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"Ignazio Florio, il leone di Palermo" tra sogno e decadenza nel nuovo libro di Requirez

Culto del bello, agiatezza, ma anche sfortuna imprenditoriale e decadenza sullo sfondo di una Palermo bellissima e contraddittoria. La vita di Ignazio Florio junior, dai suoi vent'anni fino alla vecchiaia

Balarm
La redazione
  • 6 maggio 2021

La copertiana del libro "Ignazio Florio, il leone di Palermo" di Salvatore Requirez

La vita di Ignazio Florio, noto imprenditore palermitano di fine '800, è un susseguirsi di fasi fortemente contrastanti tra loro.

Una lunga esistenza, fatta di successi, denaro, donne bellissime, riesce a trasformarsi nella più terribile delle tragedie. Sullo sfondo la Palermo della Belle Époque, una Palermo modernissima, brillante come Parigi, ma anch’essa stratificata, dove non è così difficile incontrare miseria e povertà.

A raccontare la storia di quest'incredibile uomo è il romanzo di Salvatore Requirez, intitolato "Ignazio Florio - Il Leone di Palermo", edito da Nuova Ipsa Editore - che quest'anno festeggia i 40 anni di attività.

L'opera di Requirez è la ripubblicazione del romanzo già edito quindici anni fa, aggiornato e con i nomi reali dei personaggi e non è un caso infatti che il libro inauguri la collana Mnemosine Gold, che si distingue per le particolari copertine e per la ripubblicazione di opere del passato.
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Un romanzo avvincente che narra la vita di Ignazio Florio junior, dai suoi vent'anni fino alla vecchiaia. Un tuffo nel passato glorioso di Palermo, un diario dettagliato che dimostra l’attenta ricerca storiografica compiuta dall'autore. La vita di Ignazio Florio non è quindi un semplice romanzo, ma uno sguardo ampio sulla storia di quegli anni.

Non è stato dunque necessario inventare nulla, poiché la sua vita è stata già di per sé un film, intrisa di avvenimenti quasi surreali: belle donne, feste, balli, viaggi intorno al mondo, incontri con personaggi importanti. Accanto a Ignazio, c’è Franca Florio, non una transitoria fiamma, ma la donna della sua vita, tra alti e bassi. Ignazio infatti, nonostante avesse scelto di sposarla, non rinunciò mai alle avventure, ai tradimenti, alle relazioni passeggere. Ma i due coniugi rimarranno comunque protagonisti indiscussi di feste mondane, ospitando nelle dorate residenze le principali teste coronate europee, oltre che musicisti e scrittori. Saranno sempre sulla bocca di tutti. Nel bene e nel male.

Sullo sfondo c’è una Palermo bellissima e contraddittoria. È la città dell’Esposizione Nazionale del 1891, del Teatro Massimo, di Villa Igiea e delle altre opere del Basile, crocevia di scambi internazionali, prediletto soggiorno di teste coronate ma che non ha un ospedale degno di questo nome, dove l’analfabetismo dilaga e il lavoro scarseggia, nonostante la secolare opera dei Florio. Una città che affida la sua riscossa, più che all'incerta politica, alle rivolte sociali e alla nascente mafia.

«Ignazio Florio - dice Requirez - è un uomo del suo tempo, votato alla modernità ma che non riesce a rinnovare i filoni imprenditoriali in cui la sua casa di commercio era impegnata da 90 anni. Indeciso se vestire i panni del leader dell’alta finanza e instancabile consumatore dei piaceri di una vita lussuosa, conoscerà successi ma anche le tremende tragedie familiari che il destino gli riserva tracciando a suo modo la parabola decadente del superuomo nietzschiano. E i colpi di scena origineranno, spesso, dai mai risolti legami sentimentali di cui ha intessuto la vita».

È possibile acquistare il libro nelle principali librerie oppure online sul sito dell'editore.
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