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I botti illegali a Palermo e i danni (anche) alla salute: la riflessione di un ingegnere ambientale

Dario Bonomonte, che vive a Milano, è rimasto colpito dalla frequenza di scoppi continui nella città di Palermo e che, come dimostra, fanno male alla salute e non solo

  • 14 ottobre 2021

Ci sono momenti e circostanze della vita che sollecitano maggiormente riflessioni e prese di coscienza. È stato così per Dario Bonomonte, ingegnere ambientale palermitano che vive e lavora a Milano.

«Lo scorso anno - ci ha detto Bonomonte - a causa della pandemia sono ritornato a vivere per alcuni mesi nella mia città, dalla quale lavoravo in remoto. Respirando nuovamente una quotidianità che, va da sé avevo perso a Milano, ho notato con una rinnovata consapevolezza, forse incentivata dai miei studi e dalla mia professione, una serie di comportamenti e abitudini sociali ai miei occhi ormai inaccettabili.

Vedere la mia Palermo maltrattata dal comportamento dei palermitani stessi mi ha spinto a voler comprendere meglio alcune pratiche giornaliere».

Nella fattispecie l’ingegnere Bonomonte, che ha anche conseguito alcuni Master sui cambiamenti climatici, si riferisce alla consuetudine, ormai, di accendere fuochi d’artificio a qualunque ora del giorno, senza un’apparente motivazione valida.
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In effetti la ricorrenza di continui scoppi di fuochi d’artificio, negli ultimi mesi, in molto angoli della città, è diventata una consuetudine non solo incomprensibile ma anche alquanto rumorosa e fastidiosa.

«Ho cominciato a riflettere sulla circostanza che, al di là delle mancanze dell’amministrazione comunale che sono evidentemente sotto gli occhi di tutti, ci sono delle azioni e degli atteggiamenti che rispondono esclusivamente alla propria coscienza e condotta sociale.

È sotto gli occhi di tutti che la raccolta della spazzatura in città arranca, giusto per fare un esempio, e in qualche modo i giornali ne parlano ma ci sono tante altre realtà, sotto gli occhi di tutti, e dunque non nascoste, che nella loro reiterazione rendono la vita dei cittadini difficile e compromettono, anche, la salute.

Per questo motivo ho cominciato a raccogliere informazioni sugli effetti sulla salute e non solo dell’uso dei fuochi d’artificio, condividendo poi questo materiale sui canali social».

Posto che l’art. 54, lettera c) del decreto Legislativo n° 267 del 18 agosto 2000, demanda al Sindaco l’emanazione di atti in materia di ordine pubblico e sicurezza, posto che da circa due anni, a Palermo ogni giorno vengono fatti esplodere fuochi di artificio senza alcun controllo, il solerte ingegnere, a cui sta molto a cuore la sorte della sua Palermo, ha rintracciato, in effetti, tanto materiale scientifico.

A partire dai danni ambientali a seguito dell’aumentato livello di particolato sottile registrato nell’atmosfera; la manifestazione di patologie respiratorie (uno sull’International Journal of Environmental Studies, ad esempio, ha trovato un aumento del 113% delle malattie respiratorie trattate in un ospedale dopo una giornata di spettacoli pirotecnici), per non parlare delle conseguenze manifestate dagli animali.

Secondo il Wwf, infatti, sono cinquemila gli animali che ogni anno perdono la vita per questa causa, e il fenomeno riguarda per l’80% quelli selvaggi, nelle vicinanze di grandi centri urbani.

Dati alla mano, o meglio al pc, poiché tutto il materiale è stato formalizzato in una presentazione diffusa suoi canali social, come dicevamo, Dario Bonomonte ha voluto richiamare l’attenzione su una pratica che poco, in fin dei conti, ha a che fare con la celebrazione di un momento di festa e che genera conseguenze negative sull’ambiente e sugli essere viventi.

«L’intento è quello di sollecitare una presa di coscienza individuale e poi collettiva, non serve lamentarsi della cose che non vanno e poi invece siamo i primi a contribuire ad un peggioramento della qualità della vita.

Voglio precisare, infine, che è anche un reato accendere fuochi d’artificio ovunque e senza autorizzazione. Le forze dell’Ordine, per chi non lo sapesse, possono applicare nei confronti di tutti l’articolo 703 del codice penale, che prevede sanzioni pecuniarie e anche l’arresto in alcuni casi.

Ho avuto buoni riscontri sul social e spero che piano piano ognuno di noi prenda a cuore il valore e le bellezze di questa città».
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