ARTE E ARCHITETTURA
I tre itinerari della Belle Époque: la Palermo liberty svelata ai turisti (e non solo)
Il nuovo volume scritto da Danilo Maniscalco e pubblicato da Kalós è una guida tematica pensata soprattutto per i viaggiatori che sbarcano dalle navi da crociera

Palazzo Florio-Wirz sede dell'Ordine degli Architetti
La prima guida tematica in italiano e in inglese alla Palermo liberty, ragionata per coinvolgere i sempre maggiori flussi turistici in arrivo dalle crociere.
“Itinerario Liberty. Tre percorsi nella Palermo della Belle Époque” è il nuovo volume scritto da Danilo Maniscalco e pubblicato da Kalós, che sarà presentato giovedì 12 giugno alle 18 nella sede dell’Ordine degli Architetti (piazza Principe di Camporeale, 6 – Palermo).
Un punto di riferimento per turisti e visitatori che, partendo da piazza Castelnuovo, meglio conosciuta come la “piazza Politeama”, si dipana nelle atmosfere floreali che si sono diffuse attorno alla Scuola di Architettura fondata da Ernesto Basile a cavallo tra Ottocento e Novecento.
Gli itinerari proposti sono tre e si sviluppano lungo le direttrici principali della città moderna: via della Libertà, via Dante e il centro storico; con la possibilità di ampliare il tour all’interno dei contenitori museali suggeriti come ulteriori esperienze estetiche capaci di raccontare il “sogno liberty” della Palermo della Belle Époque.
Una rilettura organica di Palazzo Florio-Wirz sede dell'Ordine degli Architetti della Provincia di Palermo, del Grand hotel Piazza Borsa, di villa Ida e dello splendido Palazzo Dato, esotico caso di Floreale distante da Basile e prossimo alle avvolgenze tipiche di Guimard e Horta.
C'è spazio, poi, per quattro preziosi scrigni museali, come collaterali al percorso assolutamente organici al racconto Liberty.
Da Casa Thule di Tommaso Romano (arte e arti decorative) a Villa Zito e Casa-museo Raffaello Piraino (abiti), fino alla Galleria d'arte Moderna Empedocle Restivo, dove si custodisce la superba voluttà del Peccato di Franz von Stuck, acquistata proprio su spinta di Ernesto Basile, Ettore De Maria Bergler e Vittorio Ducrot alla biennale di Venezia del 1909.
«Mancava una visione agile ma ben strutturata intorno al floreale urbano – sottolinea Danilo Maniscalco – in termini di divulgazione storico-critica verso i sempre maggiori flussi turistici. Lo abbiamo immaginato e realizzato con l’editore di Kalós, che mi ha dato fiducia e libertà di scelta».
E ancora: «Abbiamo così costruito tre itinerari “minimi”, tre direttrici auree distinte: via Libertà, via Roma, zona centro».
Danilo Maniscalco, laureato in Architettura e in Storia dell’arte, è curatore delle collezioni d’arte e dell’Archivio della Casa-museo “Raffaello Piraino”, co-curatore dell’Archivio Salvatore Cardella e curatore dell’Archivio Perricone-Engel.
Artista, studioso del Liberty e di Ernesto Basile, nel 2019 è stato tutor al workshop internazionale per la scrittura delle linee guida del Museo siciliano del Liberty nell’area di Villa Deliella, e nel 2023 componente del comitato tecnico-scientifico della mostra Palermo Liberty.The Golden Age promossa da Fondazione Sant’Elia.
È cultore della materia alla cattedra di Storia dell’Architettura e dell’Urbanistica presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo; vincitore della borsa di studio “Architettura. Urbanistica. Un secolo di professione” promossa dall’Ordine degli Architetti di Palermo. Ha già pubblicato: Ernesto Basile, artista-umanista (2022) e Palermo liberty. Scuola e cenacolo basiliani (2023).
“Itinerario Liberty. Tre percorsi nella Palermo della Belle Époque” è il nuovo volume scritto da Danilo Maniscalco e pubblicato da Kalós, che sarà presentato giovedì 12 giugno alle 18 nella sede dell’Ordine degli Architetti (piazza Principe di Camporeale, 6 – Palermo).
Un punto di riferimento per turisti e visitatori che, partendo da piazza Castelnuovo, meglio conosciuta come la “piazza Politeama”, si dipana nelle atmosfere floreali che si sono diffuse attorno alla Scuola di Architettura fondata da Ernesto Basile a cavallo tra Ottocento e Novecento.
Gli itinerari proposti sono tre e si sviluppano lungo le direttrici principali della città moderna: via della Libertà, via Dante e il centro storico; con la possibilità di ampliare il tour all’interno dei contenitori museali suggeriti come ulteriori esperienze estetiche capaci di raccontare il “sogno liberty” della Palermo della Belle Époque.
Una rilettura organica di Palazzo Florio-Wirz sede dell'Ordine degli Architetti della Provincia di Palermo, del Grand hotel Piazza Borsa, di villa Ida e dello splendido Palazzo Dato, esotico caso di Floreale distante da Basile e prossimo alle avvolgenze tipiche di Guimard e Horta.
C'è spazio, poi, per quattro preziosi scrigni museali, come collaterali al percorso assolutamente organici al racconto Liberty.
Da Casa Thule di Tommaso Romano (arte e arti decorative) a Villa Zito e Casa-museo Raffaello Piraino (abiti), fino alla Galleria d'arte Moderna Empedocle Restivo, dove si custodisce la superba voluttà del Peccato di Franz von Stuck, acquistata proprio su spinta di Ernesto Basile, Ettore De Maria Bergler e Vittorio Ducrot alla biennale di Venezia del 1909.
«Mancava una visione agile ma ben strutturata intorno al floreale urbano – sottolinea Danilo Maniscalco – in termini di divulgazione storico-critica verso i sempre maggiori flussi turistici. Lo abbiamo immaginato e realizzato con l’editore di Kalós, che mi ha dato fiducia e libertà di scelta».
E ancora: «Abbiamo così costruito tre itinerari “minimi”, tre direttrici auree distinte: via Libertà, via Roma, zona centro».
Danilo Maniscalco, laureato in Architettura e in Storia dell’arte, è curatore delle collezioni d’arte e dell’Archivio della Casa-museo “Raffaello Piraino”, co-curatore dell’Archivio Salvatore Cardella e curatore dell’Archivio Perricone-Engel.
Artista, studioso del Liberty e di Ernesto Basile, nel 2019 è stato tutor al workshop internazionale per la scrittura delle linee guida del Museo siciliano del Liberty nell’area di Villa Deliella, e nel 2023 componente del comitato tecnico-scientifico della mostra Palermo Liberty.The Golden Age promossa da Fondazione Sant’Elia.
È cultore della materia alla cattedra di Storia dell’Architettura e dell’Urbanistica presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo; vincitore della borsa di studio “Architettura. Urbanistica. Un secolo di professione” promossa dall’Ordine degli Architetti di Palermo. Ha già pubblicato: Ernesto Basile, artista-umanista (2022) e Palermo liberty. Scuola e cenacolo basiliani (2023).
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