ITINERARI E LUOGHI

HomeNewsTurismoItinerari e luoghi

Ha superato intere ere geologiche in Sicilia: cos'è e dove si trova il "Permiano del Sosio"

A scoprirlo è stato il professore Gemmellaro. Si tratta di antichissimi affioramenti "rocciosi" che caratterizzarono la prima fase della storia geologica della Sicilia

Salvatore Di Chiara
Ragioniere e appassionato di storia
  • 15 gennaio 2024

Pietra dei Saraceni

All’interno della catena montuosa dei Sicani c'è una riserva dalle caratteristiche peculiari: i Monti di Palazzo Adriano e la Valle del Sosio. Tra scenari incontaminati e paesaggi mozzafiato, rappresenta uno dei tesori poco valorizzati dell’intero territorio siciliano.

L’entroterra agrigentino è, da sempre, un "mondo" valoroso da scoprire, studiare e approfondire sotto tanti aspetti. Se i borghi attraggono i curiosi, gli avventurieri possono realizzare lunghe passeggiate a partire dalla vallata del Sosio.

Si entra in un circuito dai retroscena inusuali dove tutto è reso possibile. I contorni arricchiscono di colori e vivacità la "camminata", mentre l’ambiente diventa protagonista con i suoi perfetti "inserimenti" rocciosi.

Tra uno scatto e l’altro è possibile ammirare il "Permiano del Sosio". Sono affioramenti "storici" rocciosi (i più antichi) presenti in Sicilia e da essi provengono i fossili - sedimentati e stratificati - sin dal Permiano. Il primo impatto, per molti, può destare perplessità.
Adv
Difatti, solamente l’occhio attento di un geologo può rilevare la presenza di foraminiferi, spugne, briozoi, brachiopodi, ammoniti, trilobiti e ostracodi. Sono degli organismi marini vissuti in un braccio dell'arcaico oceano della Tetide (separava l’Africa settentrionale dall’Europa e l’Asia).

Rimasti inesplorati per milioni di anni, grazie alla scoperta effettuata dal professore, paleontologo e politico catanese Gaetano Giorgio Gemmellaro, iniziò una campagna di approfondimenti tali da ricostruire gli eventi che caratterizzarono la prima fase della storia geologica della Sicilia.

Inoltre, con profonda ammirazione, fu rilevata una via di comunicazione marina già preesistente con le regioni del Timor e la Cina. La descrizione porta dritti nel complesso di Lercara. Le affermazioni sono discordanti sul numero esatto degli affioramenti "più noti".

Alla Pietra di Salomone, Pietra dei Saraceni detta anche "Rocca di San Benedetto" e "Rupe di Burgio", si unisce - nella sua bellezza - la Rupe di San Calogero. Sono blocchi calcarei grigio-biancastri.

I termini tecnici inducono a una comprensione lenta e faticosa seppur, nel suo intimo complesso, merita le dovute attenzioni. La Pietra di Salomone rientra tra i Geositi siciliani proposti dall’Assessorato Territorio e Ambiente nel Repertorio Regionale dei Geositi. Situato nella vallata del Torrente di San Calogero, l’enorme "masso” (200 x 84 metri e alto 30 metri) racchiude testimonianze di fossili di macro/microfaune risalenti a circa 268-265 milioni di anni fa.

La conformazione rocciosa è localmente molto alterata, pulverulenta (polveroso), con superfici ricoperte da licheni e vegetazione. Nonostante i saccheggi avvenuti nel secolo scorso (sia da parte italiana che straniera), ancor oggi è possibile estrarre nuovi fossili (rari e bizzarri). Alcuni, grazie al Gemmellaro, sono custoditi e conservati nel Museo Geologico dell’Università di Palermo (una piccola parte si trovano nel Museo di Palazzo Adriano).

La Pietra dei Saraceni - dalla forma di prisma irregolare - è alta una ventina di metri. Una serie di gradini consente di "scalare" la roccia e, giunti alla cima, sono presenti i resti di un casotto protetto da un basso muro di cinta in parte crollato. Entrambe li petri hanno rivestito un ruolo fondamentale nel periodo bizantino.

Probabilmente erano usate per il controllo dell’intera area. Tesi (parzialmente) confermata dalla presenza di “stanze” oltre alla scala citata precedentemente. In un’area ricca di spunti, la Valle del Sosio si completa con diverse attività.

La flora, fauna, i fiumi, laghi e sorgenti, rappresentano il cuore pulsante dell’intero Parco dei Monti Sicani. Scenari ambientali che hanno saputo mantenere il loro fascino nonostante il passaggio di intere ere geologiche.
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI