione e spettacolo
  • 25 ottobre 2022

Le Cozze al Malaluna

Da un'ironia ai pezzi dei sound di quei tempi, attraversando gli stili musicali del rap, del funky, e del pop, volendo banalizzare sui temi sociali dei tempi, i due cantautori Johnny Errera ed Eddy Governale, nel 1984 si esibiscono per la prima volta con la loro band, quasi per scherzo, alla Festa dell'Unità di Palermo, riscuotendo un successo inaspettato, accompagnati da Dario Sulis alla batteria, Daniele Schimmenti alle percussioni-fisarmonica-clarinetto, Gaspare Perricone alla chitarra e alle tastiere, Piero Barbera al basso.

Nessuno di loro aveva un passato musicale importante e sembrava che ognuno di loro volesse improvvisarsi nei suoni e nei testi. Delle vere ribalderie canore per ridere suonando. Fu un successo quello di un estemporaneo "Rock concert" dove temi, risate, e mode culturali colpirono il pubblico dei primi anni '80, fan di quello che diventò presto un "mito" del palcoscenico palermitano.

Uno scherzo riuscito davvero bene! Fu così che il 28 maggio 1987 la band fu invitata ad inaugurare la serata di apertura del Malaluna che appariva così come la descriva Ezio Gonzales: un polveroso giardino con una piccola e bassa pedana in cemento per la musica e con due inadeguati faretti.
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L'inizio della serata era previsto per le 22 ma già da un po' si sentiva il rumore di parecchie voci fuori dal cancello. Gonzales ricorda che salendo su un alto sgabello diede uno sguardo fuori rimanendo stupito perché via della Resurrezione era invasa da tutta quella gente che era in attesa di conoscere le sensazioni che dava quel "nuovo" modo di stare insieme. Era il momento del cambiamento e Le Cozze al Malaluna cambiavano Palermo.

Il loro cavallo di battaglia è stato senz'altro "Oscar", lo scarafaggio impertinente che invade le terrazze assolate, seguito da "Sto stando male" datato 1995 ed esaurito in tempo record, e poco dopo "Fateci venire fuori" con lo stesso successo (ricordiamo il grande Tony Correri al basso) e nel 2013 "Maitresse à penser" con cui, definendoli "maestri di pensiero", viene premiato il loro modo di "banalizzare".

Sicuramente importante è stata la collaborazione con Paolo Pietrangeli, regista del "Costanzo show", che di loro disse: «Apparteniamo a due generi completamente diversi, io faccio la mia musica e loro la loro, ma quando siamo insieme cerchiamo di farle sposare nella maniera meno traumatica. E il risultato è divertente, perché loro sono intelligenti, simpatici, veri e soprattutto suonano bene».

Con una formazione rivisitata, Stefano Fabiane alla chitarra, Diego Spitaleri alle tastiere, Manuel Seggio al basso, i due cantautori al fianco di Paolo Pietrangeli, si esibivano in un bel concerto al Teatro Pairoli durante la trasmissione del Maurizio Costanzo show.

Esperienza storica che consacrò il loro modo di ridere suonando. Con lo spettacolo dal titolo Controcanti, in cui riarrangiano e reinterpretano con una formazione rinnovata canzoni di altri, in varie lingue, contro la guerra, l'omofobia, il colonialismo, solo per fare qualche esempio, legate insieme da dialoghi ed introduzioni comiche, che spezzano una potenziale pesantezza dovuta agli argomenti trattati.

Ritornerà ancora per un po' di tempo lo spettacolo con le vecchie canzoni e quelle inedite giusto per tracciare definitivamente la strada di un fenomeno chiamato "Cozze" ambientato nel nostro "90100".
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