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I cavalli non devono più soffrire: la Camera finalmente vieta le carrozze in città

È stato riscritto l'art. 70 del codice stradale: finalmente non vedremo più carrozze cariche di turisti per le vie di Palermo tra sole cocente e caldo asfissiante

Balarm
La redazione
  • 10 luglio 2019

Una carrozza a Palermo

Forse (e finalmente) non vedremo più cavalli soffrire per trasportare carrozze con tanto di "gnuri" e turisti per le vie del centro storico di Palermo, col caldo cocente o con il freddo e la pioggia. A quanto pare adesso qualcosa dovrebbe cambiare.

«Mai più carrozze. I cavalli non dovranno più soffrire e morire, sotto qualsiasi clima, nel caos del traffico cittadino, a Palermo e in tutto il resto del nostro bel paese».

Così, in una nota congiunta, le deputate di Fi Michela Vittoria Brambilla e Federica Zanella, commentano il voto odierno nella commissione Trasporti della Camera che, accogliendo la riscrittura dell'articolo 70 del codice stradale da loro proposta, cancella il servizio di piazza a trazione animale e mantiene la sola eccezione per le slitte, nei parchi pubblici e in occasione di manifestazioni popolari.

Le parlamentari, entrambe aderenti all'Intergruppo per i diritti degli animali presieduto dalla stessa ex ministro Brambilla, fanno riferimento alla situazione di Palermo, più volte citata nella loro nota. Tre anni fa nel centro palermitano un cavallo era morto, stramazzando a terra, in piazza Verdi.
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«Si tratta - hanno detto le parlamentari - di un risultato davvero importante, che salverà la vita di tanti cavalli che non soffriranno più nel traffico delle città, trascinando carrozze cariche di turisti per poi accasciarsi al suolo e in tanti casi perdere anche la vita, come è successo ad esempio a Palermo o Roma. Immagini indelebili che hanno toccato il cuore di tutti coloro che amano gli animali, così come hanno segnato negativamente l'immagine del nostro paese all'estero. Una grande Italia rispetta gli animali, consapevole anche di rappresentare un faro nel mondo. Pertanto siamo felici del risultato di oggi».

«È una nostra vittoria nella pluridecennale battaglia contro il crudele sfruttamento dei cavalli in nome di tradizioni anacronistiche ed irrispettose dei diritti degli animali. Certamente avremmo voluto - spiegano - l'abrogazione dell'articolo 70 del codice strada senza eccezioni, e quindi la fine di tutti i servizi di piazza a trazione animale, ma la politica è l'arte del possibile e questo è il frutto di una mediazione con la maggioranza gialloverde che non voleva la cancellazione totale della trazione animale». Bilancio positivo dunque: se la riforma arriverà in porto, carrozzelle e botticelle trainate da cavalli non potranno più circolare sulle strade urbane.

«Che una modifica legislativa sia necessaria - argomentano Brambilla e Zanella - è dimostrato abbondantemente proprio dal caso di Roma, non perché gli amministratori comunali non dispongano già ora dei poteri per ritirare le licenze in caso di inadempienza o per rimetterle in discussione o per limitare il servizio sulla base di una scelta politica, ma perché dei poteri occorre sapersi e volersi avvalere. In campagna elettorale - ricordano - Virginia Raggi aveva promesso di fermare le botticelle: dopo tre anni di guida a 5s, le botticelle circolano ancora indisturbate. Perfino l'ordinanza che vieta di utilizzare i cavalli quando la temperatura supera un certo limite, già prevista da altri sindaci, è arrivata tardi ed è stata scritta così male da incappare nella sospensiva del Tar».

«Il testo votato dalla commissione Trasporti - concludono le due deputate - apre la strada ad una soluzione, valida per tutte le città italiane dove ancora esiste quest'anacronistica usanza: i cavalli non dovranno più soffrire e morire, sotto qualsiasi clima, nel caos del traffico cittadino, a Roma, Firenze, Palermo e in tutto il resto del nostro bel paese».
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